lunedì 31 dicembre 2007

Buoni Propositi per il 2008

- passare più ore nel bosco e meno al computer (e già mi sto smentendo, in questo momento non sono certo nel bosco, vabbè)
- giocare di più (diciamo scacchi e morra, ma anche poker e biliardo non sarebbe male)
- fare qualche balla di vin rosso in più (quest'anno non ho dato granché)
- mangiare meglio, e regolare, che mi accorgo sempre piú di quanto influisca sull'umore e quelle cose che paiono non collegate ma lo sono, segretamente; evitare le schifezze , o trovarne di meno schifose e meno chimiche per la chimica (eheh, sono un giocoliere della parola)
- scoprire almeno tre gruppi veramente fighi
- incazzarmi di meno ma anche preoccuparmi di meno
- godermi un po' di più il sale della vita, anche detti gli amici
- vedere più concerti di gruppi fighi, magari vedere per l'ennesima volta Paolo Conte, prima che muoia come un vero jazzista
- evitare la tv ma soprattutto di parlarne
- continuare a cagare regolarmente
- tra le varie identitá, acquisire e a pieno titolo quella di O'lele Dechadiez Boo, ovvero diventare finalmente il quarto Supercane, e preparare uno spettacolo con i controcoglionazzi
- fare qualche canzone con la Piccola Orchestra, e coinvolgare altra ggente. Si tratta pur sempre di un'orchestra (tra queste, registrare, Il bambino di Taiwan, hit di protesta pronta da un paio d'anni ormai ma impolverata sugli scaffali della vita. Non vorrei mai che nel frattempo la produzione di palloni per i quali servono piccole dita passi ai macchinari, altrimenti la canzone di protesta diventerebbe obsoleta, e non sarebbe il caso)
- indignarmi di più per le irrisolvibili ingiustizie del mondo, mantenendo una sobria dose di cinismo (diciamo più Che Guevara e meno dr. House)
- chiamare a casa, ogni tanto
- tentare di essere pagato per qualcosa di soddisfacente (che non sia l'artigianato)
- essere più pronto con le risposte taglienti (ovvero tentare di concepirle sul momento e non dopo) con chi se le merita. chiamiamolo social work autocompiaciuto
- guardare tutti i film in lingua originale (e chi tira fuori la stronzata che in Italia abbiamo buoni doppiatori lo sputo)
- tornare in Spagna, o andare in Grecia. Un accurato affanculo con ispezione anale al Nord Europa e ai posti freddi dove non si parli dialetto stretto
- mangiare carne umana, possibilmente senza uccidere o ferire nessuno (potrei introdurmi nel mondo degli obitori)
- imparare un po' di saggezza da chiunque, specialmente da chi saggio non è o non sembra

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