sabato 18 agosto 2007

london tube buskers united

tutte le metropolitane d'europa sono piene di musicisti che passano da un vagone all'altro. suonano un pezzo, poi fanno cappello, pezzo/cappello, pezzo/cappello e cosi' via. a volte sono sorprendenti, spesso smarzi, talvolta molto smarzi. a berlino c'era un finto giamaicano che faceva no woman no cry peggio di come la farebbe una one man banda di liscio da piano bar, non perche' le one man banda di liscio da piano bar siano smarze, ma perche' non hanno idea di no woman no cry, gli manca le good bibration. e questo giamaicano, cosi' messo malaccio faceva la sua brutta figura ma, per pieta' o per solidarieta', qualche dindin nel suo bicchiere di mcdonalds si sentiva.
cosi' ho pensato vado nella costosissima londra e qualche monetozzola me la faccio pure io suonando nella metro con la chitarretta da battaglia della piccola orchestra felix lalu'. non posso essere peggio del giamaicano smarzo, mi dicevo.
mi sono preparato una versione speedy reggae di when the saints go marchin in (non so quanto gli inglesi possano apprezzare il capoitan de la compagnia, e finche' la barca va) con vocalizzi simil tromba tipo miles o bird ai tempi belli del bebop e dei grappoli di note, intro-strofa-strofa-tromba-tromba-strofa-strofa-outro, due minuti scarsi e via.
quindi arrivo, comincio a suonare, dopo un paio di giorni e di prove scopro gli orari: evitare la mattina, quando non ci sono turisti, come dalle 5 alle 7: la gente esce dal lavoro con la testa nel giornale e le orecchie nell'ipod e tu non esisti, come tutto il resto della marmaglia con la stessa sorte londinese. buon orario e' dalle 2 alle 4. buonissimo orario e' la sera, dalle 8 alle 10, la gente e' piu' rilassata e attenta.
talvolta non ti caga nessuno; altre ti caga qualcuno, battono il piede; a volte, ma raramente, pure le mani.
quando dico che suono nella tube la gente mi chiede ma sei autorizzato? e io dico no, bisogna essere autorizzati? mi preoccupo un po' ma seguito, come direbbe bruno pizzul. in effetti non vedo altri buskers nei vagoni, e mi fa un po' strano ma il problema non si pone. poi l'altra sera padder, un simpatico irlandese (che la sera, contravvenendo alla sua stessa medesima cultura, si fa latore di sontuosi bicchieri di rosso) mi dice che e' illegale. e' cosi illegale, dice, che non ti multano, ma ti mettono in prigione per 6 ore. dice in prigione, ma io credo questura. una volta hanno messo in prigione una sua amica che raccoglieva fondi per i bambini dell'africa nera, dice. un po, mi rinfranco, perche' 6 ore in questura sono meglio di una multa se suoni in metro. o forse no.
che allah me la mandi bbuona.

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