Al palazzetto c'erano tutti, dal commissario al sacrestano. Al palazzetto c'erano tutti, con gli occhi rossi e il cappello in mano.A salutare chi per un poco, senza pretese, senza pretese, a salutare chi per un poco portò l'amore nel paese.Parcheggiando a chilometri dal palazzetto mi rimiro scarpinando la fauna accorsa per la ressa autonoma. Questo concerto è come il
Forza4, dai 5 ai 90 anni. Una marea che si riversa alla fiera del rock, o meglio della tv.
L'evento mondano dei anni zero, una specie di Woodstock trentina, senza orge e droghe sichedeliche.
Quando abbiamo già abbandonata la speranza di entrare nel palazzetto (un'amica è stata lì nel pome e c'era una fila tipo ticket all'ospedale) salta fuori un amigo e ci fa entrare di straforo. Bello, i amighi. Fuori c'è un cagaio immane, dicono diecimila, dicono corriere da Napoli, dicono corriere di immigrati clandestini da Lampedusa (cit.), dicono fanclub da ogni dove. Potrebbe essere la prima volta che per una manifestazione popolare la questura dichiara più di quanta gente ci sia. Claro che gli conviene.
Dentro invece è un po' tristezza. La Magnolia che tutti noi amiamo ha preteso un palazzetto piccolo così sembra ci sia più gente. Legittimo. Ma dentro la sala è mezza vuota (considerando che molti sono entrati come me suppongo che le stime di capienza non tengano propriamente conto di una situazione concerto). C'è anche la gente sugli spalti. la gente sugli spalti sembra fatta apposta per stimolare i pervertiti accorsi. E' pieno di mamme, per le erezioni dei diciottenni, e pure di quattrodicenni, per le polluzioni notturne dei quarantenni. Ce n'è per tutti insomma. La presentazione dura una vita. Parlano Mara e Gaudi che spronano a votare (non mi avrete mai). Ogni parola importante della frase c'è un ohh tipo concerto di Vasco. Si conia la nuova espressione glocal
Stai Rock!. L'assessore Panizza con tutte le volte che viene nominato (diciamo ogni 15-18-21 parole) si è guadagnato i voti per i prossimi vent'anni. Franco la sai lunga e sei pure mio compatriota e noi ti amiamo e inoltre sei tutti noi. Tra dieci venti anni, quando questa gente voterà, lui sarà ancora lì arso dal fuoco autonomista e i boci si ricorderanno di quello che ha lottato con la spugna e coi denti per ri-portare il rock in Trentino. Felix Lalù vota Franco Panizza, finchè morte non ci separi. E poi stiamo parlando della stessa persona che (dicono) abbia finanziato
Sono della Val di Non. Chapeau.
Prima del concerto vanno dei video di amigos musici. Gian dei
Nurse, togliendosi la maschera da coniglio dice la vera verità:
ragazzi cosa è successo nel frattempo? è successo che le signore che prima chiamavano la polizia ai vostri concerti ora sono quelle che mandano gli sms per votarvi, quindi cortocircuito, bene così. Mai analisi fu più azzeccata e sintetica.
Calano le luci e solo ora la sala sembra piena. Le regazzine filmano filmano filmano anche con teste di mezzo come se non esistesse youtube, manco fossimo nei anni 80 ma vabbè. A possedere le immagini dei Bastard senza per forza aprire internet ti masturbi anche senza la wireless.
Set acustico intenso e con buona acustica. Set elettrico elettrizzante, al solito, ma la chitarra non pompa granchè. Vabbè. Là davanti la questione è sempre la stessa. Le regazzine che si vogliono godere il concerto dalle prime file non hanno fatto i conti che non è un concerto della Mannoia e hanno problemi a sopportare il pogo, che è della giusta misura per uno non proprio mastodontico come me. Uno dei morosi delle prime file mi picchia il capo volontariamente, ma non reagisco perché sono buono e capisco la sua preoccupazione. Quel corpo eccitato lì poi deve essere usato, bisogna approfittare, e questo lo capisco e mi adeguo perché ho a cuore la sopravvivenza della razza. Non pare vera invero l'assenza di manzi che ti sgomitano nelle costole. E' un pogo cordiale diciamo. Quando c'hai stanchezza ti lasci trasportare dal sudore altrui ed è fatta. Finisco tutto bagnato. Tralascio la battuta sennò son sempre il solito. Aspetto a uscire per non beccarmi la broncopolmodoja. Esco e mi aspettano i depliant dell'apt Valsugana, di cui faccio scorta.
Avete presente la canzone da osteria
no, no l'è morta l'è ancora viva, viva la figa viva la figa? Se ci fosse la rima giusta questo varrebbe anche per i Bastard.
[Altra questione, altra parentesi. Si fa un gran parlare dell'impatto della storia Bastard sul rock trentino. Ora io non so se saranno il tanto citato traino pei altri gruppi rock e poco me ne frega. Ma se c'è una cosa positiva di questa storia è che boci che fino al 2008 ascoltavano solo unzunz ora si ascoltano i Bastard, con il tutto e il niente che questo vuol dire, blablabla. Il mio bocia macedone m'ha detto che un suo amico ha deciso di abbandonare il calcio e imparare la chitarra. Certo lo fanno per via della televisione che amplifica e distorce (cit.), ma lo fanno, cazzo. Se oggi la scena trentina è buona tra dieci anni potrebbe esserlo ancora di più, e allora gli sbattimenti dei Bastard saranno serviti a qualcosa.
I bambini! Nessuno pensa ai bambini!]
Ah, e stasera ci sono i
Super Elastic Bubble Plastic a Egna.
Ah, e per voi beceri forestieri che non sapete che Andreas Hofer è il Che (che si legge cé) della Val di Non e del Trentino, disignoratevi
qui e
qui.