mercoledì 12 settembre 2007

ciò che accadde a una, cantando in direzione di Juergen Klinsmann, la pantegana bionda

la partita è germania-romania. l'ultimo incontro è stato giusto prima dei mondiali. la romania vince 5-1 e la germania si caga in mano, ma non è di questo che voglio parlare. allo stadio di colonia la gente è contenta. escono le squadre. i giocatori escono in passerella, pettinati e pettoruti. si mettono uno di fianco all'altro. inno rumeno poi a ruota quello crucco. prima carrellata sulla squadra, poi sui giocatori che cantano, poi sul pubblico. negli schermi di tutto l'orbe germanico sfilano cantando i mezzibusti di un biondo teutonico, poi un prode fanciullo germanico, poi una donna capello lungo e occhiali da nerd anni80 che canta convinta. probabilmente incarna qualche ideale di patriottismo tedesco, sano come l'altro colesterolo. la regia si ingolfa compiaciuta di fronte a cotanta forza delle cosiddette musiche de noartri. dopo una decina di secondi di lei che canta gaudente l'inno, in pochi attimi succedono tutte cose: la sciagurata si vede nel megamaxischermo dello stadio di colonia, allora si protende verso la se stessa nello schermo tentando di salutarsi. . ma l'immagine dello schermo decide di punirla per essersi distratta dal sacro momento della canzonetta nazionale e si volta da un'altra parte con fare indifferente, e pure borioso, salutando qualcun altro in un'altra direzione. come fa chi vuole evitarti^. la sgarbatezza della lei riflessa la confonde, comincia a guardarsi intorno isterica ma non trova la telecamera, vorrebbe salutarla e salutarsi; approfittando dell'occasione potrebbe salutare cordialmente tutto l'orbe terraqueo tedesco. guarda in tutte le direzioni, contorcendosi con gli occhi il cielo. gira su se stessa fino perdere l'equilibrio, cade addosso a un tipo grasso con un panino grasso, che cappotta malamente (alla giuliano ferrara) su due in sedia a rotelle, questi si arrotolano su se stessi, sbattono i mezzi metallizzati. uno rotola per le scale, sbattendo la testa negli scalini di arancio numerati, sfiora una vecchietta con la bandiera della gernania disaegnata sulla gobba e si sfascia sulle transenne esanime. l'altra quattroruote invece fa una spirale strana e rimbalza sopra un bambino. penso che se ti raggiunge una sedia a rotelle impazzita non sia l'ideale portare l'apparecchio per i denti. anche lui lo pensa ma smette perché il sangue gli fiotta in ogni dove nei pressi della bocca, sporcandogli la candida maglia nazionale. il bambino ha la faccia cosí sfigurata che neanche la madre saprà più riconoscerlo. ma quando questo succede la telecamera sta già inquadrando qualcun altro. in realtà la scena finisce quando la tipa tenta di salutarsi (piú o meno al ^) ma mi sono lasciato prendere la mano.

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