lunedì 5 gennaio 2009

Buoni propositi pel ano nuovo 2009

Giorni a pensare a cosa volere e cosa voler fare nel 2009 e non mi viene niente. Mangiare carne umana me lo sono giocato l'anno scorso, posso tenerlo ma forse è giusto in cin ottimistico pensare di realizzarlo. Gli altri dell'anno scorso potrei riconfermarli in toto, tipo chiamare a casa, godersi le persone, vedere più concerti, scoprire nuova musica, far nuove canzoni, diventare il più grande cantante neomelodico alpino di tutti i tempi, mangiare bene, ecc. Da buon italiano, squadra che vince non si cambia.

Ma senza propositi nuovi diventerei solo il Milan, magari diventerei campione del mondo per farmi un viaggio in Giappone e mettermi un gagliardetto che poi sparisce come i tatuaggi delle patatine, per poi ridurmi annaspare dietro a gente di dieci anni più ggiovane, recuperare scarti di prestigio e fare un cocoprò ai tatuaggi da truzzo di Beckham per vende due magliette.
Per il resto, in questi giorni mi sono venuti incontro tre compari: musica pop, cinema e tv, la meglio gioventù del secolo scorso. Ecco i miei buoni propositi pel ano nuovo 2009

1. Musica pop
Quest'anno ho fatto 6 lavori quindi avuto 6 padroni diversi (sì, si chiamano ancora padroni anche se alcuni son simpatici) e 6 motivi di insoddisfazione in più. In compenso da cantante solista che ero sono diventato ospite di un'orchestra vera e suonante che non esiste mai nella forma completa ma che conta già una quindicina di persone. Ho avuto l'onore e il piacere di collaborare con e imparare da artisti di questo palpitante underground trentino ed è stato le meglio cosa, oltre che, ovviamente, sempre molto meglio che lavorare. Il mio primo proposito pel ano nuovo 2009 è, semplicemente, di lavorare meno e suonare di più.

2. Cinema
In una delle dieci domeniche delle ultime due settimane mi è capitato di rivedere le (quasi) ultime gesta eroiche del mio eroe John McLane in Die Hard 4 (di cui si parlò qui).
In questo caso John non importa. Come tutti sapranno nel suddetto filmone partecipa anche uno degli attori di punta del nuovo cinema italiano, Edoardo Costa. Dopo essere stato uno dei più inespressivi interpreti di sempre di Vivere (per la diaspora degli attori di Vivere guarda qui) il nostro si è unito ai cervelli in fuga verso la Merica. In DieHard interpreta un mercenario italiano assoldato dai terroristi (mentre una volta tutti i terroristi parlavano inglese oggi son più glocal, ognuno parla la sua lingua e tutti si capiscono. Così si risparmia sulle lezioni di lingua e uno può dire, hei, qui parlano italiano per davvero), per l'occasione informatici. Edo dice tre cose in croce (pronto, vado e allora sei qui, stronzetto!). Quello che mi ha colpito è che, in DieHard (duri a morire), lui è l'ultimo cattivo a morire, un secondo dopo il Cattivone. Il fatto che fosse un italiano a morire per ultimo (anche se non per mano di John, che per uccidere il cattivo che lo teneva alle spalle s'è sparato in una scapola) mi ha inorgoglito quasi come vincere la coppa del mondo.
Ecco il mio secondo proposito pel ano nuovo 2009 è di morire anche un secondo dopo l'ultimo dei cattivi. Cosa significa non lo posso sapere ora. Mai letto l'oroscopo di Internazionale?

3. TV
Guardando quella che a Vermiglio (il far west delle Alpi) viene chiamata la scatola del rumòr, mi sono imbattuto in questo spot.



Succede che il Festival di Sanremo si bulla molto italicamente di aver toppato alla grande. Si bulla di far cagare come manifestazione canora. Si bulla del fatto che la storia (e la gente, cui sostiene di rivolgersi) non premia le sue scelte. Si bulla del fatto che chi vince a Sanremo poi diventa i Jalisse o Marco Masini, che quando ti vedono si toccano anche le suore.
Ecco ilo mio terzo proposito pel ano nuovo 2009: potermi bullare di un errore che ho commesso (come Fleming per la penicillina ma più rock).

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