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In più Mogol mi deve dei soldi all'ultima volta che siamo stati a Budapest a tope (come se ci fosse un latro motivo per andare a Budapest. Per vedere Buda? O Pest?). Lui è uno di quelli che ha pretese particolari ed è pure tirchio, così ha finto di dimenticarsi il bancomat (l'ho visto perchè si toccava la fede). Io mi son tenuto le mie voglie da democristiano non troppo represso e in cambio del mio amicale silenzio ho guadagnato un bonus di un bel po' di liriche, spendibili fino ad estinzione del debito.
La prima richesta mi è venuta da due amici.
Alessia e Daniel sono due limnologi, studiano le alghe, e proprio discutendo sulla stratificazione delle diatomee si sono guardati negli occhi come due che si guardano negli occhi ma non pensano all'iride e alla pupilla. Così è sbocciato il loro amore, un dolce su e giù in acqua dolce.
Ho spedito questa storia al Mogo (chiamarlo Giulio mi imbarazza) e dopo poche ore mi è arrivato questo testo che ricorda molto il primo Battisti. Non proprio la sua miglior creazione, ma cosa volete, è un vecchio e bolso.
Io poi non è che sono un genio dell'interpretazione, così mi sono fatto aiutare dall'amico Fabbio da Genoa.
Cosa non si fa per soldi cumpà!
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