domenica 27 settembre 2009

I'm a weirdo

Prendi Liberi Liberi ad esempio. Liberi Liberi è una canzone cazzuta. Prima di Vasco non esistevano rocker. Quelli che c'erano scimmiottavano il rock'n'roll, le pose ma soprattutto i ciuffi. Da Vasco in poi il rocker è quello che ricordiamo. Vizioso, sconclusionato, bruciato. Liberi liberi non è la solita canzone melensa dall'amore. E' la constatazione amara che nella vita non si può essere contemporaneamente felici e soddisfare quel che si aspettano da noi. Che neanche far quello che si vuole porta necessariamente alla piena realizzazione. Che poi tante cose potevano essere fatte e invece si son prese strade e perse occasioni. Tutt'altro che un anelito alla libertà che si potrebbe intuire sulla superficie del ritornello. Niente affermazioni, niente sicurezze, solo domande, retoriche se vuoi ma dure da mandar giù.
Ecco, metti il più bruciato (nel senso male) dei cantautori albanesi o marocchini o vivaddìo mericani rifà Liberi Liberi con un testo melenso che non c'entra niente con la canzone, che te la fa schifare come lo smalto per non mangiarsi le unghie. Metti che ti tocca pure sentirla spesso perché per lo pompano a prescindere. A me mi girererebbero i coglioni. Un pezzone del genere rovinato da un pappone per colpa di un mutuo smodato da pagare.
Perchè a volte capita che le cover (in uno spazio circoscritto) si ribellino alla loro origine e si facciano più famose dei padri senza merito alcuno. Anzi a volte li sputtanano mentre rantolano dentro e fuori dai vermi. Un po' come Cristian De Sica e Vittorio. O il figlio napoletano di Maradona che giocava a Campioni e non è neanche diventato tossico. Poi va a finire che le cover stesse sostituiscono l'originale nell'immaginario collettivo e qui c'è lesa maestà, duole.
Il passo successivo è dividerci in guelfi e ghibellini, i buoni che erano già edotti dalla parte di Liberi Liberi e gli ignoranti che non ne sapevano un cazzo dalla parte della cover. Così il mondo è più bello e diviso in due, i fighi e gli stronzi. Se poi c'è uno che attraverso la cover di Liberi Liberi va a vedersi Liberi Liberi e gli piace più della cover quello cos'è? Viene innalzato di rango o resta uno sfigato vitanaturaldurante? Perché delle regole vanno messe. Non ci sono meticci nella protezione della buona musica, rovinano le categorie.
Così ugualeuguale va per la versione di Creep di Vasco. Il rapporto è lo stesso. Mentre, volendo mettere i puntini, il testo di Liberi Liberi è obiettivamente molto meglio di quello di Creep, il che non c'entra niente, quello di Ad ogni costo è tra i peggio dei peggiori del mondo. Si grida allo scandalo perché ha rovinato un gran pezzo con un testo ormai tipico del Vasco misero e fumè degli ultimi vent'anni. Il bello è che ora possiamo bearci con chi non conosceva Creep e dire, vai a sentirti che bella l'originale, no 'sto schifo schifoso. E poi pure bearci del nostro bearci, col fare di quelli che la sanno lunga, offesi nel personale (come se la canzone fosse nostra, buahahah) dallo scempio alla propria memoria di eletti della musica. E' sempre bello avere un motivo per sentirsi più bulli degli altri? Perché perdere così le occasioni servite ssul piatto d'arrosto? Cosa vuoi di più dalla vita? Grazie Vasco.

giovedì 24 settembre 2009

Tremate! Stanno arrivando i BUE

Bob Corn sulla funivia

Quando è partito The Mountain Session l'ideona iniziale era fare dei video sulla funivia di Sardagna. Siccome a posteriori puoi giustificare tutto, la cosa si poteva glorificare attraverso il concetto forse un po' democristiano dell'ascesi. Ciò che cristo ha fatto per volere di dio (però da morto) noi lo possiamo fare scarpinando verso l'alto o salendo con la funivia. Siccome suonare scarpinando verso l'alto presenta qualche difficoltà s'era optato per la seconda. La verità è che un concertino acustico nello spazio stretto di una funivia per il ristretto tempo della salita è di per sè una figata. Se poi il cantautore ha le vertigini ancora meglio. Se poi il cantautore in questione è Bob Corn tanto di guadagnato. Incredibile quanto riesca ad essere delicato senza appendertisi alle palle come buona parte dei suoi colleghi cantautori tristezza.

mercoledì 23 settembre 2009

Braciolata Zum Zum Revisited

Vi ricordate la Braciolata Zum Zum? Alla fine sono andato a punire quegli stronzi, solo che ho fatto la fine della sindrome di Stoccolma al contrario. Mi sono fatto conquistare dall'unto della piastra e dal ritmo tribale bongoloids-free.
La Ostia - Registrazioni Artigianali ha prodotto un video per The Mountain Sessions. Chi è mancato era, è e fors'anche sarà un povero coglione. No, scherzo, ma la rimpiangerete cumpà. E questo è solo un assaggio di ciò che accadde. Buona visio.

Drum session


Fonda Sisters - Everything you leaarned is fake and wrong
(di cui in arrivo una cover in italiano che non c'entra un cazzo ma che piace ai giovani, come negli anni 60, tutto a base di Piccola Orchestra Felix Lalù)


[foto: Stefania Endrici]

Se l'om el fusa trasparente no ghe saria nient da veder

Tanta gente che scrive qui nei commenti dovrebbe scrivere un blog, no nei commenti dei miei post merda. A proposito di questa, Michael (detto alla tedesca, senò si offende, occhio) scrive una roba (è il quinto commento) che è l'esatto sunto del mondo e lo dice come mai nessun altro per me. Vero è che la saggezza è parlare poco.
(La traduco in italiano perché anche i foresti meritano di capire, anche se ovviamente rende un po' meno, perde musicalità)

La guerra è una storia dell'uomo, ciò che cambia è la maniera di mangiarci. Se a mio nonno avessero dato i soldi che girano adesso avrebbe potuto comprare 5 ettari di teroldego. Il problema è che la cultura talebana è talmente incazzata che se il nostro esercito se ne va, questi prendono coraggio e cominciano a tirar su generazioni di disperati che non vedono l'ora di far saltare tutto in aria (ma sul serio, mica come le Torri Gemelle). Il problema è sempre decidere. Sono cento anni che il mondo occidentale tutto bello pulito e satollo fa che cazzo vuole e disprezza tutti. Adesso quelli tutti sporchi malati e disperati e con un groppo allo stomaco cominciano a reagire malamente, non so come fareste voi ma io per un panino farei di tutto.
se l'uomo fosse trasparente non ci sarebbe niente da vedere.

Quando leggi una cosa così non sai mai se è la roba più saggia che tu abbia mai letto o la più becera banalità che si può dire. Sticazzi, Bukowski docet, c'è gente che parole così non le scrive in una vita. Grazie Michael.
In fondo non c'è niente di più banale della saggezza.


domenica 20 settembre 2009

FARE MUSICA SEMPLICE - Lezione n.1 Costruirsi una canzone con due note

Ciao discreto pubblico, ti ricordavi si Mi sol? La canzone fatta per celebrare l'ignoranza pigra del mio eremitaggio rabbiese. Ecco, prima di lasciare i amati monti ho pensato bene di celebrarla in un nuovo progetto, una collana a puntate edita da La Ostia - Registrazioni Artigianali che si intitolerà FARE MUSICA SEMPLICE.
Questa prima lezione ha come tema costruirsi una canzone con due note. Non è che son proprio solo due note, son due accordi e qualche trillo. Voi sospendete l'incredulità e credeteci!
Buona visione

venerdì 18 settembre 2009

La posta di Felix Lalù #3: Kabul caput mundi

Mi scrive Marisa (riguardo questo), che mi vuole bene nonostante dica male della chiesa e dei preti. Scrive:

muratore, soldato: hai ragione su tutta la linea. è vero.

solo io rendo onore ai militari perchè li conosco bene. passano nel mio ufficio loro, con le loro mogli a prender casa e poi partono per le missioni e incontro le mogli per strada e mi fermano e che mi dicono della nostalgia e tutto. insomma conosco un po' il loro mondo. ho amici che erano a nassiria. così. adesso ho amici in libano e amici a kabul.

e conosco pure quello dei muratori a dire il vero che le case le costruiscono, e io sono spesso sui cantieri e mi sgridano se non ho su le scarpe adatte. non so. in effetti tutti i lavori hanno una missione. ma non so felix, quando uno decide di fare il muratore non ha un'alta probabilità di morire invece quando uno fa il militare mette a disposizione tutto con coraggio. e va all'estero con la bandiera del mio paese e rappresenta un po' anche me. e degli stronzi lo fanno saltare in aria. perchè era voluta quell'azione. signoreiddio sono egoista, muore un soldato penso a me.

ma la morte è morte e l'onore si deve a tutti, che è gran difficile per noi distribuirlo con criterio, perchè non leggiamo i cuori della gente. che storie, proprio. cazzarola.

cheppoi hai ragione la vita è vita e l'onore si deve a tutti, che da morti l'è forsi tardi.
che storia, proprio cazzarola.

Cara Marisa
parto dal presupposto che anch'io li piango e cordoglio mogli e figli e ringgrazio di avere un padre che fa il macellaio, perché non sono un pezzo di ghiaccio nè uno stronzo. Ovvio che li piangerei di più se fossero miei parenti o amici o conoscenti o rockstar, ma li piango. Senza lagrime, senza pensarci troppo, ma il mio dovere di cittadino lo faccio volentieri. Poi magari stasera mi ubriaco, ma ho sempre la scusa che è per dimenticare.
La questione è la seguente: anch'io ho amici militari (non è vero, ma mettiamo che ce l'ho. Anzi no, l'unico che conoscoo che fa missioni di pace mi sta pure sul cazzo, vabbè). Anche a me farebbero comodo quei mila euro che ti danno per farlo. Lavoro due anni e mi sistemo per altri dieci. Son lì per il mutuo, per la famiglia e per i figli da mandare a scuola fino a trent'anni anche loro, esattameente come i nostri nonni in Merica o i rumeni che raccolgono le mele in Val di Non o i magrebini che riempiono le concerie schife del vicentino. Stessa situazione, via da casa, dove non ti vogliono (certo qui non ti sparano ma le condizioni di lavoro non son certo salubri), mogli a casa che pregano, figli che crescono senza padri. Sempre che tornino. Sennò chi glielo fa fare a uno di andare dove c'è la guerra? Se lo facessero per piacere allora non servirebbe neanche piangerli.
Solo che dietro alla loro missione con fucile c'è la difesa della patria. Ora non voglio fare il saputello ma ci son libri di strategia militare, scritti da uomini (ce ne son di spassosi, Von Klausewitz, Sun Tzu, sociologi scaldapoltrone). In questi libri sulla guerra dove quelli che fanno la guerra spiegano la guerra e dicono che la guerra è brutta e si muore e che la guerra altro non è che la continuazione dell'economia di uno stato con altri mezzi, che se ti attaccano è per quella bandierina che dice da che parte stai. Come mai in Afganistan ci sono 49 stati? Molto semplice. Tutti vogliono il petrolio e anche il gas che passa di lì dalla Siberia (sennò Rambo che ci andava a fare? A salvare Troutman? Ma ci faccia il piacere). E fanno bene, a preservare il nostro futuro patrimonio energetico, sennò come andiamo al cinema a vedere Videocracy? A piedi? Come ci scaldiamo le case di riposo delle nostre nonne che hanno più freddo di noi perché non gli circola più il sangue? Con la termocoperta? Insomma il tricolore lì non è tanto diverso dal marchio Chiquita in Tanzania ma questo è un altro discorso.
Poi farò la figura del pacifista a tutti i costi, che non sono, che a me John McLane mi piace più di Woody Allen. E pure del cinico che ride i morti. Ieri sera c'era pure il fil su Nassirya, con Raul Bova che gli piace un bocia iracheno perché gli ricorda il suo morto e sto bocia in cambio gli fotografa tutta la base. Con un'altro che si fa la soldatessa mericana nel container della croce rossa. E tutti evvai! come allo stadio. Poi il cinico e poco rispetto sono io.
La questione è che le lagrime ti si offuscano gli occhi e non vedi bene a quello che succede intorno al gran galà delle bare fashion tricolori. A me piace pensare di guardarlo, sto mondo zozzo infame dove ti sparano per il riscaldamento delle case di riposo. Anche con le lagrime indosso.

Malta fina, il mio dovere

Non serve a un cazzo avere rispettto per i morti se non lo si ha per i vivi. Un parà morto è un eroe perchè muore facendo il suo dovere. Siamo una repubblica basata sul lavoro e niente si fa poer la gloria. Se uno muore mentre difende la patria pagante è un eroe. Mettiamo anche che è giusto.
Ma se io sono un muratore e faccio su malta dalla mattina alla sera e devo farlo bene perché ho la responsabilità dei muri di una casa che poi ci vive la gente. E' il mio dovere. Metti che cado da un pontile, mentre faccio il mio dovere. Certo non sono un eroe. Tutttalpiù un coglione. Mi sentirei giusto un po' discriminato, se non fosssi morto.

giovedì 17 settembre 2009

La Cripta è sempre al lavoro, sono io che son via

Tornare dalle montagne alla città è (sempre) trauma. Gente, macchine, bar che chiudono presto, questa è la città. L'unica mia cura è la Cripta. La Cripta è come ill cancro, lavora anche quando stai bene e al momento giusto, quando sei un po' giù, traaaack, con ovvio doppio senso tra l'onomatopea e la canzone sul disco (te le devo pure spiegare, discreto pubblico).
Succede che mentre mancavo i mie heroi hanno continuato a produrre, senza permessi, senza ferie, senza tredicesima, tirando fuori da sotto l'impermeabile una quantità non moderata di new shit. L'estate fuori scalda? Chissenefotte, la Cripta è scura come la vita, cammina sempre sulle foglie dell'autunno del mondo. Ora è un peccato dover dire tutto in un post ma selavì.

Intanto c'è una grande novità, o un grande ritorno. Ecco a voi Nello, il nuovovecchio membro della Cripta, semitrentino di disgraziata fede doriana. Clima sommesso, una canzone proprio per tu che a cantare in gradinata non sei stato mai.

La Cripta Crew (Zincu&Nello) - Sabbia senza oracoli


Poi di nuovo Masta col pezzo sulla notte. Tipo Jovanotti che cantava Gente della notte ma senza Cecchetto.

La Cripta Crew (Zincu&Masta) - Buonanotte (trauma d'argento)


E poi la sorpresona. Questa l'abbiamo registrata in primavera e io m'ero pure dimenticato. Era il tempo che avevo fatto Quattro ever ed ero preson con I love you baby. Sembra disagio ma parla della gioia, davvero.

La Cripta Crew (Zincu&Masta) feat. Felix Lalù - Spasmo


In più, io che ho acccesso so che altri canederli densi di speck e lame dalmine bollono in pentola. Aspettate sorseggiando il vostro triste tamarindo MDMA.

lunedì 14 settembre 2009

Non è a farsi le seghe che si perde la vista

Esistono di luoghi che sono notoriamente pieni di figa. Non sto parlando delle ville dei papponi. Parlo del nostro livello, dei figli della crisi. Son le biblioteche e le librerie. Non chiedete perché ma è così. E' con questo spirito che ieri ho lasciato il suolo autonomista per calare al Festivaletteratura di Mantova, per contemplare questo immenso gineceo a cielo aperto (se hai pensato pelo invece di cielo vuol dire che sei avanti o non stai più nelle braghe). Non perché mi piacciano le donne, solo perché Silvio sarebbe fero di me come i-taliano. A Rovereto c'era anche la festa degl alpini con la sua aura carnevalesca e viziosa che mi attirava come la sirena tricolore di Ulisse ma scendevo per lavoro e ho pure un'etica professionale da difendere. Comunque è inutile star lì a girarci intorno. Niente da fare ma manco da vedere. Il Festivaletteratura è così una palla da froci che son contento di aver smesso di leggere. Che mondo tristezza, così poco vizioso e rock.

venerdì 11 settembre 2009

Ingegno italico

C'è sta teoria straabusata dei sei gradi di separazione. Che ovunque tu sia ci sono cinque persone che separano te da un'altra persona a caso nel mondo (es: io>mio cugino di AN>>Gianni Alemanno>>>Giorgio Almirante>>>>Mussolini>>>>>Hitler, piacere, piacere mio Mein Fuhrer). Han fatto anche un flm merda con Will Smith. Lo dico così, tanto per evitarlo.
Cosa accomuna i Bastard a Silvio Berlusconi? Il collegamento è presto fatto: Silvio Berlusconi>Alcide Degasperi>>Valsugana>>>The Bastard Sons of Dioniso. In realtà potevano essere tre, i passaggi, se considderiamo che la Ventura conosce Berlusconi, ma la storia che Silvio ha superato Alcide Degasperi come numero di giorni al governo è grossa. Non che mi freghi di Alcide, era democristiano pure lui, ma questi giochi a chi cel'ha più lungo fanno vendere molte più copie del blog (discreto lettore, se non stai pagando per leggerlo sappi che ledi la mia professionalità e aumenti la ia crisi). Ma la questione è sempre un'altra. Cosa accomuna i Bastard a Silvio? Ma l'ingegno italico, la capacità di usare i pochi mezzi per far sempre quello che si vuole. Che se devi stare in uno show che almeno sia divertente. Che l'arte non è solo qelllo che ti chiedono (suonare/governare). E poi che mettendo cose in bocca alla gente si hanno risultati strabilianti.
Niente, lasciamo perdere, è inutile arrampicarsi sugli specchi per spiegare. Sti due son i video più divertenti che ho visto in questi giorni, nientecchiù.
Assieme a quello della tipa che suona il kazù con la figa.



giovedì 10 settembre 2009

Trento stays in Trento

Claudio Pilloni è uno che conosco dai tempi della scuola. Quando ero un piccolo punk lui suonava già, ed era ore, giorni, mesi più avanti di noi smarzoni. Grande tecnica, serietà sbarazzina, presenza scenica. Cantava nei Quasar prima e poi nei Tryaxis, ma il progetto non è mai decollato come volevano. Cantava e suonava nei Catoblepa, un gruppo cover della madonna. Non i soliti marchettari che suonano col palo in culo come se fosssero in un unduetrestella in cui stella non arriva mai. Gente che si fa tre ore di rock pop dance e quant'altro con canzoni attaccate da generazione iPod col sudore vero, quello salato (vedasi qui). In sintesi l'unica cover band che abbia mai apprezzato. E a me i gruppi cover non mi piacciono perché a casa ho già i cd.
Quando ho saputo che Claudio avrebbe/aveva (le notizie volano al mondo, soprattutto quelle colte da segretezza) partecipato ai provini di X-Factor ho avuto un salto al cuore, come Little Toni, eheh. Perché lui è uno che XFactor se lo merita. Ha una voce della madonna, una personalità cangiante e tutto quello che ci vuole per fare il cantante a quei livelli lì.
Ieri la triste notizia che non ce ll'ha fatta. Non me ne voglia Claudio, io glielo auguro, con tutto il mio cuore matto. Ma un'altra stagione di trentinità televisiva (tipo questa) sarebbe stato troppo, superipertroppo.



Die little die!

Siamo alla frutta. Eravamo alla frutta anche ieri ma oggi di più. Non che la sostanza cambi molto ma tanto vale. Succede che Danacol, uno di quei yoguri più slavati e costosi scelga per promuoversi la via della prevenzione al colesterolo. E cosa fa il colesterolo? Fa venire gli infarti. Ai vecchi, che hanno un cuore matto ballerino. Cosa c'è di meglio per promuovere un prodotto contro l'infarto di uno che ha scritto una canzone che si chiama Cuore matto? Metti poi che questo abbia anche avuto un infarto, se l'è anche chiamato. Che strana congiunzione astrale. Poi uno dice che tutti i mali vengono per nuocere. Ma cambiamo scenario. Metti che Little Toni muore di un altro infarto tra qualche giorno. Danacol viene ritirato dai supermercati. Per la Danone una gran perdita. Per la musica un lauto guadagno.

mercoledì 9 settembre 2009

E' morto anche Mike

Prima Michael Jackson, poi il Kennedy che aveva ucciso una donna, oraMike Bongiorno.
Tutta questa gente che muore non fa altro che dare ragione a Keith Richards.
Dovremmo trarne degli insegnamenti morali.

lunedì 7 settembre 2009

Mom, what is gangbangers?

Josh Homme e Damon Albarn son due che gli piace più far cose che far i fighetti. E' gente che va mescola mette mani e non (si) stanca mai. Se in uno dei miei sogni si incontrassero e dicesssero ti tuei manz fante doi sonade ensema? (traducibile con hey man, let's play togetha) e poi si chiudessero in una baita nel periodo dei funghetti e facessero un disco io me lo immagino come quello dei The Squirties, Gangbangers from Planet X? Mi diranno, tu scomodi nomi di lustro. Io che di musica so poco e ancora peggio non so parlare (sempre per la storia di Frank Zappa che diceva che.) scomodo chi voglio. Un variegato di chitarrine vestite da chitarroni e viceversa, coretti lollipop e una certa dose di imprevedibilità da karate ubriaco hanno portato 'sto cd nella hit parade dello scenografo della mia vita. Il più valido complemento alla vita sessuale del genere umano in questi tempi crisici. Anche se Silvio dice che è finita. Che sia vero o blandamente vero non ha importanza. L'unica soluzione è (sempre) alzare il volume.

domenica 6 settembre 2009

Livin in de monti

Vivere in montagna è fico perché puoi pisciare appena davanti casa e non sei incivile, anzi risparmi acqua di scarico che è spreco. Certo puoi farlo anche in città ma né i giardini stitici né muri sono abbastanza assorbenti per accogliere la piscia di tutte genti.
Poi ci sono altre cose che puoi fare. Ad esempio vedere le stelle. In realtà a San Lorenzo c’ho provato, ma ho visto solo aerei, che non valgono per i desideri. Ma le stelle, quelle normali c’erano.

Un’altra cosa fica è la passeggiata della mattina. Si parte da La Chasa, la casa che ha costruito il nonno di mia nonna prima di scappare in America con sua cognata per più tornar. Salgo il sentiero. Un pezzo è così ripido che anche uno col fiato buono arriva su senza, ma poi finisce. Alla Bancheta (la ch è quella dell’Ich tedesco) prendo la strada a sinistra. Lì ripiana, fa su e giù. Poi arrivo al Rio Valorz. Ingurgito bocconate di aria bagnata che scende dal rio. Una volta ci portaavano i boci con l’enfisema, o con la pertosse, che l’aria è buona. Poi mollo le ciavatte e metto i piedi nel rio. Più di trenta secondi è già dolore, ma quando esci qualunque ambiente ti sembra Tanzania. Proseguo scalzo per un altro pezzo di sentiero saliscendo. Ho imparato che se cammini scalzo non è che puoi star lì a camminare in punta di piedi per stare attento ai sassi, tanto ci sono e son tutti tuoi. Tanto vale appoggiare tutta la pianta e far capire al mondo che i sassi ti fanno un baffo. Monto sul muretto di sassi a secco, ormai coperto di muschio. Sull’altro versante c’è il sole che spunta tra le montagne. Faccio una specie di saluto al sole, me ne bevo un po’ tirando le braccia su e giù e sgranchiendomi le dita. Se facessi il vero saluto al sole dovrei molleggiarmi sulle gambe, posare le mani sull’addome per far salire l’energia e poi sentirla salire e poi salita alzare le braccia al cielo in comunione col basso e con l’alto. Il mio, più che buongiornocomeva?dormitobene?chebellagiornataogginontrova? è più un ciao, ecco. Torno indietro sempre scalzo, riinforco le ciavatte, faccio qualche altro altro respiro proforma e torno indietro. Alla Banchetta la nonna mi ha preparato rami da trascinare a casa, che scendere dal mont senza legna è peccato.

Se fossi un magnamusli direi che sta passeggiata mattutina risveglia l’uomo che è in te e ti ricollega colla natura. Aria dal rio uguale elemento aria. Piedi nel rio uguale elemento acqua. Saliscendi scalzo uguale elemento terra. Saluto al sole uguale elemento fuoco. Riprendere contatto con tutti gli elementi ridona equilibrio, rinfranca il corpo e lo spirito blablabla. È solo un giro di mattina per ripigliarsi. Niente più, sempre meglio che una corsa nei gas di scarico.

Ecco, non è che Trento sia città, ma la montagna è altra cosa.
Tanto mo' torno.

venerdì 4 settembre 2009

Braciolata Zum Zum²

Mi scrive un amico giornalista che scrive sul noto quotidiano provinciale segnalandomi questo link. A TrentoBlog dicono che è arrivata la seguente mail da braciolatazumzum@gmail.com e intitolata
Domenica 6 settembre // ZumZum² // FESTIVAL ACUSTICO ISTANTANEO

Domenica 6 settembre // ore 12.00
Località Campel (sopra Villamontagna e Cognola) Trento
BRRRACIOLATA ZUM ZUM
Festival Acustico Istantaneo
Tutti i suonatori sono benvenuti } tutti i generi
Sono ammessi tutti gli strumenti anche a pile. C'è solo un limite per i bonghi, che non devono superare il 20% degli strumenti in ballo::
L'appuntamento è Domenica 6 settembre alle 12.00 AM al Campel sopra Cognola (TN)
mappa
si può venire dunque in macchina/motorino/bici/a piedi e ci sono le griglie già predisposte per la carne/verdura
BYOB bring your own beer
BYOB bring your own braciole
BYOB bring your own Bàlon
La braciolata acustica è totalmente e volutamente senza organizzazione. Gli sperperi e le polemiche sull'organizzazione di eventi culturali qui cascano male!
Costo Zero ed uso improprio di gmail = the real macchina organizzativa
Devi quindi portarti tutto
tieni bene a mente queste parole, perchè quando mi vedrai mentre mi spazzolo una puntina tutta bella unta messa in conza da 2 giorni
non sarò così comprensivo.

se piove..ciccia

[Questa casella di posta elettronica si autodistruggerà tra 90 secondi]
Braciolata Zum Zum
una Co-produzione
Mox Entertainment, YouCannot Be Serious!, Indietrotutta!, EuroSpurghi di Tamanini Felice, Miroslav Fagocevic Srl, La Ostia - Registrazioni ARtigianali, Provincia Autonoma di Trento, Assessorato alle politiche Giovanili, Assessorato alle politiche Agricole, Famiglia Cooperativa, Consorzio Piccoli Frutti Sant'Orsola, Rtt La Radio, Cassa Rurale di Trento e Rovereto, Apt di Terzolas, Cooperativa Consolida, Mandacarù, LIbreria Artigianelli, Cantine Ferrari, Circolo Fraglia Vela Riva, Pro Loco di Villamontagna, Unione degli Studenti, Cooperativa Sociale Samuele, Trentino Trasporti, Trentino Sviluppo, Trentino Spa, Viaggiare in Trentino, No Fun, Orchestra Haydn, Circolo Donne Rurali Mattarello, Funivie del Lagorai, SudTirol Freiheitlichen, Maso Cantanghel, Polisportiva Argentario, Ristorante Pizzeria Vesuvio.

Dice è opera tua questa?
Dico è roba di molti suppongo.
Dice ti consiglio di fare qualcosa per rimuovere quei nomi, un uccellino mi dice che qualche giornalista cattivo si sta muovendo sulla cosa...
Dico dovrei lamentarmi anch'io perche hanno citato La Ostia - Registrazioni Artigianali ma non ho tempo per queste cose
Dice giusto per avvisarti! Look out!
Dico oh, merci!

Bene, io non so chi siano questi giovani (perchè son sicuro che son giovani e non si rendono di quello che fanno, come quelli che uccidevano Gesù), ma se li becco! Come si permettono di usare nomi dei altri, gloriosi nomi della provincia messi insieme a gruppuscoli di sfigati. Ho anche sentito Tamanini Felice di EuroSpurghi e anche lui è d'accordo con me.
Per fortuna che c'è qualche giornalista che abbandona i fatti che interessano al pubblico bue (leggasi qui) e si impegnano invece per il rispetto del buon nome di chi ha buon nome, non per la notizia del giorno (a proposito, ma Belen e Corona si sono lasciati davvero???) ma per il bene dell'umanità, non per tirar su due lire a battuta ma per la sacra informazione.
Festa autoorganizzata un cazzo, questi sono dei sovversivi. Ho chiesto a MrGmail i nomi di costoro e sono sicuro che mi risponderà appena può (certo se fosse un dipendente provincialnazionale a quest'ora sarebbe già a casa ma sappiamo che MrGmail è in Merica quindi smonta alle 17PM).
Chiunque abbia organizzato sta roba, io gli faccio un culo così, e gli mangio sa sua own braciola.