mercoledì 6 maggio 2009

L'ostia, quella vera

Bere vino a nove anni
Mangiare la carne di un uomo
Ricevere la giusta benedizione dell'uccello del signore
.

E' quello che succede a molti bambini e bambine nel mondo.
A volte questi minori sono costretti ma non fa male. Non più di quanto si immagini.
Si chiama prima comunione ed è un sacramento fondamentale (quasi come il bagher nella pallavolo) della religione triste che c'è toccata.
L'altro giorno però, alla cerimonia della sorella di un'amica è successo un fatto che ha dell'irreparabile e di cui voglio chiedere a voi, discreto pubblico.

Un comunando mangia l'ostia consacrata per la prima volta nel rito della comunione. Poi però, invece di retrocedere e tornare tra credenti e comunandi si porta le mani alla bocca come Cassano quando parla e ripara sgomento in sacrestia, dove rimette al mondo ciò che ha testè ingoiato, con rumori che potete immaginare, che certo non si confanno all'ambiente sacro circondato da folte mura e vetri che lasciano entrare la luce.
Fatto accaduto veramente, ci tengo a sottolinearlo. Vabbè che mi diverto a inventare storie (di abusi) sessuali sui santi e dio, ma stavolta no.
Ora io non discuto sulla blasfemia di questo gesto (vomitare in sacrestia, non fare la comunione, intesi).
Quel che mi chiedo è:
Questa povera anima che ha rifiutato il corpo di cristo ha veramente fatto la comunione?

L'atto è puramente metaforico o ingoiare è importante come io credo (e come sostengono molti altri uomini)?
Quest'anima sfortunata può chiamarsi cristiana o finirà all'inferno come merita?

A voi, discreto pubblico, l'ardua sentenza.


12 commenti:

Anonimo ha detto...

el pop l'è sol astemio,
bastema en Trentin.
Me nona la dis che el SignoreDio no l'è uno da formalità quindi va ben così.

selvadek

RaMeSsEs ha detto...

Premessa: non ci conosciamo. Sono giunto per la prima volta sul tuo blog qualche giorno fa e l'ho inserito nel mio aggregatore.
La lettura dei tuoi post (diversi interessanti) mi ha acceso una curiosità (se ti va di rispondere, altrimenti amen): qual è l'origine della pervasiva/ossessiva vena dissacrante (in senso stretto) che trasuda dai tuoi scritti?
Quanto alle domande che tu poni al discreto pubblico, partono da un presupposto ("non discuto sulla blasfemia di questo gesto") IMHO sbagliato :-)

Anonimo ha detto...

(Ronnie James) Dio sentenzia:
INFERNO!!!

Felix Lalù ha detto...

caro ramesses
io non so cos'è sacro per te, ma per me lo sono ad esempio dio, la morte, il tenente colombo e paolo conte
su quel ch'è sacro s'ha da scherzare senò da sacro diventa intoccabile e questo non va bene e si muore dentro
questa è opinione personale e io la condivido
un approfondimento sulla blasfemia del lalù eccetera lo trovi qui
http://felixlalu.blogspot.com/2008/04/buon-sangue-non-mente.html
e qualcos'altro qui
http://felixlalu.blogspot.com/2007/11/la-blasfmia.html

per quanto riguarda la premessa sappi che mi permetto spessso e volentieri di essere incoerente, non sono mica un giornalista perdio!
mi beo solo di non dar tristezze, che il mondo è gia brutto così, come dice mr.p

detto questo, aggiungo un emoticon che sorride e ti auguro di continuare con queste felici letture

f.lù


ps:
@selvadek
cazzo no govi pensà al vin!
poret! astemio a nove anni! che tristezze

Marta ha detto...

Bè se fossimo nel medioevo il malcapitato sarebbe stato bruciato sul barbecue con l'accusa di stregoneria o per lo meno di essere posseduto dal demonio. Oggi credo che si possa congedare tutta la storia ritenendo che il presunto eretico-lì sia vittima di un fulminante e modenissimo "virus gastro-intestinale". [Però di alla tua amica di tenerlo d'occhio. La santa chiesa nel dubbio potrebbe dargli fuoco lo stesso.]

RainingCats ha detto...

secondo me si è alzato il livello delle ostie.
sono brillanti, traslucide e selettive. scelgono.
hanno una mente, uno stomaco e una produzione intestinale. scelgono di che morte morire.
non come noi.
saranno la prossima influenza.
la pandemia delle ostie.

Sara (taaaarandell) ;)

Anonimo ha detto...

Bella domanda...non so,forse da una prospettiva religiosa non ha fatto la comunione a meno che non abbia poi rimangiato la particola.
Quanto al paccato credo sicuramente degno di venia. La prima volta che si mangia la particola può avere questo effetto...poi si può giocare a spingerla contro il palato e succhiarla come una mentina...

Anonimo ha detto...

ah l'annosa questione dell'ingoiare..
ma puarin!non ha mica fatto apposta!
ngl

Zebba ha detto...

La comunione non è di fatto valida, il corpo del bambino ha rifiutato il sacro corpo del signore che è stato malamente accompagnato alla porta dai Succhi Gastrici, per giunta noti per la loro brutalità.

la mia sentenza e che questa comunione non s'aveva da fare.
come la mia del resto.

Mirko Saltori ha detto...

Caro Lalù, la questione è teologicamente interessante. Se la comunione fosse un atto simbolico, non vi sarebbe dubbio alcuno: la bambina sarebbe da considerarsi comunicata, avendo simbolicamente "mangiato" il corpo del Cristo. Ma prevedendo la dottrina della "transustanziazione" la reale presenza del Cristo, forse dovrebbe esservi una reale ingestione. Qui sorge però un problema. L'ostia potrebbe anche essere stata assimilata in parte (anche minima) nel momento precedente il rigetto: il problema non dovrebbe essere in questo caso di quantità (quanta ostia), ma di qualità (il corpo del Cristo): e qualcosa di quel corpo sarà stato certamente assimilato. Ma la Chiesa dovrebbe qui accettare quell'ingerenza scientifica (anche solo nel metodo) che dovrebbe accertare nel corpo della bambina la presenza dell'ostia (il corpo del Cristo). Allora, a questo punto, l'ostia potrebbe essere anche solo baciata o succhiata. Ma probabilmente la Chiesa ha del "cibarsi" un concetto più empirico: ovvero bisogna ingoiarsi l'intera particola. E in questo caso la nostra bambina non dovrebbe aver ricevuto il Cristo in corpo.
Naturalmente tutta la questione, di grande importanza teologica, non ha, come tutte le questioni teologiche, nessuna importanza reale: un modo come un altro (tutti gli altri sono migliori) di perdere tempo, con in più un effetto rimbambente. Anzi, ricordate la guerra tra Lilliput e Blefuscu per il modo, mi pare, sul come si sarebbero dovute rompere le uova?
p.s. per Lalù: conosci il Carlo Andreis di Croviana (mi ricordo giusto?), mio coscritto (1975) e amico "desaparecido", grande amante di musica?
saluti
Mirko Saltori

Felix Lalù ha detto...

@mirko
certo che conosco il carlo andreis. trattasi del più grande genio delle valli del noce, a mio avviso. una voce e un poeta, genio incompreso anche da se stesso, cazzo, ma genio

e poi per tutti: grazie, vedo che siete tutti preoccupati per il comunando, siete brava gente

RaMeSsEs ha detto...

Carissimo felix lalù,
grazie per la risposta che, insieme agli articoli linkati, mi ha fornito una diversa "chiave di lettura" dei tuoi scritti.
Preciso inoltre che nell'accaduto narrato nel post non ravviso blasfemia perché manca l'intenzione.
Aggiungo che esiste anche la comunione spirituale che "vale" in caso di impossibilità ad accedere a quella sacramentale; nel caso in questione sarebbe comunque bastato, per fugare ogni dubbio, rifare la comunione in un secondo momento.
Altra questione da sollevare sarebbe lo "smaltimento" del rigetto.
:-)