- Il Marocco è un paese molto ospitale per gli italiani per tre motivi: ci sono le pizzerie, i conti del cambio son facili da fare (1 uero= 10 dirham) e trovi anche la Gazzetta
- Le cicogne fanno un verso che sembra un martello pneumatico da lontano
- I portoghesi han colonizzato posti niente male (Essaouira, Brasile, Goa) e poi son finiti con Ronaldo e Mourinho. Cosa vi è successo portoghesi?
- Fotoromanza è una canzone neonazista ma nessuno s'è mai lamentato. Se qualcuno ne facesse una che dice il mio amore è un campo di concentramento gli farebbero il culo
- Il venerdì è la domenica dei musulmani quindi tecnicamente il giovedì dovrebbe essere il sabato dei marocchini e il sabato dovrebbe essere il lunedì dei marocchini, ma il giovedì è molto lontano dall'essere il sabto, non c'è in giro nessuno; invece il sabato è il sabato che c'è in giro gente quindi probabilmente il sabato è il sabto ovunque anche se dovrebbe essere il lunedì, almeno qui.
- Ho risentito per la prima volta dopo anni termini quali: ilare, vettovaglie e boccaccesco.
necessario riutilizzarli, quantomeno per prolungare l'agonia dell'italiano, almeno di una riga
- I cammelli sudano dalla nuca. Quindi la prossima volta che accarezzi un cammello sulla nuca pensa che gli stai accarezzando le ascelle
- La battaglia dei muezzin all'ora della preghiera è meglio delle rap battle
- I maronzi dicono dell'Italia:Totti, Filippo Inzaghi, Butta la pastasciutta, Mamma mia, Vivi e lascia vivere, La vita è mangiare, bere e scopare, Berlusconi, ma soprattutto Fabri Fibra.
- Una crema solare costa quanto un pasto, ma non si può mangiare
- Il gnaoua è la musica portata dagli schiavi e mischiata con quella locale, un po' come il blues. Quindi niente schiavismo, niente gnaoua, niente blues, quindi niente rock, niente RATM, niente Refused, solo balera. Sei ancora antischiavista, discreto pubblico? Sei proprio così sicuro che è una cosa male ma male male?
domenica 22 maggio 2011
sabato 21 maggio 2011
Maronzi vol.1: Le magliette da passeggio
"Il Marocco è pieno di marocchini. Non è molto diverso da piazza Dante in effetti."
Vanno pazzi per le squadre di calcio, giù in Marocco. Ho visto Di Maria e Messi superare l'agonismo del clasico e portare l'acqua in giro per Essaouira, più come fratelli che come colleghi. C'era Ribery che vendeva il pesce al porto, Villa che vendeva cosi di luce che volano.
Uno vede un sacco di maglie e poi pensa che in spiaggia a Essaouira, nei più di venti campi ricavati dalla risacca , troverà fantasquadre dio maglie con dentro marocchini. E invece no. Le maglie da calcio in Marocco sono maglie da passeggio, anche da lavoro, ma ben pochi di quelli che giocano a calcio hanno maglia da calcio. Forse si sporcano, a gioccare a calcio, le maglie da calcio.
In ogni caso ho avuto modo di portare avanti una ricerca statistica sulle preferenze calcistiche dei marocchini. Inutile dire che i risultati sono il frutto del momento calccistico attuale, con qualche amarcord dovuto alla resistenza del tessuto cinese sudorificante di cui sono prodotte.
GIOCATORI
1. Messi (sia Barcellona che Agentina), forse perché è obiettivamente il più forte nella squadra più forte
2. Eto'o (sia Barcellona che Inter, niente Camerun probabilmente, che i maronzi son razzisti coi negroni, ma finchè giocano a calcio e son ricchissimi va bene), forse perchè è africano, più probabilmente per le Champions
3. Villa (sia Barcellona che Spagna, al Valencia dove faceva valanghe di gol inutili invece non se lo cagava nessuno)
Il buon Cristiano Ronaldo invece rimane indietro, con Adebayor, addirittura dietro a Morientes e Ribery, pure ai compagni Diarra e Di Maria, per dire. Dal Belpa esportiamo soprattutto Cassano in rossonero (quindi si tengono anche informati. In effetti con quella concentrazione di parabole è difficile rimanere nel secono mondo), poi Totti e De Rossi, ma mica tanto. C'era pure un babbo con la maglia di Amauri, però malcelava vergogna.
SQUADRE
1. Barcellona, ecchettelodicoaffare? (nell'ordine Messi, Villa, Eto'o, Afellay, anche un par de Ibra)
2. Real Madrid (nell'ordine Di Maria, Kakà, Diarra, Ronaldo, Ramos, Robinho, anche un Casillas)
3. Olympique Marsiglia, cioè il centro di smistamento magrebbini di tutta la Francia (Ben Arfa, Morientes, Ribery)
A seguire Arsenal (), Inter (Eto'o, Kharja), Milan (Kakà, Robinho, Cassano, ancche un Ibra) (incredibile eh? mentre il presidente del Milan fa campagna contro l'immigrazione in Marocco accrescono la fama della sua squadra. Pensa te, i paradossi del mondo), Chelsea, poi giù giù con una: Juve e Monaco.
NAZIONALI
1. Argentina (soprattutto Messi e Di Maria), è l'onda lunga della Pulce
2. Spagna (soprattutto Villa e Xavi, ma anche un Puyol e un Ramos), son pur sempre campioni di tutto no?
Udite udite
3. Italia (solo Totti e De Rossi), almeno in qualcosa arriviamo sul podio no?
A seguire Brasile (Pato), Germania (Ballack e Muller), una dell'Olanda (Afellay), una della Francia (Anelka) e basta. Nessuna maglia marocchina, perchè l'erba del vicino è sempre più, nessuna maglia africana (sempre per i discorso dei negroni). Ah, uno con la maglia della striscia di Gaza. Probabilmente era farloffa come quella della Padania.
STORICHE
Non molte, lì si tengono aggiornati, ma talvolta finiscono le maggliette, e tocca metter quelle vecchie
3. Robinho (Real), due squadre fa.
2. Morientes (Monaco), annata 2003-20004
1. Henrik Larsson (Barcellona), era quello coi dread, il miglior calciatore svedese di sempre, prima di Ibra si intende (Non che Ibra abbia fatto due assist vincenti in una finale di Champions... Probabilmente neanche li farà mai, ma ha vinto un sacco di campionati italiani, cosa che sarebbe interessante se il campionato lo fosse).
Poi è passato Totti con un vassoio pieno di dolci, millantando anche una space cake che non abbiamo provato, perchè era marocchino, ma anche perchè era Totti.
Alla prossima puntata...
Vanno pazzi per le squadre di calcio, giù in Marocco. Ho visto Di Maria e Messi superare l'agonismo del clasico e portare l'acqua in giro per Essaouira, più come fratelli che come colleghi. C'era Ribery che vendeva il pesce al porto, Villa che vendeva cosi di luce che volano.
Uno vede un sacco di maglie e poi pensa che in spiaggia a Essaouira, nei più di venti campi ricavati dalla risacca , troverà fantasquadre dio maglie con dentro marocchini. E invece no. Le maglie da calcio in Marocco sono maglie da passeggio, anche da lavoro, ma ben pochi di quelli che giocano a calcio hanno maglia da calcio. Forse si sporcano, a gioccare a calcio, le maglie da calcio.
In ogni caso ho avuto modo di portare avanti una ricerca statistica sulle preferenze calcistiche dei marocchini. Inutile dire che i risultati sono il frutto del momento calccistico attuale, con qualche amarcord dovuto alla resistenza del tessuto cinese sudorificante di cui sono prodotte.
GIOCATORI
1. Messi (sia Barcellona che Agentina), forse perché è obiettivamente il più forte nella squadra più forte
2. Eto'o (sia Barcellona che Inter, niente Camerun probabilmente, che i maronzi son razzisti coi negroni, ma finchè giocano a calcio e son ricchissimi va bene), forse perchè è africano, più probabilmente per le Champions
3. Villa (sia Barcellona che Spagna, al Valencia dove faceva valanghe di gol inutili invece non se lo cagava nessuno)
Il buon Cristiano Ronaldo invece rimane indietro, con Adebayor, addirittura dietro a Morientes e Ribery, pure ai compagni Diarra e Di Maria, per dire. Dal Belpa esportiamo soprattutto Cassano in rossonero (quindi si tengono anche informati. In effetti con quella concentrazione di parabole è difficile rimanere nel secono mondo), poi Totti e De Rossi, ma mica tanto. C'era pure un babbo con la maglia di Amauri, però malcelava vergogna.
SQUADRE
1. Barcellona, ecchettelodicoaffare? (nell'ordine Messi, Villa, Eto'o, Afellay, anche un par de Ibra)
2. Real Madrid (nell'ordine Di Maria, Kakà, Diarra, Ronaldo, Ramos, Robinho, anche un Casillas)
3. Olympique Marsiglia, cioè il centro di smistamento magrebbini di tutta la Francia (Ben Arfa, Morientes, Ribery)
A seguire Arsenal (), Inter (Eto'o, Kharja), Milan (Kakà, Robinho, Cassano, ancche un Ibra) (incredibile eh? mentre il presidente del Milan fa campagna contro l'immigrazione in Marocco accrescono la fama della sua squadra. Pensa te, i paradossi del mondo), Chelsea, poi giù giù con una: Juve e Monaco.
NAZIONALI
1. Argentina (soprattutto Messi e Di Maria), è l'onda lunga della Pulce
2. Spagna (soprattutto Villa e Xavi, ma anche un Puyol e un Ramos), son pur sempre campioni di tutto no?
Udite udite
3. Italia (solo Totti e De Rossi), almeno in qualcosa arriviamo sul podio no?
A seguire Brasile (Pato), Germania (Ballack e Muller), una dell'Olanda (Afellay), una della Francia (Anelka) e basta. Nessuna maglia marocchina, perchè l'erba del vicino è sempre più, nessuna maglia africana (sempre per i discorso dei negroni). Ah, uno con la maglia della striscia di Gaza. Probabilmente era farloffa come quella della Padania.
STORICHE
Non molte, lì si tengono aggiornati, ma talvolta finiscono le maggliette, e tocca metter quelle vecchie
3. Robinho (Real), due squadre fa.
2. Morientes (Monaco), annata 2003-20004
1. Henrik Larsson (Barcellona), era quello coi dread, il miglior calciatore svedese di sempre, prima di Ibra si intende (Non che Ibra abbia fatto due assist vincenti in una finale di Champions... Probabilmente neanche li farà mai, ma ha vinto un sacco di campionati italiani, cosa che sarebbe interessante se il campionato lo fosse).
Poi è passato Totti con un vassoio pieno di dolci, millantando anche una space cake che non abbiamo provato, perchè era marocchino, ma anche perchè era Totti.
Alla prossima puntata...
martedì 10 maggio 2011
Marocco e cavalli
Stanotte si parte per il Marocco. Devo stare attento, perchè il sito della Farnesina per viaggiare sicuri avvisa che "Si registrano insistenti tentativi da parte di spacciatori locali per persuadere i turisti ad acquistare hashish". Io che pensavo che i marocchini te lo mescolassero furtivamente al tagine per assuefartici a poco a poco, così tu ti porti a casa la malattia del Marocco come tornato dalla guerra e loro rimanengono lì, a godersi a distanza la tua dipendenza dalla droga che ti porterà alla tomba (ma dopo miglioni di dosi di droga), per ingrassare la mafia, che se ci perde s'offende.
La Premiata Redazione La Ostia fa un salto, acchiappa la maniglia e abbassa la serranda come una fioraia alta un metro e un cazzo, se ne vola via per una settimana e lascia un biglietto scritto a mano e appeso collo scotch di carta che dice:
La Redazione La Ostia t'auguro, discerto pubblico, d'esser Cavaliere Nero.
La Premiata Redazione La Ostia fa un salto, acchiappa la maniglia e abbassa la serranda come una fioraia alta un metro e un cazzo, se ne vola via per una settimana e lascia un biglietto scritto a mano e appeso collo scotch di carta che dice:
La Redazione La Ostia t'auguro, discerto pubblico, d'esser Cavaliere Nero.
lunedì 2 maggio 2011
Agostino LIBERO!
Agostino Carollo condannato è la notizia del weekend. Agostino Carollo condannato e, secondo rumors della street trridentina, detenuto a Guantanamo per aver usato il nome di Elvis è l'ennesima dimostrazione delle infiltrazioni anti-arte della magistratura mondiale.
Ma in fondo che cosa ha fatto Agostino? Ha stampato delle linee colorate su dei pezzi di carta, migliorando in tal modo il natale di tanta gente, tra cui ammalati, anziani e ragazze madri.
Ha preso dei nastri vecchi di cinquant'anni e moribondi (di un panzone totale, peraltro. E neanche scritti da lui, peraltro) e gli ha ridato vita come a un uccellino caduto dal nido e trovato per strada, nutrito per settimane e poi liberato nel mondo per cagare in testa agli eredi che vivono della gloria del nonno con le panze mericane che escono tra la t-shirt e i bermuda.
Dicono che abbia rubato. Ma in fondo "sono i mediocri che copiano, i geni rubano" (vedi qui).
Per questo noi siamo con te, Agostino. E' già partita una raccolta firme per la tua scarcerazione. Oggi pomeriggio saremo tutti davanti alla questura, con striscioni e gazebi.
Tieni duro Ago! I tuoi fanz siamo con te!
Ma in fondo che cosa ha fatto Agostino? Ha stampato delle linee colorate su dei pezzi di carta, migliorando in tal modo il natale di tanta gente, tra cui ammalati, anziani e ragazze madri.
Ha preso dei nastri vecchi di cinquant'anni e moribondi (di un panzone totale, peraltro. E neanche scritti da lui, peraltro) e gli ha ridato vita come a un uccellino caduto dal nido e trovato per strada, nutrito per settimane e poi liberato nel mondo per cagare in testa agli eredi che vivono della gloria del nonno con le panze mericane che escono tra la t-shirt e i bermuda.
Dicono che abbia rubato. Ma in fondo "sono i mediocri che copiano, i geni rubano" (vedi qui).
Per questo noi siamo con te, Agostino. E' già partita una raccolta firme per la tua scarcerazione. Oggi pomeriggio saremo tutti davanti alla questura, con striscioni e gazebi.
Tieni duro Ago! I tuoi fanz siamo con te!
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