mercoledì 20 ottobre 2010

Il caso Scazzi e il Nuovo Turismo Trentino

Una ragazza scompare. Prima è rapita, poi la trovano, in un pozzo, più morta che viva, anzi morta. Lo zio ritrova il cellulare bruciato. E' un babbo e non la bevono. E' stato lo zio. L'ha uccisa e violentata dopo. Per fingere uno stupro finito male. Era ancora calda, dirà. La cugina prima fa finta di niente e piange poi vien fuori che è stata lei. La zia sa qualcosa ma fa finta di niente. La figlia chiede dal carcere quanto share ha fatto. Poi vien fuori che forse lo zio non c'entra, dormiva. Certo, si faceva anche la figlia, ma ha solo occultato il cadavere (ma se non c'entra chi l'ha violentata? E poi, l'hanno violentata veramente o è solo morta?). La telenovela prosegue.
La gente ne sente parlare tutta settimana. Alla domenica dopo messa, invece che lasciare le impronte digitali sulle vetrine dell'ikea o del centro commerciale, la ggente vanno in pellegrinaggio a casa Scazzi, a vedere che succede, contare i fiori, stimare le lacrime. Un bocia cade nel pozzo, spinto dalla calca. Avrà una storia da raccontare per tutta la vita.
E' macabro? Non più macabro che visitare Auschwitz.
E' morboso? Non più morboso che rallentare quando c'è un incidente per vedere se si vedono ancora gli schizzi di sangue e le carni maciullate di parecchi sconosciuti.
Ti sembra triste infine, discreto pubblico? Chiedelo al barista lì vicino, quant'è triste la morte. Chiedeteglielo. Vi dirà, mai visti tanti soldi da quando hanno ucciso sta stronza. Questo vi dirà.
Morte=turismo. L'equazione è ovvia, facile come una gara di origami contro Freddie Kruger. Turismo silenzioso, casto, rispettoso, che non produce rifiuti. Professionisti del turismo, amministratori del turismo, assassini seriali, se non ci siete arrivati è meglio fare il ministro.
Non che sia un turismo nuovo, ma mai era stato sistematizzato. Si potrebbero anche prendere due piccioni con una fava. In un colpo solo (di pistola, d'ascia, di sciabola, anche uno al cuore va bene, purchè spettacolare) eliminiamo il peggio umano della nostra zona (con conseguente miglioramento della qualità della vita) e aumentiamo il prodotto interno lordo (con conseguente sconfitta della crisi). Scegliamo attraverso un sondaggio queste persone. Con calma, uno per volta e a intervalli regolari verranno uccise, trucidate, casualmente sepolte chissà dove. Il tutto con un bravo sceneggiatore, s'intende. La polizia cerca per mesi, parte il tamtam mediatico nazionale e internazionale. Sapete quanto hanno lavorato i professionisti del turismo a Cogne? Un sacco, e ora il nome è famoso in tutta Italia. Certo è famoso per un infanticidio, ma Berlusconi è la dimostrazione di questo: non importa come, basta che se ne parli. Se poi il luogo del ritrovamento è diverso da quello della sparizione si creerà un nuovo fulcro turistico. Un paio di delitti l'anno e in quindic'anni tutto il Trentino sarà nazionalmente riconosciuto come la regione dei delitti mirati. Nessun pericolo per il turista. Solo per chi è veramente stronzo. E se vieni per una settimana puoi dimenticarti le sfacchinate in montagna e la pioggia estiva che ti costringono in casa mentre i tuoi amici al mare si godono il solleone. Ogni giorno potrai visitare un luogo in cui ti sentirai meglio. Perché le disgrazie degli altri fan stare meglio. Su questo non si discute.

1 commento:

Anonimo ha detto...

CHE CAVOLO CENTRA IL TRENTINO E IL SUO TURISMO CON L'OMICIDIO DI AVETRANA. MA SEI PAZZO?

MA CHE PARAGONI FAI CHE SI TROVANO A DUE POSIZIONI GEOGRAFICE OPPOSTE COMPLETAMENTE.

GABRIEL TRENTO