Nel giro di una settimana gli amici nònesi, insoddisfatti dalla pochezza della prima lista, si sono dati da fare per aggiornarla e completarla (sempre che si possa).
Questo perché, nell'avvento dell'era nònesa, sono preoccupati per le sorti del resto dell'umanità. Che vita sarebbe se non si potesse offendere il prossimo? Vita misera, lo sappiamo.
Per questo, visto che non siamo degli infami bastardi, aggiungiamo le nuove segnalazioni (con i nomi dei colpevoli), come dono all'umanità becera.
Pampalùgo
Termine veneziano. Di persona sciocca. (Dalpez)
Dugo
Letteralmente oggetto che bisogna aggirare perché immobile o fissato al terreno. Di persona inetta, semper en mez ai cojoni. (Mendini)
Peterón
Da petera, cavallo delle braghe (che a sua volta deriva da pet, peto, flatulenza). Letteralmente indica una persona che porta il cavallo delle braghe basso. Di persona sgualcita, innocua. (Mendini)
Candalnàne
Con candalbao, candalua e candalbao, altra versione edulcorata di candalostia (vedi). (Dalpez)
Slandrón
Di orgine incerta. Qui riportano zozzone, ma non ne siamo così sicuri, Indagheremo. (Dalpez)
Curt de Giabàn
Letteralmente corto di gabbana. Di persona misera. (Demagri)
Balòss
Di origine incerta. Sul dizionario italofrancese lo traducono come stupido. In nònes possiede anche una sfumatura di manz (vedi). L'espressione grant, gross e balòss indica persona grande e grossa, un po' irruenta e non aiutata da un'intelligenza sopraffina.
Tavàn
Letteralmente tafano. Di persona fastidiosa.
Torobét
Di origine incerta. Vedasi tet, ecc
Cjegianbraje
Letteralmente caga nelle braghe. Di persona paurosa, cacasotto.
Pisòt
Da pisàr, pisciare. Vedasi borsa.
Bàrcol
Di origine incerta. Simile a taliàn, dicesi di turista.
Zudièr
Letteralmente giudeo. Di persona poco affidabile, maligna.
Baùco
Vedasi balùc'. Solitamente utilizzato nell'espressione svegliabaùchi. Espressione non relativa alla persona (o a una sua caratteristica) bensì all'azione poco intelligente che ha compiuto. Indica la necessità di imparare dagli errori e rendersi più astuti.
Ensemenì
Letteralmente scimunito. Simile all'italico rincoglionito.
Devo ancora capire bene a cosa ci si riferisce con le seguenti ma lo scoprirò:
Macaco
Piazarol
Napa/Gnapa
Alla prossima puntata, che l'offesa continui.
9 commenti:
Oltre al succitato peteròn, ricordo l'espressione colorita "petèra bròda".
I.
entréi/entréi come l'us dala malgia
Gnapa: persona con l'attitudine ad esprimere interventi inutili e fastidiosi, esempio di uso comune: "tasi gnapa!"
Ancja mi n'ai calcheduna da dir:
tét: persona poco avveduta, stolta.
"valà tet!", "Chel io l'e propri en tet!"
bigol
Endré come la coa del chit.(Cogolo)
Endré come l'as dal cesso.
Brut come la mort embriagja
:)
Ciao Lalù!
Silvia F. mi ha mandato la videata del tuo blog, nel quale, tra dizionari di noneso verace e scuole di blasfemia mi sono sentito più che a casa. Tra l'altro, mi sa che ci siamo conosciuti alla festa di laurea di Franz e Veve a Lover.
Ma! venendo alle cose più importanti: suggerisco che, a mio avviso, "Lofer" potrebbe avere un'origine lontana, e deriverebbe da LOF, lupo. Nei secoli scorsi i lupi scorazzavano ovunque in tutta Europa, ed erano ritenuti talmente odiosi ed importuni da giustificare guerre senza quartiere. La nazione più incarognita era la Francia, il cui re (non mi ricordo quale, uno dei Luigi...) istituì addirittura un corpo permanente di cacciatori professionisti di lupi alle sue dirette dipendenza, la "Louveterie"(c'erano anche altrove, in Italia si chiamavano lupari). Tali personaggi giravano le provincie francesi organizzando enormi caccie al lupo precettando il popolo. Ricchi, potenti e tutelati dal Re in persona, erano generalmente dei tipi loschi e poco raccomandabili, dediti più che altro agli stravizi e ad azioni disoneste del tipo tromabarsi le donne dei poveri cristi...da allora, per i francesi "louveter" significa tipo losco, furbo, disonesto, canaja, guzzetta, candalostia, insomma: secondo me "lofer" c'entra più di qualcosa con questa storia. Fine della dissertazione.
Amen!
PS: Estensione rafforzativa di "Bigol" molto usata in Anaunia meridionale: "Bigol Ampanà".
Altri termini:
-zuzabrugne (personaggio tendenzialmente innocuo ma un po' strambo)
-scorlaperi (personaggio decisamente strambo, redìcol -che non vuol dire "ridicolo", ma "eccentrico"-, con non tutte le fasìne al coèrt. Decisamente più negativo di zuzabrugne, che è quasi affettuoso).
ue
sono commosso da cotanta partecipazione. non v'è come l'offesa.
grazie mille radio, la dissertazione su lofer è semplicemente perfetta, ma anche i altri ragazzi.
continuate a offendere!!
allora, aggiungerei ai suddetti:
sbòldreia, che non saprei ben definire me che potrebbe essere sinonimo di sibàinera (donna di facili costumi)
bìnda: ("vara toi bìnda") detto di ragazzino furbo e malizioso
càncaro: sinonimo di candalostia
poi c'è tutta una serie di temini dispregiativi atti a descrivere una particolare abitudine del soggetto indicato: zùzamocieti o magnamosa o sciavalciafòsi ecc che solitamente sono anticipati dal prefisso "mostro d'en"
Appena torno su in valle prometto di trascrivere altre simpatiche offese! ciao oz!
dimenticavo... "rociél" che come per "braz en feri" sta ad indicare una persona poco attraente o macchinario poco affidabile
àscaro: non so se sia già stato aggiunto al dizionario, comunque sinonimo di "binda"
riporto quanto già asserito in parte i. se non aggiungi besevì non la sbanferai liscia!
scolta vecio,
1) ses en besevì, perché as desmentegià -perlappunto o alternativamente per la panda- besevì.
dicasi besevì nell'accezione di sciocco, privo di lucidità mentale, più grave di "semplize" in quanto privo della connotazione di buona fede del suddetto.
2) a me ciasa lofer l'e sol un che no l'già voja de far 'ngot.
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