venerdì 24 luglio 2009

Mi sol: la celebrazione dell'ignoranza pigra

Le coppie del varietà non sono male. Spesso sai già dove vanno a parare perché i tipi han sempre le parti preconfezionate ma son divertenti, se non sei snob o un intellettuale di sinistra. Da tempo mi son reso conto che tutte le mie canzoni fanno le stesse battute, tipo Ciccio e Franco o come si chiamano gli altri. In pratica son tutte la riproposizione dello schema MI-SOL.
Erano così le quattro del disco dei Piccolo Male Puro. Son così Poco Dio, Ora pro Felix, El Fret, Bella G, in parte La Sort, nonchè l'ultima Metal (I wanna take you for hire). Non che le note al mondo siano tante. Non che gli accostamenti di note siano un esponente del numero delle note, se ti piace la musica semplice e orecchiabile. Ma usarne solo due è proprio pigrizia. E' che son li: il mi è la prima corda libera, in pratica non puoi non toccarla. E il sol è lì vicino. Il fa fa troppo metal, il la è già troppo avanti e il si, quello è l'ingrediente principale delle canzoni popolari. Che anche loro son tutte uguali ma chissà come son sempre fighe.
Quindi inconsapevolmente uno col mi e il sol va sempre sul sicuro. E' ignoranza ma è anche come gira il mondo. E' come le copertine di Panorama con le tette. Le tette vanno sempre. Mi-sol è come le tette.
Uno, accorgendosi di questo sarebbe tentato di cambiare, di evitarli. Per dimostrare di essere artista capace di altro. Invece ho pensato che siamo pur sempre nel paese del catenaccio, che squadra che vince non si cambia e quindi era meglio farne un'altra. Anzi vi dirò di più: una canzone celebrativa. Detto fatto.
Si chiama Mi Sol ed è fatta solo di mi e sol, più qualche noticina qua e là. La puoi fare con due dita, così è ancora meno sbattimento. La dimostrazione che non serve sapere scale per far musica. Una roba stoner psichedelica con enormi strati di chitarra uno sopra l'altro. E' che sto frequentando troppo i Fango forse, eheh. E' che avere una sala prove nel nulla dove si può far casino fino alla notte fonda ha i suoi vantaggi per la sperimentazione rumoristica.
Il testo poi è un gioco di parole sul fatto che in dialetto mi sol vuol dire io da solo e sol vuol dire sia sole che solo. Mi accontento di poco:

Mi sol
Son ci sol col sol
Sì sol
Soni sol col sol

Robe intelligenti no? Mai stato un poeta. Alle due poi, finita la sbornia da canzone nuova sono andato a letto così contento che mi sono richiuso dentro la camera, con gita mattutina nelle ortiche compresa. Dio lai.

7 commenti:

rae ha detto...

viva l'intervallo di terza minore!

Felix Lalù ha detto...

terza minore??

Anonimo ha detto...

som en tipo ala bona...

selv.

Anonimo ha detto...

GRANDE FELIX!

bastian contreras ha detto...

grande Felice!

sempre detto l'ho, però diverso. io quando c'ho la chitarra fra le gambe e le braccia non riesco a suonare altro che Mi-La-Re. Per ore. Alla fine è come aver fatto yoga o aver ascoltato un disco niuèig. Oppure come rigirarsi le dita per lo stesso intervallo di tempo.

A settembre dell'anno scorso ne scrissi pur io.

zeta ha detto...

parte del nucleo del P.R.I. si sta accingendo a registrare "l'ultimo demone" prima canzone che comporrà l'antologia di SPORriver! te la mandan sta not se es amò en pè!

zeta ha detto...

ah, me desmentegiavi, a parte doi cianzon che le è en mi, le autre le è tute en re, quindi son ancia mi dei toi!