lunedì 21 febbraio 2011

Le Origini della Specie

Le Origini della Specie è uno dei migliori nomi di gruppi in italiano mai pensato e io ho infinita stima dei nomi dei gruppi. Più che a Darwin e alla scimmia che diventa uomo a me mi fa pensare all'Origine del Mondo, la risposta artistica in-your-face di Gustave Coubert al libro che ha rivoluzionato la scienza.
Oltre a questo i nostri , rappresentano al primo ascolto tutto quello che a me nel/del rock non piace. Pochissimi riff, molti giri rock da tre quattro accordi, attitudine mtv (come contrapposizione all'attitudine Henry Rollins), voci in primissimo piano, assoli metal, sopraddosi di tronche (non a livello Verdena, invero nella norma, che infatti abusa) (vedi vademecum La Ostia sulla conta delle tronche), testi in prima persona, che parlano di sentimenti e stati d'animo come dentro una bolla.
Un prodotto rock buono anche per il pop. Mai stato un difetto, per carità, ma i gruppi troppo sbilanciati troppo verso di là, tipo Foo Fighters, Type O Negative, Timoria, Incubus è roba che metti su alla tipa che non ascolta rock, e può anche essere che te la fai (anche se certi amici lo chiamano gay rock).
Ora il problema con questi gruppi è che posso pure apprezzare qualche singolo ma un disco intero non l'ho mai retto/mi cedeva il retto (senti che rime! che poi non è una rima ma una paronomasia, o un'anafora pompata, ma vabbè) (oppure anche noll'ho mai retto/è il retto che mollò e qui c'abbiamo un chiasmone con paronomasia e assonanza: bingo per il poeta, e Dante che si rivolta nella tomba) (faccio il figo solo eprchè sto leggendo questo).
E invece stamane è successo. Ho messo su le cinque canzoni di Sospesi, il demo appena uscito che si ascolta qui, e non l'ho ancora tolto. Credo che sia la settima volta che lo ascolto. Questo perchè i testi parlano di cose che succedono alla gente e dentro la gente senza essere nè melensi nè ostentatamente romantici, semplicemente onesti, forse pipposi a volte ma a volte pure evocativi.
Il mio preferito è:
Tu vuoi il cazzo gigante
Vuoi il bene di tutta la gente
Vuoi sapere quello che non sai
Perchè non sai niente
Per me questa è poesia, roba che alle superiori me la sarei scritta sul diario. Poi le melodie e i cori son di un pop cristallino, sempre azzeccatissime e ci sono pure cosette di voce molto valide, con stili che collidono bellamente, alla rock italiano ma pure alla Morgan, alla Negrita, alla Subsonica per dire. Le musiche sono bben fatte, i tre/quattro accordi di cui sopra sono resi sempre in maniera sempre differente (che a volte ti dimentichi che son solo tre/quattro accordi) e abbracciano stili diversi e pure freschi, con echi (o cut'n'paste) di Tool, QOTSA, Muse, Subsonica, di Korn perfino forse. Le strutture sono tra gli elementi che preferisco: classiche e accoglienti come un 90-60-90 ma per niente scontate, geometriche come un pentacolo, concise come il saggio: dicono quello che devono dire, cambiano quando devono cambiare, si ampliano quando è ora di ampliarsi ma soprattutto si fermano quando è ora di smettere. C'è la ballad, il pezzo incazzone (più alla Foo Fighters che alla Henry Rollins), quello dance e intri e finaloni rock che trasudano gente seria (io per me una canzone si capisce dall'intro e dall'outro, come il culo per Tinto Brass), gente che calca i palchi da quindic'anni e sa cosa vuol dire mantenere l'attenzione sulla musica invece che sul bicchiere.
Il mondo è pieno di gruppi rock che vogliono fare pop e non sono capaci di mettere insieme un ritornello decente, che ti ricordi non dico il giorno dopo, ma due minuti dopo. Queste canzoni qui ti entrano dentro e per questo son fatte, maledette.
Le Origini della Specie sono come una MiniMinor. Giovane, sportiva, sicura, cazzuta a suo modo, dal design ricercato con un occhio nel passato e la punta del cazzo nel futuro, un po' tamarra ma coi cavalli che gli escono dal buco del culo. Non è il tipo di macchina che vorrei guidare tutti i giorni, perchè dopo un po' mi farei male, sono più da R4 (che è un sempreverde) o da Kangoo (che ci sta il mondo) o da vecchia Saab (da tamarro vintage) o da Volvo famigliare degli anni 80 (tipo carro funebre), o al limite la BatMobile. Ma queste sono scelte. Chi non la vorrebbe una Mini per sempre? Io per me preferisco lerobe più smarze ma l'evidenza non si discute. E l'evidenza è che il demo non l'ho ancora tolto, è in loop da ore.
Poco da fare, con questo disco che pompa te la dà la maggior parte delle tipe, che è ancora l'unico modo che conosco per originare la specie.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sei un fuckin' critico, quello che se ne fotte del politically correct, di sano e vispo delirio "parla come mangi" e hai ragione, cazzo se hai ragione. Basi