Per la serie "ho sempre voluto fare una canzone..." questa volta volevo fare una metacanzone, una canzone che parla di (fare) una canzone. C'era Cobain che m'ha sempre intrippato con On a plain che cominciava con I start this off without any words. Mi sembrava pigro, comodone ma anche fico. Non è stato certo il primo e neanche l'ultimo solo che sono ignorante e non sto lì a portar altri esempi.
Insomma la canzone parla di uno che vuole fare una cover di questa canzone e non arriva niente, c'ha il ritornello sulla punta ma non esce niente ma proprio niente. E' stato una faticaccia scrivere tutte ste parole, non so come facciano quelli che scrivono sempre testi lunghi.
Per non sbagliare la canzone non si chiama più Everything you learned is fake and wrong. Si chiama COPACOBAIN (nel senso di Copacabana, non di uccidi Cobain, o adesso che ci penso anche sì) e con l'originale condivide solo musica e melodia.
sì, come no
ma certo, la bumba ce l'ho
la lascio di là
per far sta canzone del Gian
la comincio come fece il buon Cobain
senza parole ma anche senza paranoie
perché un motivetto può andare in mi come in sol
fa è più fighetto
e col si diesis mi s'offende il do
e un ritornello forse sta qui da un bel po'
non proprio quello
se rappo brutto che colpa ne ho?
rappo brutto
canto brutto
e sputo sul tuo culo prima del debutto
(x4)
dio del rock
un'altra riga
l'ultima che spaccio così poi me ne vò
'na rima a caso
la prima che ti viene
arrotola la lingua e l'inguine come un bob
si, come no
ne hai le palle piene
tutto è bene ciò che finisce
la finisco quasi come Johnny e Klaus
"sweet sister don't tell mom and dad I'm leaving da house"
quella di prima era molto mejo lo so
ma che ci vuoi farci?
basta che ondeggi il culone del boss
è il ritornello penzolava qui da un bel po'
non quello bello
se canto brutto che colpa ne ho?
canto brutto
rappo brutto
e sputo sul tuo culo prima del debutto
(x4)
I più astuti e abituè avranno certo intuito che il ritornello è una citazione facilona di un celebre pezzo di nientemeno che Mr.P, da poco deluso dalle istituzioni per l'arresto del buon Truce Clan. Cose che capitano. La canzone è Il mondo è brutto, la hit dell'estate 2009. Trattasi dunque di doppia cover che prende robe anche da altre canzoni. Un noto giornalista locale la definirebbe situazionista, stavolta a ragione.
Il mio è un omaggio con inchino, un po' come quando fai la cover di De Andrè, riverente come uno che prende l'ostia.
ps:
Come Jeff Goldblum ne La Mosca ora mi tocca testare il mio metodo su me stesso, ma senza smaterializzarmi e diventare onnipotente.
Ho inviato al Felix Lalù Institute of Giving Advices il testo appena sfornato per la conta delle tronche, indispensabile metro di valutazione per chiunque si cimenti con l'ostico italico idioma. Dopo quarantott'ore di attesa trepida un nano zompettone vestito da Andre The Giant ha bussato alla mia porta. Non arrrivava al campanello. Mi ha consegnato una lettera scritta su uno scontrino del Lidl.
Il verdetto è il seguente:
no=-1
ho=-1
là=-1
Gian=+1
Cobain=+1
sol (come nota)=+1
do (come nota)=+1 (come verbi varrebbero -1. Astuto no?)
po'=-1
ho=-1
rock=+1
bob=+1
no=-1
Klaus=+1
house=+mezzo (perché è inglese)
so=-1
boss=+1
po'=-1
ho=-1
Il risultato è meno mezzo, però se mi considerazvo house come rima buona che vale uno ero a zero. Quindi poco male, visti i risultati di Paolo Vallesi.
Grazie, prego.
1 commento:
Mai il pezzo non c'è?
daje carica carica !
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