giovedì 15 novembre 2007

Gipsy Punks: how to kick punkers' asses with violin and accordeon

Forse la metà del sudore che ho addosso è mio è una frase che vale per due situazioni in particolare. La seconda è dopo un buon concerto, quelli con le onde (o le orde) di gente che si frangono fragorose sul palco (in questo caso delle transenne). Mica scemi i Gogol Bordello: metti insieme la semplicità punk ma non rozza dei Clash, l'insana indole da minestrone neolatino della Mano Negra e i ritmi esteuròpi di Goranno Bregovicchio e ti esce una mistura al contempo pesante e spaccona ma anche folk e saltellona, una sorta di hardcore da balera. Si comincia 7-8 canzoni da Gypsy Punks: Underdog World Strike, giusto giusto per tagliare le gambe all'altezza delle orecchie, tanto che la solita mamma con la solita figlia 15enne (che si sono messe in prima fila e nessuno ha avuto modo di spiegare come funziona ai concerti dove non suonano i Pooh) devono essere salvate dalle fauci della folla inferierita (nel senso di bestiale). Nella parte centrale Eugene Hutz si veste da donna con tanto di tacchi e parruccone,e partono invece le canzoni dell'ultimo Super Taranta, che sono un po' meno movimentate, e'nfatti a me nun me convince ancora del tutto. C'è tempo per tirare il fiato quindi ma solo perché dopo c'è invece la parte con pezzi da Multi Kontra Culti vs. Irony, puro hardocore da matrimonio zingaro. A chiudere il set Start Wearing Purple e Not a Crime, tanto per accontentare gli ignavi che non conoscono le altre. Lasciano il palco sudati come proci e aspettano che la gente cominci a battere i piedi (letteralmente) e riesce il vulcanico il buon Eugenio per una versione acustica di Alcohol, cui man mano si uniscono gli altri: violino, fisa, batteria, basso, chitarra elettrica e le gnoccone (per la gioia dei fieri latori di ammennicoli) con grancassa e i piatti. Dico solo che dopo un'ora e passa di concerto fanno un bis da 40 minuti con 8 canzoni tiratissime, tra cui Harem in Tuscany e una versione di un quarto d'ora di Undestructible con dentro pezzi di altre canzoni e infinita. Ogni volta che pare che sia tutto finito riprendono a darghe ai tamburi che è un piacere.
I Gogol Bordello sono una duracell nel culo.

Gogol Bordello
14 novembre 2007
AB - Bruxelles (BE)

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