Bene signori, da ieri ho abbandonato l'afosa pianura (puah!) di Trento e mi sono ritirato in eremitaggio in Val di Rabbi. Eremitaggio sticazzi, visto che per i prossimi due mesi farò tre lavori contemporaneamente, più i concerti ovviamente. Me la godrò gran poco dunque, nel senso dei bagordi. Però posso suonare fino a ore tarde e nessuno mi scassa e ciò è buono.
Solo che devo imparare a dormire con la porta aperta. Stamattina mi alzo per fare il consueto giro nel bosco prima di colazione, solo che sono chiuso nella stanza. La maniglia gira a vuoto. Cazzo fare? Abbattere? La porta si apre veros di me, è difficile. Mi mutando ed esco dalla finestra. Il bello di una casa di montagna è che da una parte della casa una finestra al primo piano dà direttamente sul terreno. Il brutto di una casa in montagna è che intorno non c'ha il marciapiede e neanche il corrimano ma le ortiche. Diciamo che le braghe corte han fatto bene ai reumi del mio futuro. Fortuna che non sono uno di quegli infelici che chiudono la porta a chiave. Entro, quasi mi richiudo dentro e riesco.
Cosa ho imparato? Camera senza uscita indolore, praticamente insonorizzata dal rio. L'ideale per stupri, torture e sevizie. Se metto un annuncio su Famiglia Cristiana potrei avere la fila di preti fino a San Bernardo. E abbandono i tre lavori, sicuro.
Facile ironia? Certo, C'è di meglio? Sì, ma non è un problema mio.
Uahahahaha (risata satanica)
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