martedì 5 maggio 2020

Chi è il più grande conoscitore di musica trentina al mondo? E' un francese che vive in Inghilterra. Intervista al Capitan Wyzno, protagonista del video de I ME DIS CHE BEVI



Felix: Tu sei francese no? Di Dove? E vivi in Inghilterra. Cosa fai lì? Come ci sei arrivato?

Wyzno: Sono nato in Borgogna (Saône et Loire) nel 62, la mia cita si chiama Saint Vallier ed e attaccata a “Montceau les mines”, una cita miniere ed industriale, finché chiudesse tutto dal 1973 in poi. Li c’è la più grande miniera di carbone a cielo aperto d’Europa. La cita attuale è una rovina con industrie chiuse, negozi chiusi, bar chiusi alle 21.00. Chiamo il mio paese il buz del cul della Francia, fa sognare…

Sono sposato ad una vera soggetta della sua gloriosa maestà Elisabeth. L’ho incontrata sul Monte Bondone quando lei e venuta a farsi una vacanza nel 2004, nella settimana di Natale. Quando le cose si sono intensificate fra noi, abbiamo cercato di vivere assieme. Lei sognava di avere un garni e lavorarci dentro. C’è stato questo “Bed and Breakfast” da vendere a Lincoln. Ci abbiamo dato un’occhiata e l’abbiamo acquistato. Li ho proposto di occuparmi di tutto mentre lei andava a lavorare (Rappresentante di cibi surgelati per pubs, ristoranti, scuole) ho pulito i cessi da solo lì dentro per 8 anni essendo un “largo fac tottum” poi lei ha preso la pre pensione e adesso lavoriamo assieme nel Bed and breakfast.

 

F: Come fa un francese che vive in Inghilterra ad essere il maggiore esperto di musica trentina vivente? Come sei entrato in contatto con la musica trentina?

W: Già per primo sono un esperto in assolutamente niente… Il capitan Wyzno e stato creato nell’ondata mediatica che ha circondato la canzone “Mi resto En Bondon” fatta nel 2012. Ho ricevuto questa e-mail da una cara amica; Monica Tommasi che possiede, col suo marito, l’albergo Montana a Vason e che conosco da anni, con questo testo: “To! Senti un po’ qua” e il link della canzone sul tubo. Da lì, la scena locale mi appare nella colona destra di Youtube: Nibraforbe per primo, poi Pop_X, Alchimia, Bob and the Apple, Little finger e Camp Lion sono i primi gruppi di quale prendo conoscenza. Una scena locale esiste e la trovo entusiasmante. Scrivo per caso un “articolo recensione” su l’uscita di “Pangea” un EP dei Camp Lion, descrivano anche il loro primo album: “La teoria di Romero” L’articolo viene pubblicato, alla mia più grande sorpresa, sulla “home page” del loro sito Internet. Notizie mi arrivano da Bondoneri che il misterioso “Erick Le Wooz, rock critic da terza mano” sta facendo chiacchierare nei cerchi musicali underground Trentini. Da lì, la creazione della pagina facebook e stata un riflesso. Si poteva fare da dove ero in Inghilterra, basta rimanere connesso su internet da quel posto. Finalmente, trattare dell’argomento da San Michele a l’Adige, Garniga vecchia o da Lincoln UK non faceva differenza, anzi era meglio. Come in un sottomarino... ci sono, ma nessuno mi vede. Poi inizio a scrivere; senza veramente conoscere la lingua alla perfezione. Per darvi un’idea; non sapevo neanche cosa voleva dire la parola “recensione” quando ho iniziato a pubblicare miei articoli… Musicalmente non ero più esperto; “Fango” mi chiede un parere sul loro nuovo EP “Icarus” e non sapevo che esisteva un genere “Stoner” nel rock… Né che cosa definiva “Stoner” … Sono uno che si butta nelle cose per pura voglia: Un’idea mi passa per la testa? La devo portarla avanti, anche senza esperienza. Mi tuffo, è nella mia natura! Pubblico le miei prime recensioni sulla pagina facebook del Capitano; Bastard sons of Dioniso, Rebel Rootz, Francesco Camin, Maria Devigili, Felix Lalu...

 

F: Cosa ti ha spinto a volerne (sapere) di più?

W: Da lì, decido di andare a fare un giro verso TUTTI gruppi musicali Trentini, cosi, per curiosità. Pensando: “Cosa vuoi che ci sia? Ci deve essere una quarantina di gruppi, facciamo questo giretto, saremo di ritorno prima dell’aperitivo… come uno che imbocca “un sinter de drio de casa” con la voglia di sapere “ma dove porta questo sentiero?” e che salta da un incrocio a l’altro per percorrere in fine, distanze incredibili…  La cosa poteva anche finire dopo pochi mesi, spinto verso un altro hobby da un numero ridotto di formazioni musicali, o anche dalla noia rappresentata da composizioni di bassa qualità o di poco interesse. Nove anni dopo sono ancora qui, le composizioni sono di alta qualità, le band sono molto più numerose di quello che pensavo, le registrazioni sono di altissimo livello, ci sono personaggi singolari, la musica mi prende, i riffs mi fanno mimare la “Air guitar”, canto a squarcia gola le canzoni di Buldra mentre passo l’aspirapolvere, scopro altri gruppi attraverso quelli presenti, più ne conosco, più ce n’e sono, più ascolto, più mi piace. Possiedo almeno una traccia su più di 218 artisti, 3400 canzoni circa, per più di otto giorni completi di musica Trentina (202 ore mentre scrivo) e ho ancora 6 o7 CD da registrar nel computer.

F: Che periodo ricopre la tua collezione di musica trentina? Pensi che ti sia sfuggito qualcosa o potresti avere tutto tutto?

 

W: Ho iniziato nel 2012 a comprare un po’ di album in giro e ovviamente posso comprare il primo disco di un artista o un gruppo tutto novello, ma spesso compro il disco di un artista o un gruppo che è alla sua seconda o terza registrazione. In questo caso cerco di mettere la mano su le registrazioni precedente, questo in modo di sentire un’evoluzione nelle loro composizioni sentire una progressione. Per esempio ho scritto direttamente ai Supercanifradiciadespiaredosi chiedendo la discografia completa e aggiungendo un bonus ho chiesto se avevano registrazioni non pubblicate, un bootleg o qualcosa. Se non chiedi non ottieni… e così ho in archivio registrazioni che nessun altro possiede. Poi facendo ricerche su un sito come il loro, sono risalito fino a “The ficient” e “RSU” quindi ho scaricato anche quello che era a disposizione, stessa cosa per “Dadar” durante la scrittura della recensione il Capo centrale voleva sapere da dove sbucava questo personaggio che aveva fatto registrazioni per “Horrible Snack” di Arco e sono risalito verso “Sang”, “Left in ruin” e “Ghost”… Quando ho scoperto Pol Bertagnoli sono risalito a “Congegno”, “Inedya”, “Centromalessere”….  E via così.

Questo e il meccanismo che mi permette di risalire un po’ nel tempo. Sono un po’ metodico… quindi la più vecchia registrazione che ho e del 1972 ed è L’Omet e El Notambulo di Carlo Piz… Ovviamente sono passato accanto tanta roba, mie risorse per comprare music sono limitate. Devo fare scelte certe volte. Felicemente c’è TANTA roba gratis….

 

F: Trovi tutto da solo o ti segnalano anche qualcosa?

 
W: Da solo la maggior parte del tempo e credo che può anche bastare cosi, perché ho un mestiere che mi prende tempo e sto mettendo un'altra attività professionale in piedi questo anno. Per darti un esempio ho scritto una recensione su Davide Prezzo e il suo album “Da che parte stai” e cercando su press kit, pagine facebook mi sono arrivati “V.edo”, “Nic Gong” e “Fan Chaabi” cosi di un colpo… e sono tutti gruppi che hanno un album fuori, stanno per tirarne fuori un altro e/o sono in fase di scritture e/o registrazione… Quindi le mie settimane avvenire sono già piene e non posso farne troppo, certe volte sono letteralmente sommerso. Durante l’estate scorso ho chiesto in giro se si parlava di un album recentemente uscito, visto che avevo un po’ di tempo davanti… ci sono state poche risposte.

Se posso lanciare un messaggio qua; vorrei dire che Facebook ha un modo strano di funzionare e anche se ho messo “mi piace” sulla vostra pagina e avete messo un “mi piace” sulla mia, non mi arriva sempre tutto quello che fatte. Andare su 130 pagine di gruppi attivi in Trentino e fastidioso e prende TROPPO tempo. Non esitare a passarmi le vostre notizie direttamente nei messaggi che così le vedo!

 

F: Le tue recensioni sono lunghe, immersive, molto dettagliate, piene di riferimenti. A mio avviso sono delle opere a sé stanti, per quanto derivate. Quanto ci metti a scriverne una?

 
W: Ci metto generalmente una settimana: la prima fase consiste ad ascoltare in loop l’album. Mi sono comprato un paio di cuffie stereo collegate al computer e appena comincio la giornata, calzo le cuffie e vado fare le pulizie nel mio garni… Il mio vero mestiere e “donna delle pulizie” … MASCHIO PERO! Ho piatti da lavare, camere da spogliare, bagni da pulire, aspirapolvere, etc… quindi ascolto di continuo un album 20, 30 o 40 volte prima di avere idee su cosa scrivere. Poi mi sono completamente distaccato dalla Tivù, devo guardarla complessivamente due ore a settimana. Di sera, ricalzo le cuffie ascolto 1 traccia in loop e scrivo al computer. Provo di trattare due tracce o tre per serata ma accuratamente. Cerco di avere il massimo di informazioni da l’artista o il gruppo: I press kit sono un utensile prezioso per me, perché evitano una grossa parte delle ricerche anche se, se ne fanno sempre tanto. Mi è successo che dopo avere richiesto un press kit e informazioni a un gruppo (anche famoso) durante una settimana intera, mi sono sentito dire alla vigilia della pubblicazione: “Ma ti servono ste cose?” e non avere niente.

Ma le cose che richiedo prima di scrivere una recensione sono importante e vorrei spiegarvi perché. La prima cosa da capire e che parto quasi sempre da un download e questo mi posta delle difficolta: il mp3 e NUDO; non ho i “credits” dell’album. Tranne se pensate a scriverli sulla descrizione dell’album (su bandcamp), e non ho le parole delle canzoni tranne se pensate a scriverli nelle apposite caselle dell’album (su bandcamp). Anche se il mio livello in italiano può essere giudicato buono, ci sono sempre passaggi nel vostro canto che mi fanno esclamare: “Eeeeeh????” Vedete che compilare tutti spazi di bandcamp ha anche la sua utilità: Serve al Capo centrale, per dire dove e stato registrato l’album, quali sono i musicisti invitati per la registrazione, quali sono gli autori e compositori della traccia. Tutto questo per potere mettere in luce anche chi vi circonda, perché sono “Taggati” sulla copertina dell’album per il tempo che la recensione rimane in cima pagina, con un link verso quelli che hanno una pagina facebook. Questo aiuta alla condivisione della recensione e permette di incrementare il numero di persone raggiunte. In questo numero ci saranno più persone che leggeranno la recensione, e quindi più persone suscettibili di COMPRARE l’album. Il VOSTRO album.

Il press kit, se esiste, e se è fatto bene comporta dei links verso vostri collaboratori, siti di download, evita semplicemente le lunghe ricerche. E un utensile fondamentale. Non dimenticare che miei contributi sono benevoli, quindi tutto quello che facilita la scrittura, evita di trasformare un hobby piacevole, in lavoro pesante e non retribuito, è benvenuto.

Certe volte scrivere una recensione pre-uscita mi è utile nella gestione del mio tempo. Perché una volta fatta, largamente in anticipo, mi posso concentrare su altre uscite che mi arrivano. Ringrazio qui, chi mi ha mandato del materiale, in anticipo, (Supercani) con fiducia di confidenzialità, e chi ha programmato con me, certe pubblicazioni (Zeroids, Francesco Camin) il giorno di uscita o in anteprima. Questo per me e un privilegio molto apprezzato.

Quindi scrivo una recensione a settimana. Viene pubblicata il sabato intorno a mezzo giorno, e viene tolta quando arriva la successiva. Ci sono felicemente delle settimane vuote…Aaaaaah….

 

F: Quante ne scrivi l’anno? Quante ne hai scritte in tutto in questi anni?


W: Quando ho iniziato ne pubblicavo 4 a l’anno…. Era abbastanza per il mio Italiano penoso scritto come “na vacca spagnola ‘nbriagha” poi le cose si sono intensificate sono passato a 10 e pian pianino superato 38 a l’anno recentemente… Vorrei darci una calmata ma questo inizio anno parte ancora forte. Tutte le recensioni sono raccolte una dietro l’altra e si seguono come i capitoli di un libro, su un sito creato verso 2014/2015. Sono oggi oltre il 129imo capitolo. “Ventimila leghe sotto la musica Trentina” sta diventando un libro.... scritto male.... http://capitanwyzno.simplesite.com/

 

F: Dici che i tuoi "contributi sono benevoli". Si può dire che più che un semplice recensore della musica trentina, ne sei più una via di mezzo tra un appassionato ammiratore (al limite dello stalker) e un biografo surrealista (al limite dello psichedelico)?

W: Ah ah ah stalker… E un modo di rimanere in contatto con il Bondone, Trento, e il Trentino. Per me, un legame deve esistere, devo sempre avere la testa fra le montagne, ovunque sono. A dire la verità certe volte mi sto chiedendo come uscire dell’impulso originale, ma qualcosa mi spinge a proseguire perché piano, piano il numero di passaggi sulla pagina cresce. Poi ho ritorni su quello che faccio che mi tira un po’ su il morale. Non sono l’unico in questo caso! Abbiamo Giusy Elle con quale scambio tantissimo che ha una pagina “Electric duo project” che parla di Duo batteria e chitarra o basso anche lei fa le stesse cose per passione e deve avere punti alti e punti bassi. Martina Tosi con Band I’Underground Trentine fa la stessa cosa, non sono un caso isolato. Sono un caso esotico! Il mio scopo non è di recensire come gli altri lo fanno, ma di presentare quello che ascolto al meglio, per spingere chi legge, ad almeno dare un ascolto attraverso tutti canali gratuiti di streaming che esistono oggi, e per dare al più grande numero, la voglia di comprare l’album o di recarsi a un concerto. Preferisco non scrivere se la musica non mi piace… Ho già un po’ “graffiato” nel passato, non estimo che sia veramente il mio ruolo. Quello che è il mio scopo e invece di portare il pubblico Trentino a guardare gli artisti locali con più interesse. Oggi miei idoli musicali sono vostri vicini di casa, sono del vostro villaggio, suonano nel bar a pochi metri di casa vostra. Fanno album, registrano in studio e non hanno niente da invidiare a chi sta in classifica. Anzi, sono molto più interessanti. E questo, molti Trentini non ne hanno la più pallida idea.



F: Com'è nata l'idea del WyznoScafo? DI ambientare tutto in un sommergibile?


W: Subito da l’inizio! La mia posizione qui in Inghilterra mi dava questo aspetto rimosso: ci sono ma nessuno mi vede… poi avevo sentito questa espressione nei film di polizia Americana “siamo in sottomarino” per significare operazioni di polizia, ma segrete, staccate dal commando. Poi o fatto 5 anni di marina militare avevo un “back ground” ma ero su navi di superficie.

F: Gli scambi di battute nella sala dei comandi tra il capitano e Jenkins sono una via di mezzo tra una sitcom e uno scambio di battute tra nerd espertissimi in musica trentina. Il capitano e Jenkins che ruoli hanno? Vanno d'accordo tra di loro?

W: Ci sono più di un personaggio nel Wyznoscafo! Non potevo rimanere da solo nella mia latina di ferro. Potevo avventurarmi in questo progetto, come nei film in bianco e nero della mia gioventù o meglio nei classici del genere: “Run silent, run deep”, “The enemy bellow”, “We dive at dawn”, “Caccia ad ottobre rosso”, ma anche fumetti come Dylan Dog… La pentola era sul fuoco e aperta, potevo metterci gli ingredienti che volevo… Dovevo scambiare, interferire, con altri membri di un equipaggio, creati secondo le necessita di un capitolo e per creare un quadro più vivace in quale evolvere: Il secondo mi assista nelle manovre, Il capo centrale raccoglie dati ed è il responsabile dell’archivio del Wyznoscafo, Jones e l’operatore Sonar tirato di “Caccia ad ottobre rosso”, Jenkins e il capro espiatorio del bordo e interviene sempre in un modo stupido, è inspirato dal personaggio omonimo in Dylan Dog, poi se mi viene qualcosa di stupido da dire lo faccio dire da lui… conservo la mia reputazione immacolata. L’ammiraglio Martina Tosi rappresenta sé stessa e proviene dalla rivista on line “Band underground Trentine”, l’ammiraglio Giusy Elle proviene dal sito “Electric duo project”. L’ultimo arrivato nella serie il cuoco “Seven Seagul” estratto da “Trappola in alto mare”, visto che il cuoco di “Caccia ad Ottobre Rosso” “Loginov” aveva un ruolo antipatico. I cuochi contano in alto mare… Dovevo averne uno anch’io.  Tutto questo quadro, in quale evolvere durante un racconto, una recensione, crea qualcosa di originale e unico. A fare recensione per fare recensione non mi andava bene, mancava di originalità, poi c’è ne sono altri 1000 a fare recensione da amatore o professionalmente. Perché seguire la stessa strada? Per uscire dal branco, era meglio raccontare avventure estravagante e sopra tutto senza dare il voto finale, come se fossimo ancora a scuola. No! Poi nel mondo in quale il pollice selvatico deve essere accontentato in meno di 8 secondi prima di passare a qualcos’altro, non posso veramente conquistare a prima vista, con recensioni che si leggono in 10 o 12 minuti. Ho sempre preferito essere a contro corrente. Scrivere avventure irrazionali era più divertente.

F: Dopo l'uscita del suo disco "Sine", Luciano Forlese mi scrive per capire chi sia questo Capitan Wyzno che l'ha inserito nei candidati come disco trentino dell'anno. Suppongo che la sua perplessità fosse data dalla scoperta dell'esistenza di un premio per la musica trentina e dal fatto di non saperne nulla. Io gli ho risposto una roba tipo "Vai tranqui zio, è un folle francese che vive in Inghilterra e ascolta (solo) musica trentina". Lui sembrava tanto stupito dalla nomination e anche (segretamente) lusingato e l'ha condiviso sul suo canale. Ci sono artisti che, nonostante il tuo genuino interesse verso la loro musica, non risponde alle tue richieste di materiale?


W: Il TMA e partito si uno scherzo totale ma con lo scopo di mettere luce su certi artisti, in modo di provocare vendite supplementare durante il periodo delle feste, che è sempre un sostegno per gruppi e artisti. Dovrei rispondere in due tempi: L’arrivo di Luciano nelle nominazioni (come quella di Davide Prezzo, del resto, che non abbiamo potuto includere perché il disco era del 2018) arriva a qualche giorno del voto finale. Era la suggestione di uno dei membri della giuria. Devo significare qui che inizio a scambiare con i 5 altri membri della giuria da AGOSTO chiedendoli di suggerire un’entrata o due per categoria, perché nei primi 8 mesi dell’anno certi album, o single, o video, dovrebbero avere colpito questi professionisti del settore… Devo dire che è arrivato inizio novembre e pochi si sono mossi. Visto l’emergenza della situazione faccio in fretta una larga lista di suggestioni pregandoli di scegliere per semplificare le cose, e a l’ultimo momento arrivano questi due artisti di qualità. (di quale ho appena pubblicato una recensione)

Questo anno il TMA e arrivato troppo presto nell’anno perché dovevo passare in Trentino a inizio dicembre e volevo avere il TMA 2019 concluso per non correre troppo durante le feste. Ma penso che sposteremo i prossimi TMA a gennaio per veramente rappresentare un anno intero e seguire il parere dei membri della giuria.

È stato una buona idea di aggiungere una giuria. Ha anche lo scopo di dire agli artisti; guardate che esistono altri editorialisti professionali o amatoriali, che possono parlare della vostra musica e anche suonarla sui loro canali.

Per la seconda parte della risposta; scopro artisti e artisti mi scoprono. Sono a qualche anni luce di essere una referenza o un’istituzione, come vedi. C’è stato solo un gruppo che non ha risposto alle mie domande di materiale, magari perché sono già ad un livello alto. In materiale intendo solo dati, credits e parole. Compro sempre la musica in download. E il mio modo di conservare la mia indipendenza e di rimanere rispettoso del lavoro artistico: Pago!

Generalmente artisti sono sorpresi ma contenti di avere qualcuno che parla del loro disco anche in cerchi modesti come il mio. I “Diaolokan” per esempio mi hanno detto che ero l’unico ad avere scritto una recensione su “Ratnemarcas” felicemente a gennaio 2020 ne hanno un'altra!

 

F: Io personalmente non credo molto nei premi nella musica (per quanto sia lusinghiero riceverli), ma i Trentin' Music Awards sono un evento interessante, naif, esilarante (anche se penso che per renderli più fruibili dovresti stringere un po’ i tempi o fare un po’ di editing). Com'è nata l'idea del premio? Come si è evoluta? Come funziona l'assegnazione dei premi? Come si esprimono i voti? Si basa sull'opinione personale o ci sono dei criteri La giuria è sempre la stessa?


W: L’idea nasce nel 2014 con la mia voglia di dire, a chi seguiva la pagina, quale era il mio riassunto dell’anno. A l’epoca era solo un post pubblicato a metà dicembre, sempre con questo spirito di provocare un’idea regalo prima di Natale. Una specie di bilancio annuale, anche. Poi scherzosamente coinvolgo la mia moglie per il primo video TMA che era una pantalonata comica più che altro, ma visto che ero in contato con altri attori nel settore della musica regionale (Balcony TV, Switch radio, Electric duo Project, Band underground Trentine) li ho chiesti se dopo l’uscita del primo TMA volevano creare una giuria e hanno tutti detto di sì! Quindi ho conservato queste 4 categorie, poi ho chiesto alla giuria; “Se siete colpiti da un album, una cover, un video durante l’anno scrivetemi che lo metto nelle preselezioni” Questa preselezione per me e aperta dal primo album o video che mi piace e creo una lista completamente aperta in quale arrivano 6 o 7 (o di più) suggestioni per tenere in memoria le uscite interessante dell’anno nelle 4 categorie. Come un promemoria in somma. Ogni suggestione deve essere accompagnata di un LINK, cosi gli altri membri possono vedere la copertina, il video o sentire la musica. Poi la giuria ne seleziona 4, poi le metto su un tabellone Excel e ogni uno da 3 punti al suo preferito, 2 al secondo, 1 al terzo e niente al quarto. Lo fanno separatamente senza sapere cosa vota l’altro. Poi una volta i voti raccolti qua, faccio le somme e viene fuori un vincitore. Mando il tabellone dei voti totali a tutti membri della giuria: solo a questo momento possono CONTROLLARE che il loro voto e giusto e vedono cosa hanno votato i altri. Mi rimane solo da filmare il video che è abbastanza corto com’è, e che può rimanere con questo editing. Sarebbe essere un po’ pretensioso di gonfiarsi la testa con questo premio. La cosa può sicuramente evolvere o anche essere ripresa da RTTR, perché no? È fatta con più serio. Sarebbe una bella opportunità per gli artisti locali!

La giuria e sempre la stessa ma ogni uno può ritirarsi quando vuole (sono nominati su ogni video) è composta di Giusy Elle per l’Electric duo project, Martina Tosi per Band underground Trentine, Stefano Zanol di Balcony TV (credo che Balcony TV Trento non esiste più sfortunatamente) e Dario Turco di Switchradio.it. Questo anno ho chiesto a Fabio De Santi dell’Adige di aggiungersi e ha detto sì! Ho anche chiesto a due donne di far parte della giuria per equilibrare il numero di donne: Una di Upload e una di Radio Dolomiti, ma hanno declinato. Credo che mi hanno preso per pazzo e hanno ragione.

 

F: Capitan Wyzno nasce scritto su facebook, trova un luogo di catalogazione (o di accumulazione) delle immersioni sul tuo blog, per i premi ti sei avventurato sui video di facebook. Pensi che in futuro potresti ampiare la rete degli strumenti usati? Adesso vanno molto le reaction ma non so se si confanno al tuo modus operandi.


W: Naaa…. Credo di avere già abbastanza da fare cosi, magari se una radio o una tivù locale mi propone un lavoro retribuito su questo tema, mi trasferisco a Trento, dopo avere venduto il mio garni. Ho l’energia di fare cose e di consacrarci tempo, pero avrò due attività professionale nel 2020. Ci sono solo 24 ore in un giorno…

 
F: Ripsondi a una domanda che non ti ho fatto

W: Tutta questa bella originalità simpatica e bucolica si inserisce in un quadro molto più grande e molto più serio. C’è un vero pericolo culturale di vedere le scelte ridursi solo a quello che la tivù fai ingoiare a large udienze, stranamente sostenute, da radio network, sostenute al loro turno da giornali e riviste. Tutto focalizzato li. Un punto obbligatorio. I Talent stanno uccidendo le fondazioni del settore culturale. Solo dal naz, non me fido… faccio vedere un'altra direzione.
Nel 2016 ho avuto operai a casa per costruire un’estensione. Sul cantiere c’era una radio piena di graffi, macchie di pittura e di gesso. L’apparecchio stesso era più colorato di quello che ne usciva: Sembrava tutto insipido e quasi tutto uguale. Come questo “Taste enhancer” che ritroviamo dappertutto nel cibo industriale: sodio glutammato, ecco… Se n’e metti da per tutto; l’tasta tutto da sodio glutammato, no? Visibilmente interessa a qualcuno di fornirci un divertimento calibrato e soprattutto “usa e getta”. Del resto, Red Ronnie lo sostiene dal suo lato: Troppo famoso e di origine popolare potrebbe portare messaggi di sveglia alla popolazione. Basta guardarci intorno: negli anni 90 cerano al meno 4 negozi di dischi a Trento. Uno sotto le arcate di via Suffragio, uno via Manci di fronte alla Standa di una volta, Doc Records, via Carlo Esterle, e credo San Marco via San Pietro, e sicuramente altri un po’ più lontano dal centro. Cosa rimane oggi? Un solo negozio indipendente in tutto il Trentino si trova a Rovereto ed è Diapason. Questo, dal mio punto di vista, è allarmante! Solo internet ha fatto questi danni? Come mai andate a comprare musica a compagnie internazionali che non pagano neanche delle tasse in Italia e che fanno morire uno dietro l’altro piccoli negozi che pagano il loro dovuto? Come mai solo supermercati propongono musica a Trento? E questo l’uniformizzazione dei pensieri da scelte culturale ridotte e controllate? La cultura serve a non servire. L’underground di buon gusto deve svilupparsi e prendere il sopravento. Vorrei solo contribuire a questo movimento, perché parte dalla base... 


DOVE TROVI LE RECE DEL CAPITAN?
Lo leggi:
Su Facebook
Sul suo blog "Ventimila Leghe sotto la musica Trentina"
Su ArtNews (qui la rece di No Hablo Ladino)
Lo ascolti:
Su RockAbout Radio ("Dalle mie parti")

Qui un sunto




2 commenti:

N'Erick ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
N'Erick ha detto...

Grazie di cuore.
Ecco gente, se volete saver chi sono, cosa faccio e perché.... e tutto li! leggi!