giovedì 8 luglio 2010

Il mondo ai tuoi piedi, fino alla calvizie

Non ho mai capito come funzionava la cosa dei saldi, le donne che spinnano come squali tra i mucchi sanguinanti di vestiti ormai a portata di mano, che si avventano con 104 denti sull'ultimo capo scornandosi su chi l'abbia visto per primo, che abbandonano a cazzo i brandelli dei corpi meno dolci quando ormai la panza è piena o il bancomat si arrende. Mi sono sempre accorto dei saldi quando il grosso era già stato ingoiato, quando non mesi dopo.
Quest'estate ho fatto per la prima volta shopping il primo giorno di saldi. Stavo partendo per Roma e mia zia, che non ha mai lodato il mio vestire, mi ha messso in mano cento euro colla missione esplicita di comprarmi qualcosa di almeno decente. E portare anche gli scontrini, a prova del compimento dell'impresa, che non mi spendessi due lire in magliette e il resto in giochini per boci (è che mi conosce troppo bene, nolla posso fregare). Sulla via verso sud, la sera ho raccontato la cosa a mio padre, che mi fa se veramente ti compri qualcosa di decente ce ne metto cinquanta pure io. E' una vita che si lamenta del mio abbigliamento smarzo e demodè e forse ha raggiunto la consapevolezza che è meglio passare ai fatti, invece che dare inutilmente aria alle laringi.
Sono sceso dal treno a Roma Termini coi 150 in mano, come i boci che si presentano al gelataio col sorriso da cane di Pavlov, sventolando monetine in quantità adeguata.
Il centro commerciale Euroma2 è il centro commerciale più grande d'Europa. C'è una quantità di marmi da tenere in piedi tutta la provincia di Carrara ed è stato disegnato da un architetto che ama il kitsch ma crede di far robe belle. O da una nonna qualsiasi.
Il bottino, comunicato quasi in tempo reale alla zia via sms, comprende: 
- un paio di braghe corte verdenero da estate trentina
- un costume per il mare color marrone, così se decido di cagare in mare per seguire Gisele Bundchen almeno non si nota, 
- una felpa tipo della tuta, nera con striscie verderame o verdemare sulle braccia
- una camicia a quadri blu e arancione (io le camicie a quadri l'ho sempre messe, che fan montagna e danno un tono all'ambiente. Passato il grunge sono sempre stato fuori moda. Ma da quest'anno sono tornato di moda. Questo ci innsegna che affezionandoci ad un capo saremo di moda almeno una volta ogni dieci anni e questo ci farà pensare di essere sempre stati più avanti degli altri. Io questa moda l'ho anticipata di almeno quindici anni. Ciò fa di me uno avanti.)
- due paia di braghe da vecchio
- un paio di scarpe da ginnastica da gangsta rapper
- un cappello bianco da gringo a Cuba, o da pappone. 
Ero con due donne e avevo più borse di loro messe insieme e questo mi dava una certa soddisfazione. I saldi ti danno anche questo ti danno anche questo tipo di rivalsa di genere.
Finiti i soldi ho capito come ci si sente quando ci sono i saldi e tu finisci il budget. Prima ti aggiravi per le navate marmoree con l'aria tronfia del guappo di paese. Tutte le topine meglio del paese pendono dalle tue grandi labbra. Tu te ne freghi, prendi questa e quella ma sai che basta un cenno e puoi averle tutte e intanto fai le tacche sul comodino. Finito ill budget sei ancora lo stesso guappo ma c'hai trentacinque anni, la panza da birra e la calvizie più che incipiente. Le donne della tua età un po' ti schifano e un po' ti compatiscono perché si ricordano com'eri e le squiinzie non ti si filano manco per il cazzo. Ti senti impotente, imbruttito, sdentato e manco i manichini ti sorridono più. Il tuo potere d'acquisto è zero e conti quanto il pd.
Hai comprato, c'hai le borse piene, sei sazio ma non soddisfatto. Hai più di prima ma non abbastanza. Questo senti.
Ho imparato che i saldi non fanno proprio per me.
Ma hey, ora ho un cappello da pappone.

1 commento:

Anonimo ha detto...

:)
Mìgola