venerdì 11 gennaio 2008

Rocco e le docce dell'Olimpo

Scendendo dal mulo videofilmati di Elio e le Storie Tese mi sono piacevolmente imbattuto in questo capolavoro del cinema fatto in casa e la sua personale rivoluzione sudata. Rocco e le Storie tese è una raccolta di cortometraggi che mostra il regista-attore Siffredi Rocco al meglio della sua espressione artistica, affiancato da procaci professioniste e da panzute amateur, con la partecipazione straordinaria di Elio e le Storie Tese (meno Feiez, che in coda ai titoli di coda, uffiialmente, si dissocia).
La colonna sonora, una sinfonia di sospiri e di yes, quando non di yeeeeeees sarebbe l'ideale come sottofondo per i bagni di McDonald's, o al limite per un confessionale. Rocco avrà pure la sacra minchia punitrice che uomini e donne temono in diversa maniera, ma in fondo è uno politically correct. A parte il suo bastone di Gandalf, calcano le scene (e non solo) anche attrezzi di dimensioni ergonomiche.
L'iniziale scena onirica (riconoscibile per la musichetta smarza e fatta in casa e l'assenza di audio) mostra una donna in spiaggia in bikini di latex che si tutulla, se così si può dire. Quando però si sta spogliando suona il campanello. Rocco si sveglia, in sindrome da semen retentum. Sudato come un prete obeso e con gli occhietti a mezz'asta accoglie Elio e le Storie Tese che passano per caso, scroccano una pila di videocassette della Disney e colgono l'occasione per invitarlo al loro concerto, che porti "qualche amica di quelle giuste". Rocco ha la lancetta puntata verso il divano e accetta di fretta, per poter tornare a dormire, che c'ha il sogno in pause. La manza di prima è già come l'avessero partorita lì, ma senza placenta, e dopo essersi arrangiata il giusto, si impossessa del totem nazionale e, come si suol dire, non se lo lascia scappare. Imperdibili le inquadrature in soggettiva. Ogni volta che esce l'anguilla Rocco stesso pare stupirsi ancora come la sua prima donna. Si sveglia che è già tardi, sfrecciare al concerto in superjeep (Mi domando come sarà la superjeep di Rocco. Sarà appiccicosa, perlomeno. Rocco pulirà il suo stesso sperma dai sedili o sarà schizzinoso?) Mentre Elio canta Supergiovane e Mangoni salta su e giù dal palco, Rocco si intrufola nei meandri del palazzetto e due ragazzotte in abitini scostabili dai colori pastello scoprono il significato di tante cose. La bruna ha l'espressione che avevano gli sparring partner di Mike Tyson. Non ha studiato tanto e, sperando in un 6 politico, lascia gran parte delle incombenze alla bionda, la quale sembra apprezzare , svolge il suo compito con grammatica e sintassi perfette, con stile personale e condendo con citazioni pertinenti (tanto che ricomparirà come la protagonista dell'epilogo del film). La banda intona John Holmes e Rocco presenzia, chiamato in causa, ricevendo lingerie proveniente da luoghi che preferirei non visitare. Dopo il concerto Rocco si reca in un luogo di scambi, quei luoghi dove funziona ancora il baratto. Cose da non vedere, tra esseri da non esplorare. A metà arriva Rocco Tanica che filma le ultime manovre, spara due cazzate da nerd milanese ma non partecipa. Si passa ad una Milan-Roma di calcetto, trano incontro. Rocco è lil Bruno Pizzul della partita, in giacca, cravatta e pantaloni. Commenta con ardore ma non partecipa. Dopo qualche scambio di gioco lo sparuto pubblico comincia a scaldarsi, un infortunato viene soccorso con un devoto chinotto risolutore. I giocatori intuiscono che in ballo c'è più dell'onore della maglia e tutto si infervora, gol a ripetizione e attesa del fischio finale dopo cui l'estasi sportiva prende decisamente il sopravvento. L'arbitro donna viene alzato in cielo e portato sulle panchine. All'inizio deve farsene una dozzina, di atleti sudati inebriati e ancora in trance agonistica. Arrivano i rinforzi, le tre tifose che si erano attardate. I maschi rimangono in sovrannumero ma una volta fatto venire l'ultimo si va tutte a casa. Dopo le abbuffate Rocco si ritira in un'atmosfera più domestica, con una donna che si sentiva sola. Segue un documentario fatto negli States. Una seduta di fotografie erotiche seguita dalla condivisione. Infine il pezzo forte. Rocco è per il sesso con amore. L'ultima storia parla di un amore nato per caso, tra un uomo distinto e una giovane donna elegantemente vestita. Incroci di sguardi per poi riparare nel nido d'amore, la suite imperiale, dove profondersi nelle cose atletiche dell'ammoore. Come si distingue il porno del sesso e il porno dell'ammoore? Nell'ultima scena, dopo aver eiaculato abbondantemente nell'ormai esausto cavo orale della bionda, Rocco la prende a sè, la bacia ardentemente e la abbraccia come si fa con le donne che si amano. La sequenza dell'ardente e romantico epilogo proietta Rocco in un luogo dove nemmero John Holmes era arrivato, nell'Olimpo che gli spetta di diritto, quello degli eroi e dei rivoluzionari. Ernesto Che Guevara, Mahatma Gandhi, Giuseppe Garibaldi, quello di Braveheart, Diego Armando Maradona, Ercole, Asterix e Obelix, Gesù, Hank Bukowski e i Fantastici Quattro (escluso l'uomo allungabile che non vale). Finalmente la finiranno di mettere le mani al righello nelle docce dell'Olimpo. E' arrivato Rocco. Rivoluzionario del porno dell'ammoore!

2 commenti:

Buvy ha detto...

Il concerto è a Torino, mi son sempre domandata se anche il club privé fosse lì, mah! comunque che brutta carne in quella scena!
eh finalmente qualcuno che conviene con me sul romanticismo di Rocco! è per questo che è così apprezzato dalle donne!

Anonimo ha detto...

imparato molto