martedì 28 febbraio 2012

ZoFF! Gente Pettinata vol.3

SpaziOFF, We=Trouble e La Ostia presentano


Giovedì 8 marzo - h21 - SpaziOFF (Via Venezia, 5 - Trento)
CASO
(Cantoutorato Folk/Punk)

Caso nella vita reale è Andrea Casali, guarnisce cappuccini e spilla birre in un bar della “Bergamo di sopra”, abita nella “Bergamo di sotto”, e vive “a metà”. Solo voce ed una chitarra acustica. Caso sputa parole, con una rabbia punk e con la velocità di rapper, coagulando il tutto con la tradizione del cantautorato italiano. Chitarra di legno e voce è il vero outsider del cantautorato italiano e il primo portabandiera del folk-punk nostrano. Alterna parole sensibili dietro al microfono, a pezzi suonati senza amplificazione in piedi ad una sedia. Tra melodie struggenti e urla rabbiose non è difficile riscoprire il messaggio di storiche band come Kina o Frammenti rivisitato in modo originale e con autentica urgenza.

www.myspace.com/casosidistrae
http://fuoritono.wordpress.com/

TEASER




Lo spettacolo è A PRENOTAZIONE
info@spaziooff.com 3332753033
ingresso: 5 euro
Posti massimi: 50!

è vivamente consigliato PRENOTARE via mail o telefonicamente!!!


Prossimi appuntamenti:
08 marzo - CASO
22 marzo - CLAUDIO ROCCHETTI (presentazione DIRTY ARMADA)
05 aprile - JOHNNY MOX & THE MOXTERS OF THE UNIVERSE
12 aprile - VERY SHORT SHORTS
26 aprile - MR. OCCHIO + KING AUTOMATIC (tbc)
03 maggio - BOB CORN


mercoledì 22 febbraio 2012

Finalmente una droga nuova


Han trovato un seme nascosto nei ghiacci della Siberia. L'ha messo via uno scoiattolo trentamila anni fa e chissà cosa gli è successo. Come mai non l'ha più recuperato? Che fine ha fatto lo scoiattolo nasconditore?
Ma in fondo a noi che non ci importa. Ciò che abbiamo guadagnato è Silene, una nuova pianta coltivata in vitro e fatta germogliare come si fa colle piante. sappiamo che la pianta non ha mai convissuto con gente che fotografa la propia colazione e la mette su facebook. Ora le possibilità sono tre:
1. La pianta è innocua, sembra un fiore normale ma è un fiore vecchio: se è così cominceranno a produrla prima per i ricconi, poi man mano per i poveretti, finchè i ricconi si saranno stufati di bramare una pianta che può comprarsi anche un poveretto.
2. La pianta è pericolosissima, velenosa, letale: se è così se ne approprieranno gli eserciti e cominceranno a uccidere gente finchè anche gli avversari l'avranno. Risultato, fine del mondo, per colpa di un fiore.
3. La pianta è una droga, cioè ha effetti che danno serenità/smarrimento/potenza a chi la assume: in questo caso, signori, siamo di fronte a una svolta epocale, che avviene in corrispondenza col cambio del mondo maya. Tutti saremo più felici, cesseranno le guerre, il mondo sarà un mondo migliore, nasceranno nuove musiche e nuovi scrittori che scriveranno capolavori sotto il suo effetto (e forse anco si ricorderanno cosa hanno scritto dopo), ci saranno pure nuovi fattoni e basta, nuove leggi proibizionistiche e nuovi paradisi della droga, nuovi film sulla droga ma soprattutto nuove t-shirt (prodotte da camorristi o multinazionali) che i giogiogiovani ribbelli del mondo indosseranno per dire che se ne fregano.

martedì 21 febbraio 2012

(Sul TUO divano Tour) GRANAIO SONORO. Preganziol - 17 febbraio 2012 (Sul tuo divano Tour vol.3)


Scendendo dalle Alpi mi rendo conto che in Trentino il mercato della benza è in mano ai soliti nomi della pubbblicità, presumibilmente collusi colla lobby democristiana. In Veneto invece si respira aria di libero mercato petrolifero. Incrocio, nell'ordine: Gal Oil (diesel 1622 €/l), Costa Carburanti (1616), Vega (1616), Noal Oil (1622, che se non erro c'è anche in Valsugana), Dina Oil (1633) e la meglio: Benza! Mai nome fu più azzeccato.

Mi accolgono il clashista Giovanni e la madonnista Beatrice (con triplice prole canina al seguito), che hanno aperto casa loro per la prima volta alle musiche dal vivo. Si parla con Stefania e Giovanni di verdure. Vien fuori che l'uovo è il mestruo della gallina. Quindi la domanda sorge spontanea: tu, donna, scambieresti il marchese con l'uovo (o le uova)? Quanti ne produrresti ogni luna nuova? Servirebbbero assorbenti a forma di sacca?
Dormo nel letto post-concerto più comodo che abbia mai dormito, e dopo colazione e spritz viviamo l'esperienza dell'autolavaggio dentro la macchina. Si parrcheggia la macchina quando te lo dice l'autolavaggio, uno esce, mette i soldi, rientra di corsa. E' un po' come come se un Gozzilla arancio e blu ti scuotesse la macchina mentre piove come nei film. Son quelle cose che avresti sempre voluto fare, tipo il bunjee jumping, e che non c'hai mai la sbatta.

Enogatronomia: vino, birra, tartine, torte salate
Musica: La Piccola Orchestra Felix Lalù

giovedì 16 febbraio 2012

Un barlume di pelo

Erano appena iniziati i Novanta, le donne vestivano spalle come giocatori di football, la Ritmo era ancora un'utilitaria da galli e il videoregistratore ci aveva appena dato la libertà di affrancarci dagli orari della televisione. Ci registravi i film che cominciavano con una che si buttava con sotto Patti Smith che cantava, il mercoledì di coppa, le puntate dei Cavalieri dello Zodiaco. Le funzioni erano elementari: play, stop, il suo cugino più elastico pause (anche se a lungo andare rovinava il nastro) indietro e avanti veloce. La prima volta che ho visto questi ultimi due, a scuola alle elementari, mi avevano divertito un sacco. Credo che in pochi si fossero accorti delle funzioni avanti lento e indietro lento. Tutti scoprirono la loro esistenza nel 1991, in concomitanza con l'uscita di Basic Instinct. Se c'è qualcosa che ogni videoregistratore ha fatto negli anni 90 è lo slowmotion per (non) vedere la figa di Sharon Stone. Non ho mai capito se fosse lei o solo un'ombra ma è certo che per noi latori di gonadi anche un'ombra può diventare un barlume di pelo.




Ora che Youtube è pieno di barlumi di pelo non ci facciamo neanche più caso. Ma a Sanremo anche la roba più inflazionata diventa uno scandalo di proporzioni globali. Popolo italiano, benvenuto nell'epoca dello slow motion del pelo. Vi ricordiamo comunque che esistono siti dove si vede molto di più, senza bisogno di diventare ciechi a forza di strizzare gli occhi. (in effetti diventa ciechi in altro modo, ma questo è un altro discorso ancora).

ZoFF! Concerti di Gente Pettinata

lunedì 13 febbraio 2012

Piccoli consigli per chi arriva in ritardo a una festa paura


Sei arrivato in ritardo a una festa paura? (è da sfigati, ma avrai le tue ragioni)
Tutti son già briachi e stan partendo limoni che non son destinati a te? (in quanto essere estraneo all'ebbrezza)
Tutti stanno ballando contenti e a cazzo musica di merda e tu non cogli? (perché l'alcol migliora la musica)
Sei così sobrio che ti ci vorrebbe almeno un'ora per briacarti? (per poi magari trovarti la festa finita e il vomito negli angoli qualsiasi)
Il problema è semplice: non sei abbastanza ubriaco.
Il Felix Lalù Institute of Giving Advices ha quello che fa per te. Tranquillo non si inventa niente, perchè tutto quello che ha a che fare con lo sballo è certo che qualche pischello c'è arrivato prima.
Il processo è molto semplice: compri un tampax (meglio averne sempre un paio in tasca) (o in macchina, o dove cazzo vuoi), lo imbevi di vodka e te lo infili su per il culo. Se sei una pisqua puoi anche metterlo dove lo metti di solito (a meno che il vano non sia già occupato, il che provoca un conflitto di interessi che sta a te risolvere). Se vuoi fare il fighetta e pagare a peso d'oro un tampax con due gocce di vodka puoi recarti al distributore di Absolut Tampax del locale (tra qualche mese tutti ne avranno uno) e cacciare la moneta.
L'assorbimento subitaneo dell'alcol dalle mucose è garantito. Certo, c'è la possibilità che stramazzi al suolo privo di sensi per averne messo troppo, ma se becchi la dose giusta in cinque minuti guadagni una balla che avresti raggiunto in molto più tempo, e senza rovinarti lo stomaco (ovviamente per il fegato è un altro discorso).
Certo, si può fare anche mettendosi gocce di vodka direttamente nella cornea, ma fa più brutto perchè poi ci vedi come Polifemo e la gente ti si butta addosso come zombi a leccarti le lacrime. Io mi terrei il tampax nel culo ma, discreto pubblico, sei libero di raggiungere l'ebbrezza come meglio credi.

venerdì 10 febbraio 2012

Due euro di penalità


Felix Lalù fa illustrazioni.
Francesca Padovan è una fotografa.
Come costringere un'illustratore e una fotografa a produrre rispettivamente un'illustrazione e una fotografia al giorno? Semplice. Attraverso una sfida. Come li si incentiva a continuare? Attraverso delle punizioni se non si raggiunge l'obiettivo. Qual è la migliore punizione? Soldi.
Quindi:
Ogni giorno un'illustrazione e una fotografia.
Per ogni giorno mancato sono due euro da mettere nella Mucca Salvadanaio.

Ecco qua

giovedì 9 febbraio 2012

A.C.A.B.


C'è un celerino che corre in moto cantando Celerini pezzi di mmerda, uno lo prende sotto. Il celerino lo rincorre e lo picchia. Un il capo celerino va a recuperare il figlio fascio in questura perchè ha picchiato dei comunisti. Il celerino di prima poi è in tribunale perchè ha picchiato un tifoso allo stadio. Poi sono a uno sciopero di operai e un altro celerino ne picchia uno a sangue. Poi uno torna a casa e la moglie cubana non lo lascia entrare, lui vorrebbe picchiarla ma c'è il chiavistello. La volta dopo che vede la figlia la porta a mangiare il gelato e poi... in caserma. Non la picchia ma se la dimentica lì. Lo chiamano dicendogli che devono chiudere e la bambina non la possono tenere. La va a recuperrare, la madre si incazza e lui la picchia. Poi fanno una retata in borghese in un covo di fasci, ne picchiato un tot e il figlio del capo celerino li sgama (e manca un attimo che lo picchiano anche a lui). Quello che all'inizio aveva picchiato l'operaio si redime e li denunzia, a tutti quelli della retata. Tutti vorrebbero picchiarlo. Poi una domenica uno sbirro uccide uno della Lazio (capirai, un laziale in meno). I tifosi sono così incazzati che picchierebbero le madri, ma quelle son già piene di bugne, allora vogliono picchiare i celerini. I celerini vengono mandati in dieci contro i tifosi. Il film finisce che tutti vogliono picchiare i celerini. Se in una di queste frasi non c'è una voce del verbo picchiare, redarguitemi.

martedì 7 febbraio 2012

DAL VERME. Roma - 2 febbraio 2011

L'altra volta Dal Verme era il 29 febbraio 2010 e pioveva e faceva un freddo becco. Stavolta pioviggina, fa un freddo becco e le previsioni danno neve per venerdì e ghiaccio per sabato. (Questo lo diceva la Gazzetta del giovedì mattina, herr Alemanno).
Eccomi, scendo da Trento con una monovolume con le gomme invernali e mi faccio un baffo dell'obbligo di catene degli Appennini e di quella sburrata bianca che chiamano nevicata. Stavolta però non mi perdo la cocktail lesson di Andrea. Imparo tante cose che Andrea mi spiega con dovizia ma che non ricordo. Mi chiede cosa preferisco: gli dico che per me alcol vuol dire weizen, vino e grappa bianca e sono digiuno di cocktail a parte l'havana e il gin lemon, che devono servirmi rigorosamente slavati, altrimenti non mi posso lamentare. So per certo che Andrea mi impara l'esistenza dei cocktail finto caraibici, che me ne prepara uno che al momento mi pare la roba più buona che ho mai bevuto in vita mia senza avere sete. Son cose che non si dimenticano. Intanto fuori piove, poi fuori nevica, poi fuori ghiaccia. Rami di pino marittimo grossi come coscie di Seedorf e lunghi metri e metri abbracciano automobili e motorini, stormi di donne audaci mantengono i tacchi alti nonostante la più alta concentrazione di traumi da caduta in tutti gli ospedali della capitale, stradine con tre dita di ghiaccio ti ricordano la caducità della vita. Il giorno dopo leggo sul giornale di migliaia di tweet di protesta ma nessuno che abbia preso una pala in mano. Al ritorno in autostrada strade sgombre, pulite, asciutte, e una Opel Meriva grigia ai 100 all'ora con polvere di catena che salta su dalle ruote davanti come polvere da una strada polverosa.

Musica: La Piccola Orchestra Felix Lalù, Babalot
Enogastronomia: pizza, birra artigianale, grappa bianca, cocktail da paura e preparati con una cura/lentezza esasperante
Compari di viaggio: La Fra