martedì 21 gennaio 2020

La 5inc - ZIGHERET



L'anno scorso ho ascoltato un sacco di trap (qui trovi un po' di videi), visto interviste, ho pure letto un libro a riguardo (fa un po' vecio sfigato?).
E' un fenomeno che s'è fatto grosso anche in Italia, c'è un sacco di roba interessante (e poi un sacco ancora più grande di roba inutile e pure tanta merda vera)(ma non è così in ogni genere?). Quello che mi piace della trap è soprattutto al metrica, il modo in cui sti ragazzi buttano giù le parole sopra la musica. Questi han preso la metrica dell'hip hop (che già aveva buttato al cesso la metrica di prima) e l'ha buttata al cesso, creando delle forme che da cantautore trovo assurde ma audaci, incuranti di tutte le tradizioni precedenti. Questo è molto punk e mi piace. Poi mi piace che se ne sbattono della struttura delle canzoni. In un pezzo trap figo ci sono cantati che basterebbero per costruire strofa ritornello-bridge di almeno 10 canzoni pop. Questo spreco dell'invenzione mi piace. Quello che trovo monotono sono i temi: il pentacolo io-figa-soldi-droga-macchine sintetizza buona parte della poetica e alla lunga può dar noia.
Mi è venuto di fare un pezzo trap in nones col pentacolo della trap ma alla nonesa, quindi mi-figa-risparmio-(no)droga(perchécosta)-macchine(+trattori). Il vanto del nones non è lo sperpero, ma il risparmio. Quindi il trapper noneso si vanta di avere sempre la sigaretta in bocca, ma di non accenderla mai (così dura di più) e per questo è un figo. Gira con la sua banda e fa il figo col trattore del padre. Porta le tipe a vedere le montagne e le irretisce derapando nei campi di golf (che sono da ricchi furesti, non da nonesi, non veri campi, quelli con le mele).
Volevo fare un pezzo tipo Rehab di Ketama126, poi quando sono arrivato in studio ho tenuto il giro di chitarra che avevo fatto a casa ed è uscito un pezzo più alla Beck. Mi sono accontentato di aggiungere trentaduesimi di charlie artefatti e un doppio pedalone finale alla batteria (chiedendo scusa a Francesca Endrizzi che ha suonato alla perfezione).
Forse sono troppo vecchio per un pezzo trap, ma un giorno potrei farcela.

NB: Se vi sfuggisse il significato di "meter su da lavar zo" ecco la spiegazione che mi diede la pagina FB Una parola nonesa al giorno (Grazie Sergio!): "l'e come dir che ses arrivà tardi ormai e ades podes meter su da lavar zo. oppure, no gias angot da far (che le come dir che ormai le tardi per far vergot de specifico) e allora podes far vergot che de solit tuti i già semper da far, ovvero meter su lavar zo (piati, scudele o drapi, de solit)". Sintetizzo per i taliani: "E' come dire che sei arrivato tardi e adesso puoi cominciare solo a lavare i piatti, nel senso che è tardi per fare qualsiasi altra cosa"
 

Credits
Felix Lalù: chitarra acustica 3 corde, voci
Francesca Endrizzi: batteria

Coro della montagna: Mario Agostini, Filippo Bampi, Jacopo Broseghini, Dodicianni,
Francesca Endrizzi, Alessandro Fedrigotti, Simone Floresta, Oscar de Bertoldi,

Michael Pancher, Tiziano Caio Mattivi, Sebastiano Martinelli, Zack


ZIGHERET

Giai en zigheret en bocia
E no pipi migia

Me guerni la me gheba
Sparagni la fadigia
Giai en zigheret en bocia
E no l'enpizi nancia
Son ci cola me ghenga
G'è calchedun che vanza?
(Ne veden for-outra!)

Va ben, va ben, va ben
Se sas tut ti
Farén, farén, farén

Semper n'auter dì

Me 'nvides en la cianva
E tires fuer la bamba
La geves en la mangia
Pensavi a na lugiangia
Ma mi nai plen i coioni

De bine e de paioni
Ston meio pousadìu
Che storn e malvalìu

Me slonges na boza de ginger sgonfia de MD (Propi ti)
Ti che trinkenaves teroldec fin al auter dì

Se g’è i caramba mi zapi ‘l scurtol
Zo par pradi tra Segn e Portol

Lagi le gome en tut el paés
Da Nan a Cles
Finché son tes
Porti le tipe ent par i Pradièi 
Gi mosi i monti, gi digi i è miei
Po nan al golf e fan freni a man
E slongi le man
Stile bacan

Vegni cola ghenga e fan su casin

Se la te van ben l'è pache sul copin
Se parles con mi l'è miei se fas el mut
O spachi su tut
E te respondi con en rut

Mi giai el Vario pu lonc
E sauti i fosi col quad
Te tocia starme didrè
E te saludi col dé

Giai amò el zigheret en bocia
(Enzì el dura de pu)

E no l'empizi nancia
Me senti su na bancia
En tel dubi tron su

E meti su da lavar zo
Il Piave mormorò
Meti su da lavar zo
 
Traduzione

SIGARETTA


Ho una sigaretta in bocca
E non aspiro neanche
Governo il mio fumo
Risparmio la fatica
Ho una sigaretta in bocca
E non l’accendo neanche
Sono qui con la mia banda
Qualcuno ha da ridire?
(Ci vediamo di fuori!)

Va bene, va bene, va bene
Se sai tutto te
Faremo, faremo, faremo
Sempre un altro giorno

Me inviti in cantina
E tiri fuori la bamba
La tenevi nella manica
Pensavo a una lucanica
Ma io ne ho pieni i coglioni

Di strisce e paglioni
Sto meglio riposato
Che sordo e storto

Mi allunghi una bottiglia di ginger gonfia di MD (Proprio tu)
Tu che tracannavi teroldego fino all’altro giorn

Se ci sono i caramba prendo la scorciatoia
Giù per i  campi tra Segno e Portolo
Lascio i pneumatici in tutto il paese
Da Nanno a Cles
Finché sono sazio
Porto le tipe dentro ai Pradièi
Mostro loro le montagne, dico loro che sono mie
Poi andiamo al golf e facciamo freni a mano
E allungo le mani
Stile contadino arricchito

Vengo con la banda e facciamo casino
Se ti va bene son botte sul coppino
Se parli con me, meglio se fai il muto
O spacco tutto
E ti rispondo con un rutto

Io ho il (Fendt) Vario più lungo
E salto i fossi col quad
Ti tocca starmi dietro
E ti saluto col dito

Ho ancora la sigaretta in bocca
(Così dura di più)

E non lo accendo neanche
Mi siedo su una panca
Nel dubbio vomito
E lascia perdere
Il Piave mormorò
Lascia perdere

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