
Per esempio anni fa ci trovavamo sul ciglio della strada tra la valdesol e la valdenon io e il mio compare roberto con la gomma della vespa bucata. Stavamo armeggiando quattordicenni con la ruota di scorta quando si ferma una macchina e ne scende mio zio, che viene lì, ci guarda e ci fa che ostia feu pò? ma porco dio ma no seu nancia boni de cambiar na goma no ostia?, per poi andarsene sollevato. Questo ci ha fatto capire che la cosa era alla nostra portata e ci ha spinto a maturare, dandoci la consapevolezza che un teenager figlio di papà non avrà mai, ovvero che non avrai mai bisogno di nessuno se saprai come cambiare la gomma di una vespa.
La quentità e il tono delle bestemmie possono quindi indicare una quantità di oggetti ed esprimere una varietà di emozioni molto utile all'eloquio. Ecco perché sono in molti ad seguire la regola aurea 'na parola e tréi blesteme, un canone poetico antico ma affascinante, che non tutti sanno praticare. Proprio come le palline nel brodo le bestemmie sottolineano le parti del importanti, tanto che il resto del discorso diventa superfluo. Mi piacerebbe avere un video con i discorsi di mio nonno, con solo le ostie e i porchidii, ma 'l Bepi no'l g'è pu no quindi mi devo accontentare dei surrogati americani.
Qui ci sono i bignami, le fucking short version di questi mùvis (ordinati secondo l'affetto), buona visione:
Il Grande Lebowski
Die Hard
Scarface
Le Iene
Pulp Fiction
Blow
The Snatch
American History X
Summer of Sam
Nessun commento:
Posta un commento