venerdì 4 aprile 2008

Scuela de Nònes #2: Domande e risposte (ovvero delle particelle pò e no)

Eccoci di nuovo qui, o forestieri che hanno già capito come girerà il mondo e ansiosi di poter conversare con le genti anauni (che, per chi non lo sapesse, viene usato comem sinonimo di noneso, anche se la antica Anaunia colonizzata dai Romani comprendeva anche la Val di Sole). Ora che sapete il verbo essere potete anche arrangiarvi e inventarvi gli altri verbi, che questo non è un sussidiario.
Passiamo a un argomento certo più interessante:

Le domande (ovvero della particella )
Le domande normali sono come nel vile italico, basta tradurle in nòneso.
Quando invece la domanda ha particella interrogativa (chi, cosa, come, dove, quando, ecc) le cose cambiano.
Tali domande vanno sempre accompagnate dalla particella , posta dopo il verbo.

es:
Che fas pò?
Cosa fai?
N'do vas pò?
Dove vai?
Cando l'as crompà pò sto vin?
Quando hai comprato questo vino?
Da ci es pò ti?
Di chi sei? (ovvero di che famiglia sei?)
Come la sugiante su pò?
Come la asciughiamo? (ovvero cosa mangiamo per combattere gli effetti dell'ubriacatura?)

La genesi della particella è incerta.
Secondo l'ipotesi linguistica potrebbe essere un lascito della dominazione asburgica, terminata poco meno di un secolo fa, ovvero il crucco "Was machst du denn?" (che fas pò?).
Secondo l'ipotesi pragmatica, al contrario delle domande senza particella interrogativa (la cui risposta è , no, ecc), nelle quali il verbo è posto all'inizio e la sua azione è smorzata e addolcita dal resto della frase , le domande con particella interrogativa possono suonare, senza la particella, come affermazioni (quando non addirittura accuse) e ciò potrebbe ingenerare fraintendimenti. La particella fungerebbe da segnale linguistico (e sostitutivo dell'innalzamento dell'intonazione tipico delle domande) per una domanda la cui risposta non è un semplice sì, no, ecc.

Le risposte (ovvero della particella no)
Le risposte alle domande con particella sono come nel vile italico.
Le risposte positive alle domande senza particella sono come nel vile italico.
Le risposte negative alle domande senza particella invece necessitano di un accorgimento che, se tralasciato, potrebbe svelare la vostra non-nonesità, con le conseguenze che potete ben immaginare (indifferenza, emarginazione, tortura, mutilazione, morte).
Mentre il sì è singolo, in noneso il no è sempre doppio e ribadito alla fine della frase. No means no.
Infatti tali risposte, come anche le affermazioni negative non ingenerate da una domanda, vanno giustamente corredate dalla particella no.

es:
No sai no.
Non lo so.
T'al dit vergot? No'l m'a dit n'got no.
Ti ha detto qualcosa? Non mi ha detto niente.
No i'a tràt su stadomàn no.
Non hanno vomitato stamane.


Fate esercizi, che l'ora è vicina.

(foto cortesia di lis_lis)

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