giovedì 31 gennaio 2008

Da Voice

Alcuni studiosi sostengono che la fonazione umana sia nata per permettere all'uomo di irretire le donne. Intortarsi l'esemplare della specie che trasporta il parco giochi dell'umanità, quello che termina nell'utero. Poi la cosa è scappata di mano e sono apparsi esseri che fanno con la voce quello che gli altri fanno con le altre cose. Ci giocano. Ci giocano fino a maneggiarla come creta del Signore. Bobby McFerrin si situa esattamente tra Demetrio Stratos e il nero di Scuola di Polizia.

martedì 29 gennaio 2008

Band of 2

Avevo giá avuto modo di segnalare i Flight of the Conchords, il mio nuovo gruppo preferito, con i loro perfetti show live e per i video parodici e divertenti. Si tratta di un duo folk tipo Cochi e Renato ma col sarcasmo di Elio, ma neozelandi, tanto per capirci.
Poi ho scoperto che in realtá quei video erano solo parte del loro tvshow. Dopo mesi di screzi con il mulo ho finalmente sceso tutta la serie, una dozzina di puntate da mezzora.
Si tratta di Bret (detto Brit, alla neozelandese) e Jemaine, due musicisti folk neozelandesi sbarcati a new york in cerca di successo. Con loro c'é Murray, un disperato funzionario dell'ambasciata neozelandese che si improvvisa manager con scarsi rtisultati (almeno fino all'ultima puntata, eheh); Mel, l'unica, viscidissima, fan del gruppo e David, americano di origine indiana, che crede siano inglesi, loro mediatore con la cultura statunitense.
Potrei raccontare di quando Jemaine si sposta a vivere in uno sgabuzzino, o di quando fingono di essere francesi, o di quando Bret trova una fidanzata e lascia il gruppo e viene sostituito da un mangianastri, di quando vengono derubati e poi finiscono per fare amicizia coi rubatori, di quando un fruttivendolo indiano si rifiuta di servire due sporchi neozelandesi, del tour della disperazione organizzato da Murray, di Bret alle prese con una ragazza che lo vuole fare a tutti i costi, di quando Bret é giú e Jemaine gli scrive una canzone, o di quando prendono dei trip e una ragazza propone loro una cosa a tre, ecc.
Le storie non sono granché elaborate ma le scene sono esilaranti e i due confermano i brillanti tempi comici che giá si vedono nei live. La storia, anche quella, é vecchia come il cucco, con gli ingenui immigrati alle prese con la Merica. Ma io sto ancora ridendo.

lunedì 21 gennaio 2008

Gli aspettatori

"La sparizione dei camerieri davanti ai ristoranti non è avvenuta in una data precisa" dice l'OfflagaDiscoPax in Cinnamon, ma qui a Marsillia ce n'è ancora qualcuno. Anche qui come sempre ho avuto qualche problema con le geishe da tavolo: non con l'essere servito, ma con l'avere un servo.
Sarò pure un boaro ma ho sempre preferito le ostesse grasse che si puliscono le mani bagnate sul culo e ti puntano i gomiti nelle spalle piuttosto che i pinguini che ti stanno dietro come avvoltoi. Mi spiego meglio: pagare qualcuno per fare quello che non sai fare da solo, come una prostituta o un artigiano, è cosa buona e giusta. Pagare qualcuno per fare qualcosa che puoi fare da solo, come ad esempio riempirti il bicchiere, mi sembra un vizio, oltre che un lusso. Non so perché mi fa sentire nobile e pappone. In tutto questo è affascinante invece il rito stesso della servitù, l'attenzione maniacale verso i particolari come la disposizione degli oggetti, la posizione nella sala, la mano dietro la schiena, il portamento, i movimenti eleganti e raffinati negli anni. E' un arte antica e un mestiere onorevole.
Non è che si continua con questa cosa perché pare brutto dire ai camerieri che non c''è più bisogno di cerimonie? O invece è la gente che ha bisogno delle cerimonie per sentirsi importante per il tempo di un pasto?

domenica 20 gennaio 2008

La Tibora (con la o chiusa e accentata) non è un gruppo metal

Se la notte dormi male e sudando è un brutto segno ma si può rimediare, sarai rincoglionito per il resto del giorno ma una sana poltrita la notte successiva e riparti come un kinder cereali.
Se la notte dormi male e ti svegli con un bruciore di stomaco da peperonata di mezzanotte è già peggio.
Se la notte dormi male, ti svegli col bruciore da peperonata e, mentre ti sciacqui la faccia da rockstar, tenti di fare una salubre scoreggia mattutina e ti sghitti nelle mutande è brutta brutta cosa.
Se la notte dormi male, ti svegli col bruciore da peperonata e la salubre scoreggia mattuttina si presenta in smoking marrone ma invece delle mutande contenitive hai i boxer vecchio stile e tutto rotola lungo la gamba come un fiume di montagna in giugno finendo nella pantofola marocchina e sul pavimento del bagno non è che la bestemmia è consentita, è la legge.
Arranchi (anche se sei in discesa) penetrando a fatica nel primo fottutissimo giorno d’inverno olandese dopo due settimane di quasi-marzo. Ti trascini fino alla farmacia, che manco ti ricordi l’ultima volta che sei entrato in una farmacia (anzi sì, è stato quando l’infame macchina dei preservativi s’è mangiata i soldi e ti ha lasciato solo con tutta la tua fertilità) ma non hai tempo per ricordi. Quello che vuoi è medicine per il terzo mondo.
Trangugi senza chiedere. Ora sei come un salame: una strozzatura sopra, una sotto, niente fuoriuscite. Tutto bene no? Tutto bene un cazzo. Tutto il marcio che c’è dentro di te rimarrà dov'è finchè non evacuerai di nuovo. Presumibilmente tra qualche giorno. L’unico modo per liberarti del tuo io interiore è bere e sudare, bere e sudare, bere e sudare.

ps: l'ho scritta in seconda persona così non sembra che mi sia veramente cagato addosso, alla mia età e in occidente

venerdì 18 gennaio 2008

I figli del carnevale

La prossima settimana c'è il famoso carnevale di Maastricht, il momento dell'anno in cui gli olandesi locali fanno quello che si impediscono di fare durante l'anno. E non parlo di mangiare bene o di sparare una palla di cannone che sposti le nuvole. Parlo del caos. Pare che accada d tutto. Pare che certi negozi mettano delle protezioni alle vetrine per evitare di essere festeggiati. Pare che si copuli inebriati e che questo abbia delle conseguenze. Li chiamano i figli del carnevale. E se li chiamano vuol dire che sono più di uno.
Pensavo che non sarebbe male unirsi alle danze, svanire nel nulla e tornare tra vent'anni come nei migliori melodrammi.

giovedì 17 gennaio 2008

New adventures in MySpace

E' facile abbondare di amici in MySpace. A volte li richiedi tu e poi li dimentichi e a volte ti richiedono e tu accetti senza guardare. Cosí figura che hai tanti amici ma non ascolti mai la loro musica. Per rimediare mando periodicamente mando il mio alter ego robotico ad esplorare con la missione di scovare, in mezzo alla fuffa di vario tipo e elle pagine personali, il mejo di quello che mi é sfuggito. Ecco il report:

Agente FlùBot
Ricognizione numero 1

Mortecattiva
un rapper con i peli pubici come la barba di Nick Olivieri con l'ossessione che c'abbiamo noi masculi

Remo Remotti
Un simpatico vecchietto romano, una spina nel culo di chiunque e con un microfono in mano

Bologna Violenta
One-man band elettropesa che dopo un po' spacca la minchia ma pesta come un intero gruppo svedese

Reeta Pawone era nelle BR
Tre incappuccioni rossi che fanno robe che a me pare più musiche da film ma che potrebbe essere qualunque cosa

LèB
Già una roba più tranquilla. Diciamo lowfi etereo

Alla prossima ricognizione.

lunedì 14 gennaio 2008

Si fa presto a dire stronzata

Pensi sempre di aver visto tutto. Pensi che ormai il cinema d'azione puro é finito, abbruttito da tutti i pessimi film tratti da fumetti, da Vin Diesel, da Steven Seagal che non ha espressione, da Matt Damon che non si ricorda niente (ma che stronzata di pretesto é per uccidere tutti? Neanche i pretesti sanno piú inventarsi). Non sanno piú creare dei personaggi brillanti, sarcastici, che prima delle pallottole sparano le cazzate. Chi ce li ridá personaggi come John McLane?
E invece questa volta mi tocca ricredermi. Shoot'em up é il film d'azione degli anni 0 (come cazzo si fa a chiamare questa decade sfigata?). Avete mai visto un killer far fuori uno alla volta i nemici mentre gli scaricano addosso una quantitá di pallottole da rifornire un'intera guerra civile in Africa? Immagino di sí. Gliel'avete mai visto fare facendo nascere un bambino, o preoccupandosi che le lettere luminose dietro cui stanno i cattivi formi un chiaro messaggio, o in piedi dentro Monica Bellucci? Avete mai visto uno uccidere armato di carota?
Caro John, mi spiace ma sei dismissed. Mr. Smith è il nuovo idolo di noi mashietti.
Ci si accontenta di poco, noi povere macchine al testosterone.

domenica 13 gennaio 2008

Il Nano Trentino

Alcuni dicono si puó combattere il sistema solo affrancandosi da esso. Alcuni si ritirano totalmente, salvo poi risaltare fuori per un antibiotico o un antiemorroidale. Altri si persuadono di esserne fuori. Altri dicono che per cambiare il sistema s'ha da agire all'interno di esso. Fargli l'occhiolino, mostrare un po' di coscia conquistarsi le sue grazie e tramare nell'ombra, rosicchiandone le gambe giorno per giorno, con l'odio o con l'ammore non fa differenza.
Trovare il sistema per fregare il sistema é una questione vecchia come il cucco e hanno tutti ragione per il semplice fatto che hanno tutti torto. Semmai il bello della questione sono le storie che la gente si costruisce, la descrizione di possibili sistemi per fregare il sistema. Le azioni posso avere successo o no (spesso no), ma le storie meritano a prescindere.
Questo é il sistema di N.A.N.O, cantautore tridentino dal pop cristallino e pacatamente sbilenco, che mi sono sorpreso piú volte a ricercare di questi tempi, e della mia canzone preferita, Rotella.

Poi, volendo, c’é anche la canzona Il nano svizzero, una canzone che si attarda ma non si fa attendere quando é ora di ricordarla e il cui video é stato pure scelto da AllMusic e che si puó votare. Il mio voto gli ha fatto raggiungere un ragguardevole 0,9 %, ma questo non é abbastanza, almeno finché ci saranno quei due cerchietti intorno alla sbarra della percentuale. Wanna help?

venerdì 11 gennaio 2008

Rocco e le docce dell'Olimpo

Scendendo dal mulo videofilmati di Elio e le Storie Tese mi sono piacevolmente imbattuto in questo capolavoro del cinema fatto in casa e la sua personale rivoluzione sudata. Rocco e le Storie tese è una raccolta di cortometraggi che mostra il regista-attore Siffredi Rocco al meglio della sua espressione artistica, affiancato da procaci professioniste e da panzute amateur, con la partecipazione straordinaria di Elio e le Storie Tese (meno Feiez, che in coda ai titoli di coda, uffiialmente, si dissocia).
La colonna sonora, una sinfonia di sospiri e di yes, quando non di yeeeeeees sarebbe l'ideale come sottofondo per i bagni di McDonald's, o al limite per un confessionale. Rocco avrà pure la sacra minchia punitrice che uomini e donne temono in diversa maniera, ma in fondo è uno politically correct. A parte il suo bastone di Gandalf, calcano le scene (e non solo) anche attrezzi di dimensioni ergonomiche.
L'iniziale scena onirica (riconoscibile per la musichetta smarza e fatta in casa e l'assenza di audio) mostra una donna in spiaggia in bikini di latex che si tutulla, se così si può dire. Quando però si sta spogliando suona il campanello. Rocco si sveglia, in sindrome da semen retentum. Sudato come un prete obeso e con gli occhietti a mezz'asta accoglie Elio e le Storie Tese che passano per caso, scroccano una pila di videocassette della Disney e colgono l'occasione per invitarlo al loro concerto, che porti "qualche amica di quelle giuste". Rocco ha la lancetta puntata verso il divano e accetta di fretta, per poter tornare a dormire, che c'ha il sogno in pause. La manza di prima è già come l'avessero partorita lì, ma senza placenta, e dopo essersi arrangiata il giusto, si impossessa del totem nazionale e, come si suol dire, non se lo lascia scappare. Imperdibili le inquadrature in soggettiva. Ogni volta che esce l'anguilla Rocco stesso pare stupirsi ancora come la sua prima donna. Si sveglia che è già tardi, sfrecciare al concerto in superjeep (Mi domando come sarà la superjeep di Rocco. Sarà appiccicosa, perlomeno. Rocco pulirà il suo stesso sperma dai sedili o sarà schizzinoso?) Mentre Elio canta Supergiovane e Mangoni salta su e giù dal palco, Rocco si intrufola nei meandri del palazzetto e due ragazzotte in abitini scostabili dai colori pastello scoprono il significato di tante cose. La bruna ha l'espressione che avevano gli sparring partner di Mike Tyson. Non ha studiato tanto e, sperando in un 6 politico, lascia gran parte delle incombenze alla bionda, la quale sembra apprezzare , svolge il suo compito con grammatica e sintassi perfette, con stile personale e condendo con citazioni pertinenti (tanto che ricomparirà come la protagonista dell'epilogo del film). La banda intona John Holmes e Rocco presenzia, chiamato in causa, ricevendo lingerie proveniente da luoghi che preferirei non visitare. Dopo il concerto Rocco si reca in un luogo di scambi, quei luoghi dove funziona ancora il baratto. Cose da non vedere, tra esseri da non esplorare. A metà arriva Rocco Tanica che filma le ultime manovre, spara due cazzate da nerd milanese ma non partecipa. Si passa ad una Milan-Roma di calcetto, trano incontro. Rocco è lil Bruno Pizzul della partita, in giacca, cravatta e pantaloni. Commenta con ardore ma non partecipa. Dopo qualche scambio di gioco lo sparuto pubblico comincia a scaldarsi, un infortunato viene soccorso con un devoto chinotto risolutore. I giocatori intuiscono che in ballo c'è più dell'onore della maglia e tutto si infervora, gol a ripetizione e attesa del fischio finale dopo cui l'estasi sportiva prende decisamente il sopravvento. L'arbitro donna viene alzato in cielo e portato sulle panchine. All'inizio deve farsene una dozzina, di atleti sudati inebriati e ancora in trance agonistica. Arrivano i rinforzi, le tre tifose che si erano attardate. I maschi rimangono in sovrannumero ma una volta fatto venire l'ultimo si va tutte a casa. Dopo le abbuffate Rocco si ritira in un'atmosfera più domestica, con una donna che si sentiva sola. Segue un documentario fatto negli States. Una seduta di fotografie erotiche seguita dalla condivisione. Infine il pezzo forte. Rocco è per il sesso con amore. L'ultima storia parla di un amore nato per caso, tra un uomo distinto e una giovane donna elegantemente vestita. Incroci di sguardi per poi riparare nel nido d'amore, la suite imperiale, dove profondersi nelle cose atletiche dell'ammoore. Come si distingue il porno del sesso e il porno dell'ammoore? Nell'ultima scena, dopo aver eiaculato abbondantemente nell'ormai esausto cavo orale della bionda, Rocco la prende a sè, la bacia ardentemente e la abbraccia come si fa con le donne che si amano. La sequenza dell'ardente e romantico epilogo proietta Rocco in un luogo dove nemmero John Holmes era arrivato, nell'Olimpo che gli spetta di diritto, quello degli eroi e dei rivoluzionari. Ernesto Che Guevara, Mahatma Gandhi, Giuseppe Garibaldi, quello di Braveheart, Diego Armando Maradona, Ercole, Asterix e Obelix, Gesù, Hank Bukowski e i Fantastici Quattro (escluso l'uomo allungabile che non vale). Finalmente la finiranno di mettere le mani al righello nelle docce dell'Olimpo. E' arrivato Rocco. Rivoluzionario del porno dell'ammoore!

giovedì 10 gennaio 2008

Offlaga Disco Pax

Dj FabryE 3000 from Don, Val di Non, é una dei miei pusher musicali preferiti, é una di quelle che ha sempre roba buona sottomano. Non é certo il marocchino del parco che ti spaccia i Nickelback per un gruppo rock o i Finley per un gruppo. Si tratta di una buongustaia. Notizia di seconda mano quindi, ma quali non lo sono? Ma torniamo ai fatti: dopo aver riparato salubremente in studio gli Offlaga Disco Pax ritornano con un nuovo album, Bachelite. Tornano le colonne sonore di racconti dalle sfumature rosse. Di quel rosso eroso come potrebbe esserlo adesso solo la carrozzeria di una Renault4, la Don Chisciotte delle vetture. Anche loro come la vecchia R4 si compiacciono e hanno le marce in alto, difficili da imparare da principio ma ti portano dappertutto senza gridare e senza monoscocca laterale. Sará anche difficile ripetere un album giovane e intenso come Socialismo Tascabile (Prove tecniche di trasmissione), ma pare gente seria, con la riga in parte, e non so aspettare.

mercoledì 9 gennaio 2008

And the new boss is....

Avete presente quegli amici le cui emozioni sono sempre sparate e avvolgenti? Un minuto prima sono nell'estasi piú totale e il giorno dopo la vita é letame e il giorno dopo ancora nell'estasi e cosí via, come se non ci fosse domani. Piú o meno come fanno i bambini piccoli o anche alcuni psicotici, ma in dosi meno preoccupanti. Una vita di montagne russe emozionali che potremmo chiamare intensa, ma anche disequilibrante. Succede a un certo punto che smetti di allarmarti e sai che in fondo in fondo succede poco e l'esaltante/miseranda news sará solo un nuovo episodio della telenovela, che ogni puntata sará un bumbum di emozioni ma che anche se te ne perdi 4 (o 40) non fa differenza, che si capisce tutto comunque.
Prendiamo le primarie. Prima dell'Iowa Hillary ha giá la vittoria in tasca, poi in Iowa vince il Broder e allora é giá fuga. In New Hampshire il Broder vince in un paesino del cazzo ma pieno di aruspici, e allora è predestinato. Alllo scrutinio finale però Hillary dà l'ultimo colpo di reni e ha mezza ruota avanti. Dopo la seconda giornata di campionato (su una cinquantina in tutto) il risultato é Hillary 1 - Broder 1. Nonostante il pareggio, in sintonia con le sensazioni odierne Hillary é tornata e ha giá vinto. Ora, va bene che la gente é anche influenzata da quello che succede durante la corsa, che son sempre gli indecisi quelli che decidono (e lo decidono all'ultimo), ma intorno a questo evento si monta sempre un processo di Biscardi permanente con - special guest - il pendolino di Mosca. E' più bello di un programma sportivo ma meno di una saga cinematografica. E' bello come vedere Beautiful tutti i giorni e sapere che alla fine della stagione uno a caso tra Ridge Forrester o la Cicciona Rossa diventano capi supremi del mondo.

Ecco un report dal fronte dal nostro inviato a Nuova Yo, Giovannone L. Mocchese.

martedì 8 gennaio 2008

L'è Lu, La Lu

Terza puntata dedicata all'autocitazione compiaciuta. Stavolta la Piccola Orchestra si cimenta con quello che è ormai un classico. Del trash.

Avete presente le canzoni da nigga? Quelle del sono cosí fico che mi inculo tua madre, tua sorella e la tua donna con la sola forza del pensiero, sono cosí ganzo che davanti a me la coscia di pollo si vergogna e diventa manzo, la sbanfo perché va bene cosí.
Anche la Piccola Orchestra non é voluta mancare nel novero di chi annusa soddisfatto le proprie scoregge nell'ascensore della vita. Quello che ne é uscita é una canzone creata nel giro di un pomeriggio, in cui si narra dell'oscuro passato da cui Felix Lalú ci ha salvato con riff mediocre ma malefico ripetuto all'infinito, riferimenti a parole opere e omissioni, un ritornello rubacchiato agli (International) Noise Conspiracy e l'inedita collabborazione della fascinosa debuttante dell'anno La Niña De Los Gorgojillos ai cori e del suo crinuto cugino Edolaido alle risate (cui va il mio piú cordiale bugiardo!).

lunedì 7 gennaio 2008

RastafarAi

Ritorno a Maastricht e la cittá é piena di bandiere rosso-giallo-verdi. Ci sará un megafestival postnatalizio e rastafariano, essendo l'Olanda il paese piú rastafariano d'Europa. Un megafestival con spiaggetta e venticiello e sole, anche finti, e ritmi in levare e nuvole di fumi e good bibration.
E invece no, é solo la bandiera del carnevalecht dev'essere anche degno di nota, secondo le voci, con giorni e notti di bagordi collettivi e chiusura delle azziende, ma che io non vedró.
Se mi si concede un'osservazione che sarebbe meglio non concedermi, sembrano dimenticare, gli amici olandi, che il carnevale é il luogo dove succedeono tutte le cose che non possono succedere gli altri giorni,la negazione in atto dello stato delle cose. Tutto il contrario di quello che può rappresentare una bandiera. Il carnevale sono tutti i colori, non é che puoi prenderne tre e dire questi sono i colori del carnevale. E' come dire improvvisa ma solo con il Mi, il Fa e il Si. In fondo peró la coerenza é solo il pretesto che la gente che non vuole puntare il dito usa per puntarlo senza la spiacevole sensazione del sentirsi in colpa.

Dopo questa sparata da intellighentius posso togliermi gli occhiali da nerd e il sorriso stupido da sapiente e tornare a parlare di culo e di merda, e dell'anima che la conserva. In fondo a carnevale si divertiranno pure gli olandesi. Pare che la contraddizione intrinseca della loro tradizione non li turbi punto. O forse è proprio per questo che bevono veleggiando verso la perdizione. Me li immagino, lui vestito da san francesco ingroppandosi con furore biancaneve, entrambi nella sacra estasi carnevalesca, in un vicolo scuro dietro le mura, quando le cose cominciano a vibrare veramente, e san francesco di punto in bianco si ferma, estrae il dono del nonno farfugliand oin preda al semen retentum: "no... non possiamo, capisci... la storia dei colori del carnevale che ho letto su quel blog mi ha fatto pensare... non dovremmo farlo".

giovedì 3 gennaio 2008

Il fatto dell'anno

L'anno di grazia 2007 non é certo stato avaro nel consegnarci fatti memorabbili.
Che fatto ti ha colpito nel 2007?
(rumore di pensiero)
Dice niente.
Dice che te ne fai di ricordare se esiste internet?

Mannaggia a te Internet! Te la farò pagare!
Il mio esercizio per oggi é ricordarmi cosa é successo di particolare nel 2007, senza ausilio informatico alcuno. Ne un numero di gennaio di Chi.
(rumore di pensiero)
Un fatto che ha infiammato i miei animi è la telenovela Amy Winehouse/Blake Fielder-Civil, che ci regalano ogni giorno una perla di dorata fattanza ma non è abbastanza. Ahiloro, la corona dell'oro va quest'anno a un fatto tipicamente nostrano, la tragica vicenda di un uomo, la storia di Mimmo.
Mimmo é uno perbene, adora Dio e la famiglia. Ebbravomimmo. Un giorno Mimmo incontra un uomo e due due giovani pezzi di manza che si fingono editore e vignettiste di Famiglia Cristiana e lo portano in una stanza d'albergo promettendo di mostrargli in anteprima linedita Bibbia Illustrata per Famiglie. Nel luogo convenuto il nostro prode si trova suo malgrado davanti una scena agghiacciante che in un primo momento gli toglie il fiato . L'uomo e le due donne si spogliano inneggiando al Signore e assumono quello che loro chiamano il Corpo di Cristo aspirando col naso della farina bianca. L'estasi che vivono non può che essere imputata che alla mano di Dio. Memore delle biografie dei mistici religiosi e dopo un cosciente esame di coscienza il buon Mimmo si abbandona all'estasi del signore assumendolo abbondantemente e magnificando le sue più riuscite creature. Accade poi che una di queste creature, inadatta all'esperienza mistica ed evidentemente carente di fede ha un mancamento, quasi muore. Troppa estasi, troppo Signore per lei. Mimmo chiama aiuto e si rifugia nella fede.
Il giorno dopo Mimmo si ritrova su tutte le pagine dei giornali. Dicono che ha fatto cose sporche e che si è drogato. E' pure indagato, per cessione di stupefacenti. A lui, che adora la famiglia, il vin santo e Pierferdinando Casini. Qualcuno gli consiglia di dimettersi dalla sua carica di deputato, ma Mimmo rifiuta stoicamente. Il peggio peró deve ancora arrivare. Lo tolgono dal partito democristiano, che si vergognano. Non capiscono che il Signore agisce per vie imperscrutabili. Cosí la punizione del Signore si abbatte su Mimmo, novello Giobbe che si vede stracciare impotente la preziosa tessera dell'UDC. La scomunica permette a Mimmo di mantenere la sudata poltrona ma lo fa sprofondare nel vergognoso Gruppo Misto, che poco dopo cambierá il uso nome in Gruppo Mistico, dedicandosi cosí nuovamente alla glorificazione del signore. La condizione per parteciparvi é che le squillo reggano la bamba.