martedì 24 febbraio 2009

Riassunto del weekend, considerando anche lunedi' come weekend

La rubrica di cinema di questo blog si chiama Il cinema visto da uno che gli piace Mickey Rourke. Bene, mai occasione fu più ghiotta. Nel weekend è successo che ho visto The Wrestler. Gran film. Non so quanto valga la mia opinione in quanto a me piace anche Harley Davidson e Marlboro Man, film che lo stesso M. ha detto esse una cagata e averlo fatto per il vil danaro. Il buon M. è uno sfasciato, un Bukowski vivo che invece di scegliere il sentiero stanza-bar-stanza ha anche fatto un po' di boxe, per gradire. Adesso si che avrebbe la faccia per interpretare Barfly. Ma non solo questo è successo durante il weekend. A Sanremo si è dimostrato com sempre che basta avere una canzone con le rime tronche e sei a posto. Peccato che le tronche sian cosi' poche! Che razza di lingua infame. E' morto Candido Cannavò, direttore emerito del giornale d'Italia. Mi mancheranno i suoi editoriali, l'unica cosa leggibile della Gazza. Ora dovrò accontentarmi dei tabellini. Anche i fan del PD si dovranno accontentare dei tabellini. L'insignificante Franceschini succede all'inutile Veltroni. Considerando che l'unica alternativa è l'infigato D'Alema, signori, abbiamo già mezzo metro di Borghezio nel retto. Grazie sinistra italiana. In compenso un giovane amico nonchè rocker (e questo per me vale doppio, ovviamente) si candida come sindaco della sua cittadina, senza pretese ma dicendo cose buone e giuste e facendo piccole proposte concrete, uscendo finalmente dal dualismo dx/sx che tanto piace ai politici e che (signori siamo nel 2009 o devo ancora nascere?) ha scassato la minchia. In bocca al lupo Stefano! L'Italia poi ha stretto accordi nucleari con la Francia. Quattro centrali entro il 2020. Io che sono fisico nucleare dovrei gioirne. Quando avrò 50anni avrò il posto assicurato, ose emigro in Basilicata. Poi anche ieri i Bastard son passati, per grazia ricevuta. E' uscito quello che era più pessimo, Andrea/Giops. XFactor è una palla infinita, al limite dell'insopportabile, ma mi piace partecipare a questa cosa collettiva, un po' come guardare una partita di calcio dell'Italia. Sai che la noia sarà padrona del campo e ti incazzerai pure ma la guardi per la gioia della condivisione. Ecco, Andrea sarà pure un cazzone montato, però c'ha regalato quello che probabilmente sarà l'unico momento di interpretazione cazzuta di questa edizione di XFactor, quello cui i Bastard sono andati vicini con Ragazzo di strada. Io sono un estimatore di Paolo Conte. Odio quelli che rovinano le sue canzoni, come i Marlene Kuntz con Alle prese con una verde milonga, ma questa è per me una delle migliori cover di Paolo. Grazie.

giovedì 19 febbraio 2009

Tessere

Mio zio era direttore di un consorzio ortofrutticolo bullo. Dopo una ventina di anni di servizio e qualche ernia (data dalla serenità dell'ambiente lavorativo) si è licenziato.
Buona buonuscita, quindi tranqui, ma non è mica facile trovar lavoro a 40 anni, anche se ne sai. Nel frattempo gli è arrivata la chiamata da bidello. Come? E' successo che quindici anni prima sua moglie gli aveva fatto domanda a sua insaputa e ci aveva messo tutto quel tempo a scalar la graduatoia. Come si dice, il tempismo.
Gratificato dallo stipendio ma abituato ad altri ritmi di lavoro lo zio non si dà per vinto, cerca nuove cose, fa colloqui, ma dice che senza la tessera di qualche partito non vai da nessuna parte. Da nessuna parte, dice.
Mia nonna esce che allora non è cambiato niente da quando c'era lui. Niente è cambiato. Ora c'è l'altro lui, senza offese per i due reciprochi lui che non si assomigliano per niente perché uno i capelli ce l'ha.
Facciamo un passo indietro. Mio bisnonno Antonio, el Tonazzo, che non ho mai conosciuto, gli è capitato di essere socialista nell'epoca sbagliata e nel posto sbagliato. Mica i dorati anni80, quando essere socialista ti garantiva entrate extra per le quali invece di marcire in carcere ti facevano santo subito. No, il buon Tonazzo era socialista qualche decennio prima, quando la cosa disturbava assai e tutti ti offrivano da bere. Olio, e non d'oliva. Come se non bastasse stava in uno dei buchi più sperduti di una delle regioni più misere del regno, la val di Rabbi. Niente affiliazione al fascio, niente magnare (E per fortuna che c'era il bracconaggio, quello vero, per la fame)
Oggi come ieri, Italia mia, niente tessera, niente lavoro.
Niente di nuovo sotto il sole.

Ma nulla è perduto. Cosa ho imparato da questa storia?
Ben due cose:
1.
Appena esce il bando provinciale da bidello mi iscrivo subito. Cosi tra 15-20 anni, quando mi sarò fatto il mazzo e non avrò più balle di farmelo, avrò diritto al mio buen retiro, un lavoro tranquifunky circondato da donne nel fiorire della bellezza e magari elettrizzate dalla mia esperienza di rockstar. Diventare bidello cosi' è come il paradiso dei kamikaze.
2.
Mo mi faccio tutte le cazzo di tessere politiche di questa terra. Farle tutte vale come non farne neanche una no? Il mio avo non si rivolterà nella tomba, i tempi sono cambiati. Almeno spero. Quanto costeranno? Non quanto lo sbattimento di trovare lavoro senza affiliazione alcuna. Ho controllato, qui in Trentino, considerando solo i partiti di governo, mi bastano:
Pd 15 euro
Patt ?? euro
IdV 20 euro
Potrei cavarmela con una cinquantina di euro, sessanta al massimo. Posso rinunciare a un pompino di quelli fatti ad arte per un lavoro, no?
Magari se lo chiedo ad un'amica caritatevole me lo fa gratis, sapendo del mio fioretto.

Il Felix Lalù Institute of Giving Advices non ci sarebbe mai arrivato.

mercoledì 18 febbraio 2009

A me mi pare e piace

A me mi non si dice è una delle frasi più fastidiose mai sentita. Quando lo sento mi vien da schiaffeggiare una vecchia maestra a caso, picchiarla degustibus, legarla, tagliarla in pezzi con un seghetto e poi darla in pasto ai maiali, ovviamente mentre è ancora viva.
E' il paradigma lowprofile del rispettare una regola solo perchè è una regola e non perché la regola serve a qualcosa. Perché sta male. Sta male se lo scrivi in un esame di linguistica.
Ieri Anna mi ha rivelato il verbo. All'Accademia della Crusca, probabilmente il più inutile degli istituti o forse un elemento irrinunciabile della nostra nazione italica, non sono così stronzetti e professoroni come crediamo, è gente tranquilla che sta lì alla finestra a guardar giù il mondo. Magari son lenti, ma ci arrivano. Ecco, l'Accademia della Crusca finalmente dice che a a me mi si può. Certo, in determinate occasioni e contesti, ma si può.
Tutto sommato però questo cambio d'opinione disorienta un po'. E' come se da un giorno all'altro si possono rubare i kinderbueno al supermercato.
Uahahahahaha (risata satanica), ed ora a noi: congiuntivo, veniamo a prenderti!!

martedì 17 febbraio 2009

Da Sturgeon all'Amazzonia

Theodore Sturgeon (al secolo Edward Hamilton Waldo, che è quasi meglio) è uno dei più grandi scrittori di fantascienza. Lo so perché me l'hanno detto i Supercanifradiciadespiaredosi ed è il preferito. C'è un suo racconto che si chiama Il Memorandum Mellow. Sto Mellow si accorge che, tentando di strappare la cartaculo, questa spesso si strappa fuori della linea bucherellata, al contrario del senso comune. Con un ragionamento che non sto qui a spiegare perché non me lo ricordo molto bene, ne trae una teoria rivoluzionaria: la parte con i vuoti si strappa meno quindi è più resistente di quella piena e, doppio salto, il vuoto dà forza, più del pieno. Giunge infine alla conclusione estrema che studiando questo fenomeno un giorno ci avvarremo di un materiale rivoluzionario, resistentissimo e al contempo invisibile (detto così pare un assorbente esterno, lo so, ma è na roba seria) che si chiamerà Nulla.
Pare assurda? Mai sinossi fu peggiore. Comuneuqe vai a leggerla, discreto pubblico. Ti sembrerà la cosa più plausibile al mondo, a uno sputo dall'ovvio.
Dai racconti di fantascienza è nato il cellulare, internet e le pentole antiaderenti. Direttamente dai racconti di Sturgeon arriva orora il prodotto che ti cambierà la tua vita, compagno colletto nerd, per te che svalvoli davanti a uno schermo come un tossicoc da videogame ma stai lavorando, per te che hai tanto a cuore le sorti del pianeta, almeno quanto quelle del protagonista di un telefilm.

Sei un ambientalista che rinunceresti anche alla macchina, se potessi? (se potessi è la più grande, delle scuse, irrinunciabile)
Ti capita che a volte accendi il forno e il phon e il pc (che scarica nottedì), qualche luce, lo stereo e salta l'impianto e ti chiedi perchè mondo boia?
A volte non differenzi perfettamente la differenziata per poi pentirtene?
Al solito il Felix Lalù Institute of Giving Advices ha il prodotto che fa per te.

E' arrivato l'EcoFont, il font che risparmia la natura. Co'han fatto sti geni? Semplice, le lettere son piene di buchi. Si vede lo stesso ma c'è meno nero. Il vuoto rinforza la natura.
Meno inchiostro più piantagioni.
Meno chimica più natura.
Meno internet più traminer.
Poi non è che si salvan le tribù amazzoniche, ma sputaci sopra.


Qui Luca ci spiega la cosa meglio.
E qui si scende il font.

lunedì 16 febbraio 2009

La notte di San Valentino

Questo weekend totalmente domestico mi ha fatto scoprire una cosa. Finalmente ho realizzato perché la gente esce il sabato sera. Non è per sfogare le frustrazioni del lavoro, nè perché il giorno dopo si dorme, nè tantomeno per trombare. La risposta all'annoso quesito è che di sabato sera non c'è niente in televisione, ma proprio niente di niente. Allora la gente si sente libera di abbandonare a sè stessa la scatola del rumore e uscire, finalmente liberi, come un cane che fa i bisogni.
Il sabato sera l'uomo caga. Il mondo lontano da scrivanie e divani.
L'unica cosa decente era Paris Hilton's BFF, in cui la zoccola più ricca d'America cerca il suo miglior amico per sempre, una specie di XFactor in cui non si canta ma stai alle regole di Paris, che sarà pure stonzetta, ma quanto le vogliamo bbene.
Era pure San Valentino, ma mi è venuto in mente domenica. Vabbè.
La cosa strana è che proprio la notte tra venerdi' e sabato son stato su fino alle 7mezza di mattina a montar videi e scriver canzoni, un po' come fece De Andrè con Amico Fragile, solo che il povero Fabrizio, ahilui, non è mai riuscito a raggiungere le mie vette liriche. Avrebbe scambiato tutta la sua cantina (e posso assicurarvi che ci teneva) per un Poco Dio o un Ora pro Faber. Ma ora è morto e forse qualche brandello di cervello dentro a qualche verme lo desidera ancora, ma si attacca al cazzo.

I videi son tre videi nuovi di pacca targati La Ostia, i cui protagonisti sono quelli che io personalmente trovo il megliogruppoinarrivabbilenoncisonocazzi del Trentino (e forse del mondo), i Supercanifradiciadespiaredosi, per l'occasione feat. La Piccola Orchestra Felix Lalù (cosi' posso bearmi della loro bravura, come quando ti presenti in giro la tua cuginetta supertopa),. Tutto girato in sala provae per un nuovo progetto che sta partendo ora e che si chiama The Mountain Sessions.
Ora la cosa sta muovendo le prime sgambettate, ci sono solo SCFAED, Absinth Effect e Next Point ma sono in arrivo nuove succose emozzioni. Vi terremo infornati.

La canzone invece si chiama (Beibobeibo I love you) QuattroEver ed è, uditeudite, una canzone d'amore scritta la notte di San Valentino, casualmente. Ma esiste forse il caso? O siamo dei predestinati come i protagonisti degli Harmony? A me piace pensare che è tutto vero,, sono convinto dell'esistenza dei non-evasoi fiscali in Italia.
Bene, questa canzone d'amore dall'odore acre è forse a canzone più becera e spaccona che abbia mai scritto, molto Queens of the Stone Age meet Wolfango. Il testo è molto complesso e intenso, ma va ditto al cuore della mi pischella: I love you beibe/gimmegimme some more (con variazioni dialettali damedame de pu, damedami'n amò)/Beibo beibo I love you>>>>quattro ever (rit.)/ oh oh oh oh oh, all night long.
A Cesare quel che è di Cesare, come per molte altre storie rubate per farne canzoni, quella del QuattroEver non è proprio farina della mia bustina, è uscita la notte di sabato scorso dalle bionde fauci di Erwin, il chitarrista dei The Damsel's Demon Lovers. E saranno proprio codesti compari, rocker dalla valle della negazione, gli orchestrali di diritto per le prossime venture registrazioni. La famiglia si allarga. Bellazzi'o.
Alla prossima puntata.

venerdì 13 febbraio 2009

Fiato sospeso

Eluana Englaro è morta e anch'io non mi sento tanto bene.
Sono queste le storie che prendono al cuore della gente. Anche il parlamento, che raramente prende a cuore le storie della gente, ha tentato il colpo di reni, l'extrema ratio. C'è riuscito. O meglio non è riuscito a far la legge ma questo non importa. L'importante è il colpo di reni. Come quando il portiere vola vola vola spizza la palla con l'unghia del medio e questa poi si stampa sul palo interno poi sul palo interno dall'altra parte, balla un blitz sulla linea e scivola dentro. Il pubblico applaude lo stesso perché non ci poteva arrivare ma ha volato lo stesso. Poco importa che la palla, ballonzolando sulla linea sia stata lubrificata dalla sputo dei inzio partita del portiere medesimo per insaccarsi. Ma questo il pubblico non lo sa. E il pubblico vuole eroi, vuole martiri. Niente di nuovo sotto il sole.
Chiuso il caso Englaro è già ora di dimenticare, per appassionarci ad altri casi che ci terrano con la fiatela sospesa: ora non ci esta che un mistero. Chi è misterX? Chi comprerà il Toro Calcio? Lo scopriremo solo vivendo.

giovedì 12 febbraio 2009

Lalù Gallery #1

Mi dovrà scusare il discreto pubblico/lettore ma è ore di risistemare un po' di cose.
C'ho sto sito che si chiama www.felixlalu.it. Lo feci come si fanno le cose prima dell'avvento del social networking, di myspace, di youtube, di flickr, di wordpress eccetera.
Ora che i siti del genere non han più ragion d'esse, ho deciso di tenerlo come piattaforma ma di delegare ad altri siti l'informazione spiccia. Quindi sposterò qui un po' tutto.
Parto con le opere, i lavori, come cazzo si vogliano chiamare.
L'intestazione è Felix Lalù - Artigianato Inutile. Questo perché l'arte per me non è altro è che l'artigianato che non serve a una mazza, una sottospecie di artigianato insomma. Dopo anni a fare l'artigiano l'arte non mi sembra una conquista, però è divertente, quindi si fa.
Ecco, tutte queste cose son fatte utilizzando come base materiali di recupero. Alcune trovate nell'immondizia, altre chieste ai legittimi proprietari (che le avrebbero comunque buttate), altre ancora le ho rubate ma nessuno ne ha denunciato il furto. Il tutto con una lieve spruzzata di acrilici colorati e pennarelli indelebili neri.
Potrei dire che la storia di usare basi di riciclo sia una precisa scelta stilistica, che mi permette di utilizzare forme diverse, o una scelta etica, così insegno al mondo a non buttare le cose.
La verità è che le tele costano e non voglio buttare una lira in queste stronzate. In fondo sono pur sempre noneso. Ho solo fatto di necessità virtù.

Ecco li quadri, in fondo trovate titolo e materiali (anzi li trovate qui sotto, che da ignorante non so metterli sotto con blogspot, ostie).
Le misure è troppo una sega prenderle.
(Per vedere meglio le immagini, cliccare, come si fa nella modernità)

1. Panda
acrilico e indelebile su anta di armadietto e bollitore
2007

2. Impara l'arte
acrilico e indelebile su cassetto e barattolo
2005

3. Fuego!
acrilico e indelebile su legno vecchio e cerchi della stufa
2004

4. Paesaggio Bucolico
acrilico e indelebile su finestra
2007

5. Re di che
acrilico su coperchio di legno per i crauti e protezione dei tralicci dell'alta corrente
2005

6. La Paz
acrilico e indelebile su antina di armadietto
2005

7. I peggioro plaggi del secolo #1: Tom Wesselman
acrilico e indelebile su antina di armadietto
2005

8. La unica iglesia que ilumina es la iglesia que arde
acrilico e indelebile su antina di armadietto
2005

9. I me l'ha dat zo col orèl
acrilico e indelebile su piano di armadio
2006

10. El ajedrè
acrilico e indelebile su antina di armadio e carta
2005

11. Rock!
acrilico e indelebile su pezzo di portafiori e cartone
2005

12. Caracòl
acrilico e indelebile e domino su quadro vecchio
2005

13. Il mondo di Paolo
acrilico e indelebile su piano di armadio e carta
2005

14. La novità
acrilico e indelebile su antina di armadietto
2004

15. Welcomme
acrilico e indelebile su entina di armadietto
2006

16. Altare votivo
acrilico e indelebile su cassetto, cristo di plastica, croce, pezzo di legno, bottiglie di vetro e coperchio
2005

17. Jesus es la ostia
acrilico e indelebile su poggiaschiena di ospedale psichiatrico (trasuda ancora sudore, veramente)
2006

18. El che
acrilico e indelebile su antina di armadietto e carta
2005

19. Poi del suo aere empì palloncini
acrilico e indelebile su scarto di falegnameria
2006

Così, per informazione:
- 4, 5, 6, 7, 9 e 14 son venduti.
- 1, 8, 13, 17 e 18 non sono in vendita.
- 2, 3, 10, 11, 12, 15, 16, 19 sono in vendita (che qualche abbiente non habbia bisogno di artigianato inutile)

Altri nelle prossime puntate.































mercoledì 11 febbraio 2009

Una farfalla a Guantanamo

A volte fai cose che provocano cose che provocano cose che non avresti mai pensato. La farfalla che ho incontrato sul Brenta qualche tempo prima di Katrina ne è un'esempio. Anche lei non ne sapeva niente ma in zero3secondi s'è trovata a Guantanamo con le ali ammanettate e un afgano in culo accusata di essere il capro espiatorio di una catastrofe annunciata.
In breve, qualche anno fa scrivo una tesi sul gioco della morra. Sono scarso ma, per fortuna della mia mesosa ricerca, si gioca nei bar e alle feste. Raccolgo info a destra e a manca, parlo bevo e gioco e bevo e gioco e ciarlo, e alla fine ne esce il primo documento esistente sul gioco della morra, chiamato molto poco umilmente De Morra.
I professori non capiscono una mazza di quel che gli spiego (manco il relatore, che forse ha letto le prime tre pagine), li intorto e strappo pure un buon voto. Così la missione di finire l'uni è compiuta, posso disgraziatamente cominciare la vita, quella degli affitti e dei stipendi senza agevolazioni statali.
La tesi rimane li finchè la metto giustamente e libberamente scaricabbile sul blog, accompagnata da un video della morra in Sardegna.
Di lì a poco mi scrive l'amico di un amico, dal nome esotico. Vive a Parigi, vive di telecamere ed è rimasto colpito dalla forza visiva del gioco. Tra i giochi la morra è un po' come gli Slayer. Una calcio nei denti dritto e senza fronzoloni. Si legge la tesi (spero non tutta, dev'essere pesantuccia, anche se a tratti divertente), ne trae il progetto per un documentario e lo presenta qualche mese dopo a non so che casaa di produzione.
Sembra interessante, ma sappiamo tutti che fine fanno i progetti al mondo. Spesso lo rimangono.
Invece, dopo 15 mesi dal primo contatto, Anush mi chiama e mi dice che la cosa si fa, a maggio. Il documentario si farà il giro Provenza-Corsica-Trentino-Friuli. Non che me ne venga qualcosa, ma dare il via a qualcosa di fico senza accorgersene ha il suo perché e in quanto tale merita di esse brindato.

Spero solo di non finire a violentare minorenni.
Cosa che succede spesso quando si beve, pare. Lo dice il Trentino, L'Adige e pure Studio Aperto.

mercoledì 4 febbraio 2009

Cos'è Trentino? Cosi gira il mondo. Tondo

Ieri mi son preso bene. Tutti sti discorsi sull'identità trentina mi sembran buoni solo a spillar soldi dal colmo portamonete con l'aquila di Venceslao, cosi gira il mondo. Tondo. Ho avuto anche l'onore di cantare dalla CriptaCrew e ho capito tante cose. La gente scrive papiri sull'identità. Papiri che tutti condividono perché nessuno li legge.
Io voglio fare una canzone, che è più semplice, more userfrendli, basta pigiar play e fai meno fatica. Voglio fare una canzone sull'identità trentina, che poi entrerà a far parte dell'identità trentina come fatto meta-identitario, riflessione su se stessa, altro nome per la masturbazione. Non c'è niente di male no? A parte che poi si va nei inferi, tutti caldi e sodomiti (cit.).
E allora via, verso nuovi orizzonti, si dice cosi, no? Per fare ciò mi serve l'aiuto di tutti. Ho buttato giù qualche cose, aruota libera. So che siete gente fica. Mi fido.
Aggiungete tutti i versi che volete nei commenti. Siate lucidi e caustici, sennò non si fa audience.
E' un esperimento ad invito a cui sono invitati tutti. Poi io mi prenderò tutto il merito per le vostre creazioni e farò la canzone del ventunesimo secolo trentino. Perché cosi si fa, cosi gira il mondo, chiedetelo ad Agostino Carollo.
Compari, il Felix Lalù Institute of Giving Advices vi offre la possibilità di entrare nella storia. Entrateci, eccheccazzo.

canederli
parampampoli
puzzone di moena

mortandela

autonomia
irredentismo

Cesare Battisti

Andreas Hofer
el Che de noiautri
De Gasperi

Alessia Merz
se l'è fatta anche mio cugino
lugiange

casolèt

polenta e crauti

polenta e crauti

spezzatino col tonco

en pugn de crauti a colaziòn le dolomiti
madonna di campiglio

dio madonna

trentino ricco di sorprese

trentino società per azioni

trentino italia alto adige germania
Francesco Moser

sono contento di essere arrivato uno
e saluto la mamma e il papà
che son anche i miei genitori

la baita in montagna che freddo fa d'inverno mi metto i moonboot anche per le strade cosi mi sento in vacanza
st'estate vado sul Garda e mi faccio qualche kartoffel
io penso per valli sai
la viabilità è un casino ma ci sono le gallerie

ora si va in Val di Non in mezzora
trentino
bastione della DC
bastione della Margherita

bastione della Lega

el vecio col baston
che bestemmia dietro ai boci col balòn
Adriana Volpe

la tipa di Amendola che a sua volta è il figlio di

l'orso bruno
il centro sociale Bruno
il Museo dei Usi e Costumi
il Mart cattedrale nel deserto sanguisuga

Rovereto capitale della cultura

ho fatto la naja nei alpini
a Brunico mi so ghiacciato i coglioni
il Concilio di Trento cos'ha fatto?
ma c'è stato
ma sei veneto o lombardo?
Stava una volta stava, prima dell'onda
Stava paradiso dei surfisti
il Cermis senza paracadute
tante cadute poche pare
Dellai è il nostro Durnwalder
tut bon sul mont

tut bon sul mont
tut bon sul mont

Ora sta a voi, compari, metteteci anche dei verbi e delle rime se volete, che viene meglio...

martedì 3 febbraio 2009

Rassegna stampa casuale trentinotirolese

In Trentino ci sono valide attività culturali? Sì, forse. Gruppi rock che spaccano? Sì, forse. Ma chi se ne incula? Ci sono i Bastard in tv! No, dico, in tv! Cos'altro c'è da dire?
I Bastard sono trentini. Senza i Bastard il Trentino non esiste. Ma è vero che parlate tedesco? I Bastard parlano dialetto tra di loro perché hanno la trentinità dentro e la vogliono ostentare. Sanno l'italiano ma decidono di non usarlo per puro spirito autonomista. I Bastard sono poco televisivi perché i trentini è gente schiva non sono abituati alle telecamere. Jacopo non dorme, è la saudade da abete bianco. Come facciamo? Latte caldo e grappa. Fede è il figo del gruppo, è biondo e canta meglio ma ha la fidanzata, Michele non parla tanto ma l'altro giorno ha scoreggiato a ritmo, intonando La Montanara. O era Vinassa? Cazzo ste canzoni popolari son tutte uguali. Come il Trentino bastione delle alpi. I Bastard mangiano canederli e strudel, bevono parampampoli e son pieni di zucchero a velo dei cròstoli. I Bastard si sono portati due trolley di birra perchè sono veri ragazzi trentini e non rinuncerebbero mai al substrato sanguigno provinciale. Gliel'hanno sequestrati all'entrata, è un complotto antiautonomista ma ci sta, se ci lamentiamo facciamo brutta figura. E poi si gli piace bere ma è perché hanno sete.
I Bastard non amano la città perché gli piace le montagne, gli piace la baita e la grappa e guardare le nostre dolomiti (che abbiamo costruito col sudore della fronte dei nostri nonni autonomisti irredentisti asburgici), perchè è gratis e loro da veri trentini apprezzano i doni della natura e dei antenati poveri. Invece la città è grigio e striscie pedonali e odore e fighe di legno cittadine che non vogliono farlo nel bosco perché gli rimangono gli aghi conficcati nel culetto tondo. The Bastard feel Trentino. The Bastard love Trentino. I Bastard sono la riscossa delle valli. Perchè qui ragioniamo in valli. E' un tratto tipico che abbiamo solo noi. Qui. In Trentino. E poi i Bastard sono così trentini e trentinamente autoctitici che chiedono critiche perché per un trentino sentirsi fare solo dei complimenti è come prenderci per il culo, a noi, trentini, che siamo avari di complimenti e ci mettono in imbarazzo, ci mettono, a noi trentini. I Bastard sono bravi ragazzi, lo dicono anche i loro genitori. Hanno studiato a fondo, questo grazie al sistema scolastico che solo noi trentini abbiamo. A volte stonano ma piacciono perché hanno il gene trentino che ti fa sopravvivere alla miseria, infatti il trentino era la miseria e loro sono al prova che non c'è più la miseria ma i trentini se la ricordano. Infatti Jacopo desiderava la macchinina ma non l'ha mai chiesta perché è trentino. Si rendeva conto che costava troppo e si ricordava della miseria. Essere umili è nel dna di ogni trentino perché i Bastard sono umili. I Bastard non sanno niente di musica perché qui la musica non arriva, siamo in Trentino, ma loro sono la nostra redenzione. I Bastard volevano distruggere la macchina non in un moto rivoluzionario, nè tantomeno iconoclasta, ma per riparare i torti che hanno fatto a noi trentini, in tutta la storia, dalla tavola clesiana ai moti asburgici. Tutto il Trentino è fiero dei Bastard, tutto il Trentino segue i Bastard, BastardMania, tutti sul divano ma in fibrillazione. Non ce li siamo cagati finora? Perché? Esistevano anche prima di XFactor? Massì, per due tre concerti nei baretti, chi se ne incula? Lo sa fare chiunque. Invece essere in televisione spacchi il culo. I Bastard siamo noi trentini derubbati derisi disgregati. I Bastard siamo noi trentini alle pendici dell'impero pendenti dalle labbra del culo del sistemone nazionale che non ci caga. Ci riempie di moneta che non meritiamo, ma non ci cagha, non ci. E poi come facciamo quando arriva il digitale terrestre? Niente paura, la provincia lo regalerà, per non lasciare i nostri paladini della trentinità senza voti.
Sennò il Trentino sparisce, ritorna nella mediocrità e nell'oblio, come il Kazakistan. Avete mai visto quant'è grande il Kazakistan. E' il paese con il rapporto più alto tra estensione e sconosciutezza. Grande quasi quanto mezza Asia ma noto all'orbe terraqueo quanto la figa di una suora di clausura. C'è stato Borat, ma chi se lo ricorda ormai? Ecco, questo è il destino del Trentino. Passare da il posto dove si va in baita e Heidi ecc. a il posto da dove vengono i Bastard di XFacyor a il posto dove si va in baita e Heidi e come si chiamava quei ragazzi li? Che ragazzi? E se escono? Siamo fottuti. Fottuti, tèi veccio. Con tutto il braccio dentro. E con bicipite tirato. La provincia autonoma di Trento ha già organizzato delle squadre di mandatori di sms. Si chiama Progetto666. Hai problemi familiari, disturbi vari, cassaintegrato? Niente paura, oltre a pulire le aiole la provincia ti garantisce un bonus degno di un nababbo in bolletta a patto che tu convinca tutti quelli che conosci a mandare un sms per votare IL NOSTRO ORGOGLIO col numero giusto all'ora giusta al 48268.
Ma sai la pubblicità? Prima dovevi pagare tutta la cazzo di Juve per dire la parolina magina: Trentino. Perchè gli altri ilustri non se li caga nessuno. Alessia Merz è una troi(ett)a, Daniele Groff è uno sfigato, Francesca Neri sarà pur figa ma fa film di mmerda e, inoltre, si sta incartapecorendo, Moser è fuori moda (anche se Sono contento di essere arrivato uno è un aforisma indimenticabile), la tipa della tele non e la incula nessuno perché è insipida, Franceschini chi cazzo è? e DeGasperi (UDITEUDITE) è morto. E' morto ragazzi, oltre ad aver rotto il cazzo.
Ora hai tre ragazzi di qui che puoi pagare una pipa di tabacco. Non che siano babbi, ma li puoi pagare in birra, se vuoi. Questa è la nuova frontiera della promozione.
Non vedo l'ora di rivederli, con il grembiule blu che tanto ci rappresenta (con ROCK scritto in tedesco e con lettering ariano),
dentro al banco frigo, tra il puzzone di Moena e la sopressa.