Brevemente, secondo il multiforme e visionario artista e architetto Friedrichsreich Hundertwasser (di cui consiglio la gustosissima teoria dei cinque strati di pelle e l'apartheid delle finestre), ogni spazio rubato alla natura, civilizzato ma non utilizzato, deve esserle restituito. Nelle case di Hundertwasser non esistono linee rette, le piante escono dalle finestre, sui tetti ci sono alberi e giardini che rigogliono.
Pensavo che le cose da Hundertwasser accadessero solo a Vienna e dintorni, nella casa dell’ecoartista austriaco, o nei luoghi da lui progettati. Evidentemente mi sbagliavo. Nella sala da pranzo dell’ostello StayOkay di Maastricht c’è un albero. Anzi per meglio dire c’è il tronco di un albero. Questo tronco parte sotto il pavimento e sale in un buco nel soffitto. Non è niente di che a vedersi, gli hanno messo i tavoli intorno e potresti scambiarlo per una colonna. Se non fosse largo quasi un metro. Questo vuol dire che non l’hanno messo dopo, ma che gli hanno costruito la casa intorno. Questo vuol dire molto più sbattimento sia nella fase progettuale che in quella esecutiva. La differenza è che poi in sala da pranzo hai un albero che ti impala la casa e ti esce dal soffitto, una presenza reale. qualcosa che è più simile a te che a una colonna di cemento. Te lo vedi un muratore a fare la casa intorno a un albero?
Nessun commento:
Posta un commento