A volte la vita ti riserva strane cose. Ieri sera, dopo un concertino intimo al caffè Garzetti in cui ho testato il mio equilibrio in stato di ebbrezza su una sedia di plastica non progettata per la posizione eretta, il compare Fabbio mi chiama eccitato come un alvaro. C'è Igor Portolan al Pedavena. Lo raggiungiamo seduta stante, gli chiediamo umilmente un duetto e Igor accetta. Che emozione. Hai fat en cuer come en ciapùs (che tradotto suona come mi è venuto un cuore come un cavolo cappuccio, non so se rende ma cazzi vùa).
Quanto ho bramato un'inviata del tg4 che brandisce un gelato chiedendomi cosa prova in questo momento? come nella canzone de Il Teatro degli Orrori. Ovviamente avrei risposto un carroarmato di rock per teeeeeeeeeeeee, che ti faccia morire di musica e non di paura.
Tra l'altro Igor è stato molto cordiale e brillante, c'ha raccontato la genesi della canzone, di quando l'han fermato a Malpensa e i tutori dell'ordine gli han chiesto il documento di soggiorno con brusche maniere solo perchè era abbronzato (molto prima che Berlusconi sdoganasse l'espressione).
I più attenti sapranno immaginare la sua risposta.
Ladies and gentlemen,
very proud to present
(the original) Igor Portolan
feat. Fabbio da Genova
feat. La Piccola Orchestra Felix Lalù
Sono della Val di Non
live in Piazza Fiera
Trento
Trentino
Italia
mondo.
3 commenti:
un sogno che si avvera!
yeah
se vues veder l'igor vai al bar de qeta!
z.on
sono sconcertato dalla cosa...igor non beve e questo gli fà mooooolto male...
Posta un commento