martedì 10 novembre 2009

Pisciare in piedi è da trogloditi

Così dicono a Berlino. Sono andato a Berlino e ho visto Fight Club. Ho scoperto che Jim Carroll è morto quest'estate ma la sua morte è stata soffocata dal funerale di Mike Bongiorno. E' vissuto fin troppo, per i suoi vizi. Carroll, non Bongiorno. Sentito Architecture in Helsinky, Depeche Mode, Mogway, Johnny Cash, Knife. Letto Mr.Wiggles e La spacciatrice viola di Daniela Perissinotto. La casa della nonna, i clienti sfigati, l'ex che si fa le pippe col braccio dentro una mucca, l'ingegnere con l'alzeimer, la setta che muoiono due giorni dopo, il padre di uno se la fa in bagno mentre lei è strafatta, lei si innamora, la sgamano un po' si e un po' no. Il resto leggetevelo. Mangiato currywurst, chinesebox, tagine, hawayburger e tutte le schifezze buone possibili. I controllori non li fanno con la divisa. Prendono gente che sembra smarza. Punkabbestia, turchi, così non li sgami. A Est c'è il tram, a ovest la metro. Tanti baristi sono gay perché son più puliti e trattano meglio le persone. Per la prima volta nella mia vita sono entrato in un bar e uscivano le dolomiti sonore dei Kyuss. Neoangin è il gruppo di elettronica da cameretta di Jim Avignon, il mio artista vivente preferito. Il bloody mary fa cagare. Proprio tanto. Mi son perso il concerto di Neoangin, cazzo, per colpa di una cena amarcord e luculliana. Ho fatto bene. Ho visto dal vivo la ruota su sgabello di Duchamp. E' una ruota su uno sgabello. Una macchina enorme per raccogliere l'acqua piovana e poi dire questo è arte, una tipa che spacca i vetri delle macchine parcheggiate lì apposta, e le vecchie e i vigili le fanno ohyeah col dito, uno che urla fino a finire la voce, come se quelli che la vorano al mercato non lo facciano già tutti i giorni. E delle casse chiuse. Certe cose è meglio tenerle nascoste. I curatori dovrebbero tatuarselo sul monte di venere, dovrebbero. Poi se una roba si puo entrare a due a due invece che tutti insieme sembra più figa anche se è una cagata totale. A Milano dicono geniale per tutto. O forse è solo la Vale. C'abbiamo tutto da imparare, noi della montagna, c'abbiamo. Poi alla tele c'era uno che faceva le piroette su due ruote su un bobcat rosa con su il coniglietto di playboy. Faceva anche il bullo. Sull'aereo si mettevano l'amuchina. Solo per farci sentire in colpa e irresponsabili. La stesssa tipa dell'amuchina guardava male una coppia con un cucciolo di uomo che piangeva come se l'avesse lasciato la ragazza. Dovvremmo ringraziarli, i genitori dei boci che piangono sugli aerei. Almeno loro mandano avanti la specie che ci pagherà la pensione che non avremo. Infine, se il grado di civiltà di una città si misura dalla bellezza delle cartoline che trovi nei bar, Berlino sta morendo.
Ah sì, c'era anche la storia del muro. Ai figli che non avremo che chiederanno di questo evento (che poi ne faranno uno ogni dieci anni) potrò sempre dire che non ho visto un cazzo perché me ne sono battuto le balle.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ce ne siamo sbattuti le palle assieme. e ce la siamo forse per questo goduta al meglio

è stato un enorme piacere. torna(te) quando vuoi/puoi che mi casa es tu casa (anche perché se aspettiamo che torni giú io...)

liebe Grüße
il giuovine
(un fiantín commosso)