Poi dicono che qui la gente è più legata alla famiglia. Qui più che a Milano, a Milano più che a Stoccolma. Ad esempio la casa dove sto l'ha costruita il nonno di mia nonna con le sue mani. E non oso immaginare come hanno portato i sassi, nell'800. Non è il quadro col nonno vestito bene, non è la villa di famiglia che hanno costruito i manovali, è la casa che lui si è costruito in questo posto imbucato ed erto del mondo. Potrei anche non sentirlo, sto legame con la famiglia, ma lo vedo, lo tocco e lo mangio. Sì perché il nonno ha anche piantato una fila di ribes qui davanti casa. Che è maturo signori, questa è la notizia.
Allora ieri ho chiamato la Francesca, la moglie del Mario Barba e le ho chiesto la sua ricetta per il liquore al ribes che ho avuto la gioia di sorseggiare al suo desco. Eccola:
Ingredienti:
650 g di ribes
650 g di grappa
350 g di acqua
400 g di zucchero
un vaso di quelli che si chiudono ermeticamente.
Mettere i ribes e la grappa nel vaso e chiuderlo. Lasciarlo 4-5 giorni al sole, mescolandolo spesso.
Al quinto giorno preparare lo sciroppo: mettere lo zucchero in una pentola con l'acqua e far bollire. Mescolare. Quando fa il filo come il miele è pronto. Lasciare intiepidire.
Aggiungerlo alla roba che c'è nel vaso.
Metterlo al buio e al fresco. L'ideale è la cantina ma una credenza va bene.
"Poi lo devi dimenticare", ha aggiunto il Barba e tirarlo fuori solo a Natale.
1 commento:
Brao Felize, così me pias.
Mi l'altreri ciapà dala nostalgia, m'ho fat el siròp de sambuk (avresit mai dit che l'ghèra en amazzonia portà dale Ande?). Sabo liquor ale more, ma sgnapa miga.
Emproverò col trago de caña a veder che sbrodolamenti som bon de far. I miei ossequi e grazie dela riceta dela dòna del Barba.
Selvadec
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