lunedì 18 ottobre 2010

Il Treno della Memoria

Questa è un po' che mi rodeva il culo ma non lo dicevo perché è rischio. Ma ora che ho l'immunità displomatica posso dirlo.
Da qualche anno in Trentino va di moda la memoria. E' sempre andata di moda in realtà, ma quella di prima era del tipo nostalgico, rappresentata da prodotti tipici, agritur e trasmissioni mattutine sulla rai. Questa nuova memoria è la Memoria con la m maiuscola, la memoria della Storia con la esse maiuscola. E' la memoria dell'olocausto e all'olocausto si va col Treno della Memoria (ad esempio questo ma è uno a caso). Si organizzano incontri sull'olocausto e poi tutti in gita al Parco Tematico di Auschwitz, dove potrai visitare lager simili a quelli di Bolzano, dove potrai ammirare cataste di occhiali (e qui la battuta scatta spontanea, se sei in giro in gita), dove potrai immedesimarti, immaginandoti magro e poco vestito mentre lavori forzatamente. Il tutto non in solitaria, condizione che stimola la riflessione, ma in branco, colla birra del Lidl nascosta nella tasca della giacca e l'amigo colle braghe alle ginocchia che testa il campo dell'IPhone nel campo di concentramento.
Parliamoci nelle palle degli occhi: è solo una gita, una gita preparata con immagini struggenti e dati che Freddy Krueger in confronto è un nerd che vive ancora colla mamma, una gita in un luogo di sterminio che farà riflettere i ragazzi su fatti lontani, irripetibili, perché irripetibili sono quelle atrocità.
Già chiamare olocausto il genocidio degli ebrei è una forzatura. Olocausto significa sacrificio religioso, di quelli con gli animali o i figli di Abramo. Per estensione significa sacrificio totale, completo, ma nell'Olocausto non c'è niente di sacrificale. Siccome nella bibbia de noi cristiani toccare i soldi è male allora storicamente l'han fatto gli ebrei. Gli ebrei non sono stati sterminati perché di religione ebraica, ma perché Hitler aveva bisogno di soldi per conquistare l'Europa e gli ebrei eran la categoria sociale quelli che avevano più soldi (oggi si farebbero abbastanza soldi a mettere al bando la famiglia di religione Berlusconi ma questo è altro discorso). Quindi, togli di mezzo gli ebrei, avanzano i soldi: semplice, efficace, indolore, inodore (a meno che tu non li bruci). Certo c'erano ebrei poveretti, ma facevano numero. Erano anche in buona compagnia. Togli dalla società anche gli zingari, che mendicano i soldi che ci servono per i carrarmati, togli i dissidenti politici che rompono i coglioni e dicono cose che non si dicono, togli i culi perché non si possono vedere e spendono i soldi dei carrarmati in poster di George Michael (e ora anche Tiziano Ferro), togli i Testimoni di Geova che s'attaccano al campanello la mattina presto e han veramente rotto il cazzo, hai tolto tutta la gente che ci allontana da una società ideale. Ragazzi, era una questione di soldi, non fatevela raccontare. In realtà ad Auschwitz si ricorda l'ultimo dei tanti stermini perpetrati in Europa. Come noi quando diciamo (ex) campioni del mondo ricordiamo l'ultima coppa del mondo vinta, no quella del 34 o del 38 (quella dell'82 è solo l'urlo di Tardelli e Pertini che salta su e gli viene un colpo).
Non è che dopo il 43 non ci son più stati stermini nel mondo. C'è una guerra ogni tre per due, in Africa è pieno di gente che si ammazza per un panino, siamo personalmente impegnati in una missione di pace in Afghanistan e Iraq, ai Ceceni gli tocca attentare a Mosca perché li ammazzan come mosche e ci metto il culo che qualche campetto in Siberia (per quelli cattivi cattivi) è avanzato, nella exJugoslavia poi sputi e becchi una fossa comune. Il mondo non è altro che disgrazie da ricordare. Lo spirito di accoglienza del prossimo dovrebbe partire da lì, dalla consapevolezza che non tutto il mondo è nell'Europa del dopoguerra e magari autonomista. Mi chiedo se nei 4 incontri preparativi e negli altrettanti di rielaborazione si parli anche delle altre disgrazie e sterminii del mondo e non ne sono così sicuro.
Invece no, si va al Parco Tematico di Auschwitz a ricordare la gente morta cinquant'anni fa per dimenticare quella morta o maltrattata sotto casa e poi si torna e si vota Lega. Ma vaffanculo. Ecco, l'ho detto.

Postmessa:
Poi se parli male del Treno della Memoria ti dicono che sei antisemita. Io non è che sono contro gli ebrei: io per me ebrei, negri, albanesi, magrebini, milanesi, napoletani e solandri, perfino i culi, è tutto uguale. Mai ho avuto vicini più cordiali e meno rompicoglioni di quando vivevo nei condomini di immigrati.
Quelli che più mi stan sul cazzo, se proprio devo dirlo, sono i nonesi arricchiti e bolsi e ignoranti che non sanno neanche stare al mondo e se sparisse Melinda non li prenderebbero neanche nei carabinieri, che i rumeni fan schifo ma son bravi a raccoglie le mele e allora vanno bene, che hanno il suv ma dichiarano quindicimila euro, che l'importante è arraffare più soldi possibile finchè va, e avvelenare tutto, finchè l'acqua si può bere, e costruire nuove megaville, finchè il nipote non si sputtana tutto al videopoker. Ecco, vaffanculo anche a quelli. Un campo di concentramento non si augura a nessuno, ma se dovessi decidere ci manderei quelli.
Postmessa2:
Ci sono stato anch'io, anni fa, in gita. Tutti contriti al parco, una balla prima e una dopo.
Ah, e la battuta sugli occhiali l'ho fatta io, lo ammetto.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Vaffanculo se ci stava tutta!
Sbide

Anonimo ha detto...

V A F F A N C U L O! dio Cane!
e lo estendo a tutti i non_nonesi che godono di medesime grazie...

Michael Pancher

buldra ha detto...

Grande. Mi associo.