venerdì 25 aprile 2008

Buon Sangue Non Mente

Tra le poche virtù di cui posso vantarmi, oltre a tirare le cose e parassitare il lavoro altrui, c'è l'allegra tendenza alla blasfemia. Ridere di (o meglio con) o ri-adattare in maniera situazionista la sacralità è un esercizio che risolleva l'animo (perlomeno il mio), nel nostro medioevo progressista. Farlo in Italia, (rinomata) colonia della Città del Vaticano, non solo è piacevole e gratificante, ma è cosa buona e giusta. Ridere del sacro è come ridere della morte, fa bene alla pelle e fa bene ai capelli.
Lasciamo stare i gruppi black metal, che hanno lo stile e l'eleganza di un calendario da meccanico, con tutto il rispetto per i calendari da meccanico. A parte The Ballad of Jesus dei Messiah in cui Gesù s-copre la sua sessualità quando confessa Let the children come to me e viene salutato nel ritornello con un coro di Jesus Pedofile.
Quella non era malaccio.
Tra le dette, le migliori sono la bestemmia preferita del padre di una mia amica, el Bepi, che recitava d'un fiato Dio Sporco Madonna Bastarda, una collana di perle degna solo del papa steso medesimo.
O anche la canzoncina Tutti i bambini con i chiodini vanno a inchiodare Gesù/vieni sul monte Calvario anche tu/vieni a inchiodare Gesù o anche Era nato nel deserto da una banda di zulù/era un figlio di puttana lo chiamavano Gesù/o Madonna non piangere perché/se c'avanzan quattro chiodi inchiodiamo pure te.
La migliore in assoluto è la battuta di Luttazzi (purtroppo non posso citarla letteralmente, ma il senso era questo) Una cosa che ho sempre voluto fare è andare da uno che si fa il segno della croce e dirgli: Pensa se l'avessero impalato.
Anche Il papa colpito da meteorite di Maurizio Cattelan non è malaccio.
Nel cinema, la scena del crocefisso ne L'esorcista ora fa un po' ridere, ma al tempo era roba grossa, mentre quella del Cattivo Tenente Harvey Keitel nella chiesa è bella blasfema e merita una pacca sulla spalla da uomini, ebbravo Abbel! Anche farselo succhiare con devozione da una suora davanti all'altare di una chiesa non è malaccio come idea, la voto come migliore atto blasfemo (seppur fizzionale) del 2007.

Mi permetto di segnalare per l'edizione 2008, senza false molestie, l'installazione I Devoti della Madonna Protetta (Los Devotos de la Virgen Protegida). Protegonisti l'ineffabile Lalù e la cugina argentina Carolina, volata da Quilmes, Buenos Aires alla calda primavera trentina per trovare una tomba col suo nome, nascosta a Salter nel cimitero dei nostri bisnonni. Per una volta l'idea blasfema non è stata mia (la prima era di impiccarla, ma il copritesta le faceva il collo taurino che, come si sa, pregiudica l'efficacia di un'impiccagione). La madonna giaceva smarza e inutilizzata in camera mia da ere. Però la brillante cugina ha dalla sua la giovinezza, cazzo. Come avevo fatto a non pensarci prima?
Dopo un bilancio di due preservativi rotti (che spero proprio di non dover rimpiangere, un giorno) e uno buono, i performer hanno completato la vestizione rituale.
Ci divertiamo con poco, in famiglia. E poi, dove potevo trovare tanta elegante virtù blasfema se non nel sangue del mio sangue?
Grazie Caro, encantado.






3 commenti:

Denis ha detto...

HI!HI! divertente quella filastrocca su Gesù, ricordo che la cantavo anch'io. Bene bene, letto mail, a me l'idea dell'ozio non dispiace. Ci starebbe bene una poltrona. Un casino? Forse sì, ma io ci vedrei proprio bene una poltrona, ed anche uno specchio. Guardarsi e non vedersi è un altro concetto che potrebbe risultare interessante. Anche guardarsi e annoiarsi. E' molto post moderno, un pò come mettersi le dita nel naso, in una dimensione privata scoperchiata al pubblico dominio. sì, a me non dispiace. Ciao ciao

Denis ha detto...

Mr B è il celeberrimo scribano, ma voglio tenere un pò di suspance. La frase di Beni l'ho messa perchè la prima statua, quella delle foto, è stata fatta con la pasta di sale, un modesto omaggio al Mirmidone. Starà in piedi? Si? No? Si accettano simpatiche scommesse, nel frattempo mi tocco scaramanticamente i coglioni.

Certo che vengo a trovarti nel salottino! Dammi il tempo di cercare un pigiama grigio anziano ed un paio di ciabatte a quadri!

Ci vediamo, ciao ciao!

Anonimo ha detto...

Però anche gli Inchiuvatu, che cantano in siciliano, meritano.
Soprattutto L'anticristu crastu.
Garantito.