domenica 21 ottobre 2007
Quella del pane imburrato
un giorno il Profeta Lalù stava godendo dei doni della terra, inebriandosi del frutto dell'oppio in compagnia di magnifici esemplari di femmina umana prostrati in sua adorazione, giovani ninfe vestite di soli petali di rosa. quel giorno una boccia del frutto della vite si avvicinò recando con sè un villano impaurito. sapeva di potersi rivolgere senza tema alcuna al profeta ma i villani del luogo lo avevano avvisato di non avvicinarsi troppo a quella che loro chiamavano la zattera di gaudenti, per paura di essere risucchiati e perdersi dai vortici del piacere. la voce dietro la boccia disse: o saggio Profeta Lalù, tutte le volte che mi cade una fetta di pane imburrata cade dalla parte del burro. come devo fare? il profeta biancobarbuto, emergendo dal gorgo di corpi ma senza distogliersi dai suoi vizi, rispose lentamente: alcuni aruspici ignoranti dicono che si tratta di una legge antica, ancora più antica dell'invenzione del pane, la legge di Marfi, ne avrai sentito parlare... Mentre il villano annuiva il profeta proseguì: mai sentita stronzata più grande, o villano. la fetta cade sempre dalla parte del burro? In verità in verità ti dico, evidentemente hai imburrato la parte sbagliata. la prossima volta imburralo sull'altro lato. detto questo si rituffò nella zattera di cui era ammiraglio, e veleggio verso senza muoversi.
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2 commenti:
oh profeta,
nelle leggende popolari o nella saggezza di un saggio si dice anche che un gatto cade sempre in piedi. e quindi io mi chiedo, anzi ti chiedo: se attacco alla schiena di un gatto una fetta di panbauletto imburrata (con la parte del burro verso l alto) e lancio il nostro animale geneticamente modificato dalla finestra, da che parte cade? secondo me, ma io non sono un saggio, resta a ruotare su sé stesso a 10cm dal suolo
misteri della fisica, e della sfiga. dovrebbero usare gatto e pane imburrato per evitare gli attriti, altro che cariche opposte
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