Gli strambi mi son sempre piaciuti. In ogni sport c'è il personaggio strambo ma bravo, o viceversa, i pagliacci che sono seri nel non prendersi sul serio e rischiano nel gioco per il piacere di farlo, e anche per banfarla un po'. Ma come diceva Popper Quando il banfone ne ha ben donde, non è arrogante il suo banfare. Mi riferisco a personaggi tipo Lucchetta, Rodman, Agassi, John "Jesus" Turturro nel Grande Lebowski, Huguita, e anche Valentino se vogliamo (perlomeno finché non l'hanno beccato con le mani nella marmellata, 120 milioni di euro evasi e una pacca sulle spalle).
Nello snooker il personaggio strambo che ha conquistato il mio cuor si chiama Ronnie (o meglio Ronald Antonio) O'Sullivan, inglese di madre italiana, uno dei migliori di sempre dicono, un animale in varie accezioni. Lo snooker è credo il più complesso e difficile gioco di biliardo che esista: si gioca uno alla volta, nel senso che quando uno gioca l'altro si svacca in poltrona, perchè questi se hanno la luna giusta possono fare anche tutte le palle di fila (e sono tante e devono essere fatte con una successione particolare: qui per esempio si può vedere il buon Ronnie fare il più veloce 147 della storia dello snooker). Son tipi taciturni, vestiti come bambini della prima comunione, camicia bianca, papillon nero e gilet, con retro rigorosamente improponibile. Quando ho scoperto questo gioco, mi è venuto in mente che me ne parlava il compare barnabi, che si perdeva le ore a guardarlo (una finale può durare anche 4 o 5 ore). L'ho chiamato e questa è stata più o meno la conversazione
oz: ai scomenzà a veder snooker
bar: ah si, mi ami el snooker
oz: i e veramente impresionanti, i fa dele robe alucinanti con quele bale
bar: a sì sì
oz: ma el na roba da comonwelth? che i e tuti britici
bar: sì, anca se ades e dre che veign su i cinesi, ghe n'è de boni
oz: sì, l'altro di n'ai vist un de sti magnaformige, Marco Fu, brao vè, ma na facia da culo, el me sta propi sui coioni
bar sì sì l'è en por laòr
oz: po g'è sto tipo che 'l me plas en pacco, l'è ingles ma le scur neger, l'è vesti tut de neger e po' el fa dele faze assurde can che l'è sentà zo, e can che no'l g'ariva el fa per sautar sul biliardo, e ogni tant el fa comenti che fa grignar la zent. el se clama Ronnie O'Sullivan
bar: ostia el Ronnie!
oz: l'e brao ah
bar: ah si si, l'è en po' assurdo ma quando che l'è en vena no ghe n'è per nesun no. l'ai cognosù st'istá en inghiltera a laorar. el viveva vicin a'ndo che vivevi mi. Son stà a casa soa e gai anca giugà ensema..
oz: che tipo el po?
bar: l'e en fuso
oz: l'ha perdù la finale l'auter dì
bar: ah sì, el Ronnie el na ciapà na carga dal Fu al Grand Prix (di Aberdeen, nda), ades le pasa en tei 16 meio al mondo quel faccia da nascondere, el Ronnie le masa en pez che no el vinch na gara del ranking sarà meio che el ghe daghia sot a proposito piccola curiosità alcuni anni fa i ga ritirà el primo premio de na gara perche l'era positivo al doping (maria)
La simpatia che si prova immediatamente per questi tipi è direttamente proporzionale all'antipatia che si prova per i cinesi. I cinesi stanno sulle balle a tutti. Più di qualsiasi altra etnia, più dei terroni dei negri e dei tossici (solo che i tossici non fanno sport, di solito è il contrario).
Tutta questa antipatia per i cinesi e solo perché sono tantissimi e si riproducono come locuste, nessuno sa dove vengono seppelliti, gestiscono negozi dalle dubbie attività, stanno diventando una superpotenza mondiale perché sono sottopagati ma poco a poco la vogliono anche loro, la borsa di chanel e la mercedes, poi i giocatori sono forti perché loro hanno le superdroghe cinesi naturali che non sono doping ma cazzo come corre quello, sono ostinati e riservati, hanno problemi con la risata e secondo i nostri canoni estetici sono la razza con i lineamenti, mediamente più brutti, con queste facce da cinesi che ti faccio vedere io, ti faccio.
è inevitabile, finchè non arriveranno gli alieni, i cinesi saranno sempre i primi della lista nera.
Aspetto il giorno in cui Ronnie farà il culo quadro a quel negletto di Marco Fu, e di tutti i cinesi dello snooker.
2 commenti:
sono il citato barnabi, ci tenevo a precisare, per chi non avesse afferrato, che purtroppo non ho mai giocato con ronny. Era tanto per dire due stronzate.
A proposito una bella 8 ore di snooker si apprezza fino in fondo quando si è accompagnati dalla telecronaca di maurizio cavalli,( il cronista di eurosport italia) è talmente vero che seguendo la finale del northern ireland trophy senza la telecronaca, perchè l'ho vista via internet su un sito francese, il mio interesse era intermittente.
valá bigol!
cmq io lo guardo in olandese, capisco solo rode ball e qualificatie
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