Prendi Liberi Liberi ad esempio. Liberi Liberi è una canzone cazzuta. Prima di Vasco non esistevano rocker. Quelli che c'erano scimmiottavano il rock'n'roll, le pose ma soprattutto i ciuffi. Da Vasco in poi il rocker è quello che ricordiamo. Vizioso, sconclusionato, bruciato. Liberi liberi non è la solita canzone melensa dall'amore. E' la constatazione amara che nella vita non si può essere contemporaneamente felici e soddisfare quel che si aspettano da noi. Che neanche far quello che si vuole porta necessariamente alla piena realizzazione. Che poi tante cose potevano essere fatte e invece si son prese strade e perse occasioni. Tutt'altro che un anelito alla libertà che si potrebbe intuire sulla superficie del ritornello. Niente affermazioni, niente sicurezze, solo domande, retoriche se vuoi ma dure da mandar giù. Ecco, metti il più bruciato (nel senso male) dei cantautori albanesi o marocchini o vivaddìo mericani rifà Liberi Liberi con un testo melenso che non c'entra niente con la canzone, che te la fa schifare come lo smalto per non mangiarsi le unghie. Metti che ti tocca pure sentirla spesso perché per lo pompano a prescindere. A me mi girererebbero i coglioni. Un pezzone del genere rovinato da un pappone per colpa di un mutuo smodato da pagare.
Perchè a volte capita che le cover (in uno spazio circoscritto) si ribellino alla loro origine e si facciano più famose dei padri senza merito alcuno. Anzi a volte li sputtanano mentre rantolano dentro e fuori dai vermi. Un po' come Cristian De Sica e Vittorio. O il figlio napoletano di Maradona che giocava a Campioni e non è neanche diventato tossico. Poi va a finire che le cover stesse sostituiscono l'originale nell'immaginario collettivo e qui c'è lesa maestà, duole.
Il passo successivo è dividerci in guelfi e ghibellini, i buoni che erano già edotti dalla parte di Liberi Liberi e gli ignoranti che non ne sapevano un cazzo dalla parte della cover. Così il mondo è più bello e diviso in due, i fighi e gli stronzi. Se poi c'è uno che attraverso la cover di Liberi Liberi va a vedersi Liberi Liberi e gli piace più della cover quello cos'è? Viene innalzato di rango o resta uno sfigato vitanaturaldurante? Perché delle regole vanno messe. Non ci sono meticci nella protezione della buona musica, rovinano le categorie.
Così ugualeuguale va per la versione di Creep di Vasco. Il rapporto è lo stesso. Mentre, volendo mettere i puntini, il testo di Liberi Liberi è obiettivamente molto meglio di quello di Creep, il che non c'entra niente, quello di Ad ogni costo è tra i peggio dei peggiori del mondo. Si grida allo scandalo perché ha rovinato un gran pezzo con un testo ormai tipico del Vasco misero e fumè degli ultimi vent'anni. Il bello è che ora possiamo bearci con chi non conosceva Creep e dire, vai a sentirti che bella l'originale, no 'sto schifo schifoso. E poi pure bearci del nostro bearci, col fare di quelli che la sanno lunga, offesi nel personale (come se la canzone fosse nostra, buahahah) dallo scempio alla propria memoria di eletti della musica. E' sempre bello avere un motivo per sentirsi più bulli degli altri? Perché perdere così le occasioni servite ssul piatto d'arrosto? Cosa vuoi di più dalla vita? Grazie Vasco.














