sabato 6 dicembre 2008

Allevaci dal male

Ok, il mondo è pieno di sfigati. Ne è piena la televisione, ne è pieni i giornali, n'è pieno il mondo che è bello perchè è avariato. Non che tutti quelli che son fuori dal mondo siano sfigati, ma spesso lo sono, sfigati e inetti. Che poi possano vivere con inettitudine, facendo quello che sanno fare è cosa loro. Finchè non vengono a vendermi la loro merda come oro. Non che mi vengano a suonare al citofono, ma qui è pieno di citofoni, e uno a raccontare le proprie stronzate è meglio se sta a casa, così parla con se stesso, si dà ragione e pacche sulle spalle.
Giovanni Allevi è uno di questi. Lui fa anche roba figa, porta la classica nel pop e forse il pop nella classica. Fa le sue canzoncine, ha i suoi bei coglioni mentre suona. E' a suo mod uno sperimentatore. Non che sia il primo, ma la sua versione pare un po' più scanzonata. Me lo vedrei suonando il piano a muro in una balera, con intorno le gonnone che centrifugano, e tutti giù a applaudire.
Solo che è uno sfigato. C'ha quasi quarant'anni ed è ancora lì nel mondo delle favole e di ogni scoreggia fa una cagata. Ha pure scritto un'autobiografia in cui spiega tutte le sue menate. Qui trovate la sinossi con le maggiori stronzate estrapolate dal suo libbro, c'è di che perde le ganassie. Io non sono tanto d'accordo sul fatto che sia una posa, che sia artefatto e si inventi un personaggio un po' fuori dal mondo. Secondo me è proprio così, purtroppo, uno sfigato senza rimedio, con tutto il rispetto per gli sfigati veri.
Poi va in televisione e dice cose del genere (sintetizzate qui), non si può che ridere di lui, e ridere di un musicista (pure bravo, forse e a suo modo) a me rode un po'.
Mio padre direbbe solo pic e badìl, lapidaria, senza verbi, che è sprecare fiato.

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