giovedì 23 settembre 2010

Somewhere

C'è uno che gira in tondo con una ferrari. Ma tipo per cinque minuti. Poi c'è uno che cade dalle scale. E' lo stesso tipo ed è una star. Da lì per tutto il film il suo braccio non sarà più lo stesso. E' divorziato da una che sembra Julianne Moore. La figlia la aspettiamo al varco e fa danza classica da tre anni ma lui non ne sa un cazzo perché ha questo personaggio del sconvolto da difendere. Torna a casa e in camera sua c'è una festa. Saluta una che non lo caga poi un'altra che invece lo guarda e dice Johnny con la o allungatissima (sì, lui si chiama Johnny Marco). Se la porta a letto ma si addormenta mentre le mangia la topa. E' la forza della topa. Si risveglia che ha ancora il gesso al braccio. C'era festa a casa sua perché vive nell'hotel dei artisti e allora si fa festa a casa di tutti perché chissenefrega. Fa le foto con la tipa con cui ha fatto il film. Ha un piedestallo perché è basso. Si capisce che lui se l'è fatta e poi l'ha abbandonata in mezzo a pastoie di donna. Robe tipo l'innamoramento. La moglie dice me ne vado e gli lascia la figlia per un po'. Come andarsene di casa e dire al cane di badare al gatto. Vanno a Milano ai Telegatti. Riceve il telegatto dalle tette della Ventura e poi una versione quasi magra della Marini gli balla intorno come una Sabrina Salerno d'altri tempi. Ah, a Milano si fa la Chiatti mentre la figlia dorme. La figlia non dice niente ma gli lancia delle occhiate che le torneranno utili in futuro, quando sarò donna. Tornano in America e lui si ritrova una topa in camera. Le dice non è il momento e scappa colla figlia. Giocano a ping pong ma sono degli incapaci. Una gli mostra le tette mentre la figlia non vede. Lui pensa che ppalle ancora tette e fa finta di niente. Poi prendono il sole. Questo lo sanno fare. Poi lei legge le sceneggiature e gliele riassume perché lui non c'ha sbatte, lui è uno che non ha studiato da attore. Incontra Benicio Del Toro in ascenzore e gli fa ciao Benicio e lui ciao Johnny. Poi la figlia se ne va. Lui piange e lascia l'albergo delle star.

5 commenti:

chel dal formai/semper enter ha detto...

Non ho visto il film ma penso che sia stato come vederlo.
Peccato che non ho visto le tette!

Felix Lalù ha detto...

dovresti
è fico
veramente

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
summietta ha detto...

non avrei saputo spiegarlo meglio. sei geniale

Alligatore ha detto...

Perfetta, una recensione di millimetrica potenza. Non ho resistito e l'ho linkata sotto la mia rece allo stesso film. Farei carte false per scrivere un giorno una rece come la tua. Sei il Lietto Tornabuoni del nord-est (e vuole essere un complimento, adoro Lietta).