
giovedì 31 dicembre 2009
Buoni propositi per il 2010

lunedì 28 dicembre 2009
La posta di Felix Lalù #5: Love
Caro Felix Lalù,giovedì 24 dicembre 2009
Superclassifica 2009 (Consenso in miniatura)
Dopo la misera seppur apprezzabile Superclassifica 2008 (droga in cambio di sesso), considerando che tu, o discreto pubblico, c'hai molto tempo da perde dietro a stronzate del genere, e che tutti fanno classifiche di quest'anno (e di questo decennio), anche qui si tirano le fila, ma solo dell'anno, che il decennio è roba di troppa memoria.Siccome sono uno che arriva tardi alle cose qui non ci sono le cose di quest'anno che più mi son piaciute ma le cose che quest'anno son piaciute a me. Quindi i dischi e le canzoni e il resto che più ho ascoltato blablabla quest'anno. Quindi c'è anche roba vecchia, cazzi vostri.
mercoledì 23 dicembre 2009
martedì 22 dicembre 2009
Le Origini del Rumorismo è OGGI

lunedì 21 dicembre 2009
E' la Santa Sede
lunedì 14 dicembre 2009
Momenti che non si dimenticano
Io non mi ricordo mai un cazzo, c'ho la dimenticanza che funziona a manetta. Della mia infanzia ricordo quando giocavamo con mio cugino alle biglie o ai trasportatori di vacche, le bestemmie del nonno Bepi e l'odore di freddo della casa dei bisnonni di Malè. domenica 13 dicembre 2009
Amiconi X l'Italia
Un mio amico di cui non divulgherò il nome ma molto affidabile l'altra sera stava ad una conferenza. Il suo vicino di sedia comoda in prima fila era nientemeno che Lorenzo Dellai, il nostro governatore del suolo autonomo nonchè ex grande capo della Margherita nonchè grande propugnatore del nuovo soggetto politico che ha preso l'ultimo nome disponibile tra i nomi senza senso ma buoni per tutto, Alleanza X l'Italia (il tocco della X fa molto bimbominkia, ma in fondo è a loro che puntano forse). venerdì 11 dicembre 2009
Regali di Natale
Discreto pubblico, mancano due settimane al Santo Natale, evento di grande rilevanza non perché è nato Gesù Cristo Nostro Signore Dio ma perché è ora di pensare a cosa regalare alla gente. Visto che durante l'anno ti sei dimenticato di pensarci e facciamo male perché un regalo inaspettato è cosa fica ma non c'hai tempo perche hei! chi mi aggiorna il mio stato di facebook se sto in giro a cercare cose belle per i miei amici/parenti/eccetera lontano dall'obbligo del natale?giovedì 10 dicembre 2009
Roma Roma Roma e i Bastard al Piper
Al bar della stazione a Trento i colloqui per le assunzioni li fa Lombroso. Oltre ad essersi accertato che la candidata sia giustamente brusca e scortese, egli controlla che gli apici laterali delle labbra siano piegati verso il basso. Il che dà alla cosa un aspetto ancora più inquietante.lunedì 7 dicembre 2009
La meglio intervista che mi abbiano mai fatto
Io Ruphus non lo conosco neanche. Leggo il suo blog perchè è stradivertente. Non ho manco mai capito se è il nome del tipo o quello del blog. Da anni però sento narrare di questo compare che c'ha un bar a San Jose, c'ha lavorato Remo, l'ex urlatore dei Supercanifradiciadespiaredosi e pure dei The Ficient e svari amici son passati dalle sue parti, perché è dalle sue parti che ognuno di noi dovrebbe andare. mica a Londra o a Amsterdam a mizzarsi i cojoni.martedì 1 dicembre 2009
Gilberto Simoni al sexyshop
Ieri sono stato in un sexy shop a comprare dei preservativi per un'amica che ha avuto una bambina. Forse dovrei vergognarmene, essendo nato in uno stato che è la più grossa succursale della Città del Vaticano. Ho scoperto che nel 2009, con emule, youporn e soci, metà dello spazio di un sexy shop è occupata dai dvd di porni. L'abbiamo detto sottovoce al tipo. Lui ci fa shhh, non ditelo a nessuno. C'era addirittura una colonna di videocassette a DIECI euro, mentre nelle favelas ormai le usano al posto dei mattoni. C'era Gilberto Simoni anche, portabandiera dell'impero. E' alto un metro e un cazzo, sembra un decennio più vecchio, ha delle cosce come gli avambracci di Popeye. lunedì 30 novembre 2009
La buona educazione

sabato 28 novembre 2009
Intervista esclusiva a Mortecattiva
Come il discreto lettore saprà quest'estate ho avuto la gioia e la rottura di coglioni di scrivere un libello in compagnia dell'amica Dalia. Si è intervistato molta gente, girando per sale prove e baretti smarzi. S'è intervistatogente strana come spesso i musici sanno esse e sono uscite grandi stronzate e immensi abissi di saggezza..Underground trentino? Perché esiste un mainstream trentino?
Ma chi sono sti Bastard? Ma loro fanno roba demenziale o seria? Io pensavo fossero un gruppo tipo me ma di un altro genere. Io dal nome pensavo che fossero così.
Poi avevo fatto la sessione in cui mi mandavano le foto delle loro merda appena cagato. Fa paura che ci sia gente che davvero caga e si fa la foto alla merda per mandarla a me. Uno l’ha fatta e ci ha messo un cartellino con scritto Capitan Stronzo. Poi ho smesso di farle perché me le mandavano sempre di notte e la mattina mi svegliavo per andare al servizio civile e mi vedevo tutte ste foto di stronzi appena sveglio, ho detto no, non si può più andare avanti così.
Poi avevo messo una base e la gente doveva mandare una canzone di insulti a me.
Un gruppi punk di protesta politica non può nascere a Trento. Sei di Trento? Non puoi fare denuncia sociale a Trento. Al massimo puoi dire politici non hanno gli stipendi trasparenti, ma Trento è una città senza problemi. Alla fine rispetto molto di più gruppi che fanno musica demenziale com’erano i The Ficient, piuttosto che uno che si metta a fare l’incazzato. Non puoi fare l’incazzato a Trento, devi soltanto ringraziare di esserci. È bello perché, non so se è ancora valido, ma al tempo Trento tirava fuori gruppi veramente bravi, perché c’era meno contaminazione nell’epoca preinternet. Era molto più genuina. No li conosceva nessuno fuori ma spaccavano il culo. Alla fine se sei isolato e sai quelle due cose su dove vuoi andare a parare, ci arrivi con quell’ignoranza che ti fa creare qualcosa di veramente originale. Trento da questo punti di vista erra una città benedetta, adesso non lo so.
In ogni ambito artistico trovi le persone convinte, quelli che sono così appassionati di arte da adorare qualsiasi artista o così appassionati della musica alternativa che gli dai una troiata con due urla e una cassa che ti dicono è geniale. Questo qua sono i coglioni dei loro rispettivi ambiti. A questi qua tu gli puoi veramente dare da bere qualsiasi cosa. Loro si comprano qualsiasi idiozia tu possa sparare. Io posso mettermi a scrivere una poesia, trovargli il senso dopo e c’è sicuramente un fottio di gente che dice sei un illuminato. Sono personaggi imbarazzanti, io ti giuro a queste persona qui preferisco quelli che si guardano il campionato la domenica e si ascoltano gli 883 nella radio. Almeno quelli lì neanche ci provano, risultano meno ridicoli di quelli che vogliono entrare in quel personaggio a tutti i costi, vestire i panni dell’artista. Però d’altra parte ci marci su queste persone. Sicuramente queste persone lo leggeranno nel libro e penseranno che non stia parlando si loro ma di qualcun altro e la loro autostima si rafforzerà ancora di più. C’era un pezzo fighissimo di Umberto Eco in cui parlava della captatio benevolentiae: tu inizi il discorso e dici quello che dirò non sarà sicuramente capito da molti di voi, in modo che l’ascoltatore pensi non parla di me. Poi lui parlava della captatio malevolentiae. Questo discorso è la captatio benevolentiae. C’è sicuramente questo che dice è vero c’è questa gente qui, non sapendo che in realtà anche lui è così. E ce ne sono molti che ci marciano su queste cose, e sanno di fare musica di merda. Miss Violetta fa noise elettronica e urla e basta. Fanno cagare ed è geniale per questo e lei lo sa, e lo ammette candidamente che ci sono questi Electroindiefaggoz, chiamiamoli così, su cui marci. Tu lo sai, hai la coscienza sporca ma cazzi loro.
Dopo un po’ che scrivi lo vedi che anche quelli famosi non hanno pensato prima a questi dieci concetti che mettono nella canzone. Gli unici che fanno così sono quelli che si atteggiano, che poi alla fine fanno musica di merda. Come Morgan dei Bluvertigo che è un incapace. Lui non scrive canzoni, scrive racconti. Lui scrive come si dovrebbe scrivere per la carta e poi ne fa una canzone. Lo vedi che quelle parole non sono al loro posto in una canzone. Quando scrivi ci sei tu e la pagina bianca. Hai i concetti a cui hai pensato, ne fai un racconto, un saggio. Quando scrivi una canzone sei vincolato alla metrica, alla melodia, ai tuoi tre minuti di tempo, se fai un tipo di musica alle rime. Ma dove vai?
Il discorso sulla gente che se le beve tutte non è una cosa che tiro fuori io adesso, non è una cosa che ho scoperto io, lo sanno tutti e ci marciano tutti. La maggior parte della produzione musicale esistente è fatta così. Gli artisti scrivono perché è il loro lavoro, scrivono per pagarsi il mutuo, scrivono nel modo che gli risulta più comodo coi mezzi che hanno e poi se la giustificano per darsi la longevità necessaria. Se uno dice ho scritto due cazzate che mi son venute in mente in quel momento mentre stavo in mutande su una poltrona scoreggiando e bevendo succo di frutta… non puoi fare l’artista se fai così. Ci sono quelli che entrano nel personaggio.
La ricerca sonora è fantastica. L’ha scritta un tizio che conosco tramite internet perché sono un nerd. Ha scritto un pezzo su Elisa, Apologia della signorina Toffoli. Elisa è prodotta da Caterina Caselli, lui la definisce Kalì lei è riuscita a fare un lavaggio del cervello ad Elisa, tanto che quando ha fatto il disco ai tempi diceva abbiamo fatto la ricerca sonora, abbiamo messo il tappeto sopra la batteria per avere un suono blablabla, mentre in realtà è un disco che suona Sanremo dall’inizio alla fine. Probabilmente lei ingenua ci crede, hanno dietro la persona furba che glielo fa credere all’artista stesso, poi ti escono con questi discorsi. Ma vai a cagare. Son quelle persone che si vivono addosso, me li vedo davanti allo specchio che si dicono sì, ho fatto la ricerca sonora
Quando eravamo a Roma con
Il resto delle stronzate, ovviamente sta nel libro. Abbiatelo.
giovedì 26 novembre 2009
Il vento fa il suo giro
R.U.N.I e Calomito su The Mountain Sessions
I R.U.N.I. e i Calomito son venuti a suonare al Bruno a fine gennaio, quasi un anno fa. L'avventura Mountain Sessions era appena cominciata e si prevedeva di fare un video a tutti i gruppi che sarebbero passati per il Bruno. Ne abbiamo fatti un bel po' in effetti ma molti meno del previsto. Tanto che i video sono rimasti in salamoia nell'ardisc fino a ieri sera, quando finalmente ho deciso di metterci mano. mercoledì 25 novembre 2009
I sunti: recensioni
Scenditi tutto!
Molto tempo dopo l'uscita di El se sentiva soul, primo disco de La Piccola Orchestra Felix Lalù, LA OSTIA - registrazioni Artigianali ha il piacere di presentarne lo spot ufficiale, finito nel dimenticatoio per chissà quale motivo. E' stato Anansi l'altro giorno che mi ha ricordato della sua esistenza.



I Rumori delle Dolomiti (Pene, come back soon!)
Perdere un compagno di sbronze fa male. Una l'ho persa perché non ci si capisce più, uno non esce più di casa, un altro perde i capelli e si incista a casa con una che lo comanda a bacchetta, un altro mette su famiglia con l'altra compagna di sbronze, uno va a Berlino, un'altro sparso per l'Europa chissà dove a pontificare sulla cavalleria, altri lontano, distante. martedì 24 novembre 2009
Bue Due
lunedì 23 novembre 2009
Hanno incastrato Florian, Florian è vivo.
Chi ha visto almeno una volta la Piccola Orchestra sa che uno dei miei compari è Florian Egger. Trattasi di uno dei miti della mia infanzia. E come può un assassino diventare il mito di un bocia? Questo tipo faceva rapine. Il nostro stava facendo una rapina. Una volta in banca c'era uno sbirro, ma per caso. Sarà stato lì a tirar fuori i soldi per i giornaletti, che al tempo non c'era il bancomat. Ci tengo a ricordare che ci sono un mucchio di film sulle rapine: la regola è (sempre) lascia fare, tanto sono assicurate (per non parlare del fatto che le banche sono storicamente la versione babba degli usurai ma questo è altra cosa). Cosa mi fa sto stordito? Rincorre Florian. Rincorrere disarmato un tipo armato è da telefilm americano (e contravviene alla regola di Clint Eastwood che non sto qui a ripetere). In due parole è da coglioni. Insomma il tipo (pace all'anima sua) è morto. Morto sparato da Florian. Ora non è che io giustifico l'assassinio, per carità, ma cazzo, Candeloro (così si chiamava) ha pisciato fuori dal vaso, mettendo a repentaglio la propria vita. Ha provato a far l'eroe, non c'è riuscito, è diventato un martire. Del nulla. Comunque la questione non è ancora questa. Quello che mi piaceva del buon Florian è che poi l'hanno cercato per un po'. Io mi ricordo mesi, ma forse era meno. Lo cercarono a destra e a manca. Si nascondeva nei boschi, come Rambo, a pochi chilometri da dove son cresciuto. Per uno cresciuto negli anni ottanta Rambo, Commando e John McLane era il non plus ultra del figo (almeno finchè non è arrivato Cobain). Poi l'han preso e hanno scoperto che per un periodo, con la casa piantonata e nascondendosi nei boschi dietro casa, Florian tornava spesso a cena a casa. Quale maggiore esempio di italianità? Un cattivo che ogni sera torna a casa a mangiare knoedeln dalla mamma.domenica 22 novembre 2009
Rose Nightmare + Experience = Rock!
Il mondo si divide in gruppi e gruppi cover. I gruppi cover hanno più considerazione (perchè la gente conosce già le canzoni) e (spesso) cachet più grassi. I gruppi invece vivono sempre nel rischio di non essere cagati ma vuoi mettere la soddisfazione di farti una canzone? La differenza è quella tra il conquistarsi una donna o pagarla. O forse tra conquistarsi una donna o conquistarla perchè hai i soldi o il macchinone. Massimo rispetto, ma è un altro mondo. sabato 21 novembre 2009
BRenda
giovedì 19 novembre 2009
San Teflon
Mi chiedevo a che cazzo serve andare su marte, sulla luna. Mi chiedevo, soprattutto, a chi cazzo serve. Sembra una di quelle cose del si deve perché si può. Hai i mezzi, la tecnologia? Che fai ancora qui sulla terra? Fatti un razzetto e parti per l'west dell'universo. La tecnologia va sviluppata perché la tecnologia va sviluppata. Poi di solito la tecnologia l'ha sempre sviluppata la guerra. Gli occhiali, il frigo, la morfina e l'anfetamina son nate magari per caso ma poi se qualcuno ha pagato qualcun altro per sviluppare certe scoperte non è mai stato per i bambini dell'Africa affamati con la pancia gonfia. Sempre e solo per conquistare. Risorse di solito. (E con esse vagine, ok, ma questo è un altro discorso).mercoledì 18 novembre 2009
Del riposizionare la mandibola nell'apposita sede
Non so se sia stata colpa del grunge ma negli anni novanta per un giovane suonare acustico era roba da sfigati. Chiudersi nella cameretta, distillare tutto il dispiacere di non avere una vita viziosa in lamentose canzoni acustiche. Vuoi mettere coi pompini dalle groupie? Che poi la maggior parte di noi alla fine non li abbia giustamente ottenuti è altra cosa. Poi il mondo gira e torna sempre indietro con passi avanti e così gruppi acustici is back. Nella metropoli della musica suonare acustico è come girare in Vespa, zigzagando le macchine imbottigliate. Un gruppo, se solo c'è una batteria, è almeno una familiare. Un gruppo attento ai suoni e pieno di pedali è un Suv, immobile come un tank. Il Trentino non scappa dalle vicende del mondo ormai da un po'. In principio erano le Fonda Sisters. Gente che veniva dal rock e dal crossover, perfettamente consce che senza batteria gira per un paio di canzoni, poi ti tocca arrabattarti per tenere alto l'interesse, con tutto il sudore che serve. Se non sei in grado c'è la crisi. Torni ad essere lo sfigato degli anni novanta e per masturbarsi c'è sempre la cameretta. Perchè il problema dei acustici è questo, manca il beat, la spina dorsale del concerto.lunedì 16 novembre 2009
Fogli di via
Mettiamo anche che io sono d'accordo che occupare uno spazio in disuso e sfruttarlo cioè fargli fare i frutti buoni per tutti è cosa buona e io la condivido, cazzo se lo condivido. giovedì 12 novembre 2009
Testamento biologico
Una volta volevo essere cremato ma non si poteva. Della sepoltura non mi dava fastidio nè l'essere rinchiuso in una bara da metallaro nè tanto l'essere mangiato dai vermi. I morti marciscono inquinano la terra più degli antiparassitari e delle ciunghe. Volevo essere cremato e disperso in alta montagna, dove di solito mettono le croci. Tipo Il grande Lebowski ma con il vento a favore. Poi non tanto per la croce in sè, è che le mettono sempre nei punti migliori, come a rovinarti la festa. Poi ieri i vescovi hanno deciso che la cremazione va bene. E' plausibile che la questione non sia tanto di ordine teologico o di aderenza alle indicazioni del signore (questo non è mai stato un problema, a guardar bene la storia). Semplicemente i camposanti sono più intasati delle carceri di Fuga di mezzanotte e allargare o costruire un cimitero costa più di un risarcimento per un minore violato.mercoledì 11 novembre 2009
La liberazione dei pelati

Quando eravamo piccoli il mondo era più semplice. Ad esempio uno con la testa rasata senza pelo era 1. uno skinhead oppure 2. uno in chemio. Quelli con la pelata si tenevano la vergogna. Altri per la vergogna aumentavano la vergogna col riporto, che è quel nascondere che evidenzia. Nessuno avrebbe mai pensato di rasarsi. Questo per la connotazione di cui sopra. Siccome non si poteva chiamare pettinatura da chemio la chiamavano taglio alla tenente Kojak o al massimo alla Yul Brinner, che erano così da anni, in barba ai pregiudizi. Anche i negri si rasavano, molto prima dei bianchi ma si sa che a parte il fatto di essere i nostri progenitori biologici e geografici e quello di aver inventato il jazz, il blues, il rocknroll, l'hiphop il fistfcìking e (quasi) tutte le forme di cultura pop che poi i bianchi hanno copiato, a loro non è mai stato dato molto credito.martedì 10 novembre 2009
Pisciare in piedi è da trogloditi

mercoledì 4 novembre 2009
Discreto pubblico, corri in libreria!
Autore: Dalia Macii e Oscar de Bertoldi
Titolo: Bastarock. L’underground dei Bastard sons of Dioniso
Editore: Egon
Pg.: 140
Anno: 2009
Prezzo: 13€
Isbn: 978-88-96215-18-0
in libreria dal 4 Novembre
Non è facile definire cosa si intende con l’espressione scena rock di un luogo né quali siano gli elementi che accomunano i gruppi che ne fanno parte. In molti casi è il nome di una città a diventare sinonimo di uno stile e di un particolare tipo di sonorità. Ma è sufficiente la mera condivisione di uno spazio geografico per condividere anche l’orizzonte musicale?
Bastarock applica questo criterio alla provincia di Trento e racconta la sua piccola -ma insospettabilmente varia- galassia di gruppi. Abbiamo cercato di fotografare un mondo sotterraneo, una scena musicale underground che con una punta di ironia abbiamo definito sottobosco. La sfida è la scelta di raccontare tutto il corpo sommerso di un iceberg affiorato in seguito all’improvviso successo dei Bastard sons of Dioniso.
Ci siamo messi in viaggio sulle strade del Trentino, alla ricerca di un’attitudine per il fare musica e suonarla dal vivo. Insieme alle parole abbiamo raccolto tutto il materiale possibile: fotografie, locandine, materiali, gli oggetti feticcio di ogni gruppo. Per non perderci in vaghe generalizzazioni di sociologia giovanile abbiamo eletto l’aneddoto come filo conduttore di questo viaggio: le situazioni paradossali, gli episodi, le storie e gli aneddoti capaci di restituire l’anima di ogni gruppo.
Uno dei luoghi principali di questo viaggio è senz’altro Sonà Music Club di Pietramurata. Sul muro del locale c’è una scritta fatta a mano con lo spray da un vicino esasperato: Basta Rock, ho fat la not (Basta Rock, son rimasto sveglio tutta la notte).
Dalia Macii | Oscar de Bertoldi




