El Pero, il batterista che ha suonato sto pezzo, l'ha definita "una canzone alla Vasco con un giro alla Ligabue". Mi rendo conto che non sia il migliore dei biglietti da visita. Ma è una ballad, la ballad in italiano scomoda solo certi nomi (evito di avventurarmi nella disputa sul fatto che il Vasco degli anni 80 sia stato il più grande e rivoluzionario cantautore italiano di sempre al netto delle ballad) (perché vincerei in partenza).
martedì 4 febbraio 2020
La 8t - LA NEU
El Pero, il batterista che ha suonato sto pezzo, l'ha definita "una canzone alla Vasco con un giro alla Ligabue". Mi rendo conto che non sia il migliore dei biglietti da visita. Ma è una ballad, la ballad in italiano scomoda solo certi nomi (evito di avventurarmi nella disputa sul fatto che il Vasco degli anni 80 sia stato il più grande e rivoluzionario cantautore italiano di sempre al netto delle ballad) (perché vincerei in partenza).
giovedì 30 gennaio 2020
La se7 - PACHE! FIGHE! FRENI A MAN! (Vita molto romanzata di Florian Egger)
[Se non sai chi sia Florian Egger, ecco un sunto (qui c'è un video): Vive a Lauregno, un posto molto montuoso, sudtirolese e inculato da dio tra la Val di Non e l'Alto Adige. Nel 1997 durante una rapina in banca a Merano (BZ), cioè dietro casa, spara un carabiniere fuori servizio che passava per caso (il cui figlio rimane in macchina durante la tragedia) (brutta storia) (dentro il libro c'è un bellissimo e toccante scritto di Johnny Mox a riguardo). Si rende latitante. La polizia lo cerca in lungo e in largo, soprattutto nei boschi. Viene soprannominato "Il Rambo di Lauregno". Dopo settimane lo beccano sul Garda, ma pare sia stato per molto nascosto in un fienile poco lontano da casa. Si narra che rientrasse in casa col favore della notte. Condannato a 25 anni, riesce ad evadere qualche anno dopo, ma viene ri-arrestato a Ostia, uscendo da messa]
mercoledì 29 gennaio 2020
Wie bitte? „No Hablo Ladino“ von Felix Lalù (l'articolo di FranzMagazine tradotto in italiano)
La prima recensione di No Hablo Ladino è uscita su FranzMagazine.
E' scritta in tedesco.
Se non lo mastichi, qui trovi la traduzione. Grazie Berta van Goed!
Come hai detto? "No Hablo Ladino" di Felix Lalù
di Florian Rabastcher
di Florian Rabastcher
Diamo un'occhiata alla sognante Non Valley.
O si chiama Nonsberg? ...
Non importa; in ogni caso è un posto poco appariscente,
pieno di segreti da scoprire ...
o un altro nido tra le montagne?
Qualunque cosa possa essere, c'è sicuramente qualcosa di
esotico: il dialetto noneso.
(Un linguaggio particolare, in effetti.
È proprio come ascoltare i drughi di Clockwork Orange:
non capisci molto, ma suona benissimo.
martedì 28 gennaio 2020
NO HABLO LADINO Full album su Youtube con Roberto e Irene
Roberto e Irene sono i miei due migliori amici.
Ci conosciamo fin da bambini, abbiamo passato tutta l'adolescenza e gran parte della nostra lunga post-adolescenza insieme.
Al mondo queste sono le due persone
con cui ho
1. Visto più concerti
2. Patito più freddo
3. Fatto più autostop
3. Fatto più autostop
4. Visto più film
5. Ascoltato più musica
6. Ascoltato più
musica in macchina
7. Ascoltato più musica in macchina a volumi esagerati.
Poi siamo diventati morosi/lavoratori/padri/madri/possessori di case e cani e adesso ci vediamo meno spesso ma sempre con la stessa intensità.
Prima di Natale li ho invitati a fare un giro della Val di Non per sentire
tutto il disco insieme, nella formazione trio che siamo stati per anni (anche se di solito era Roberto a guidare e noi a bere di più).
Volevo uscire questo video per primo, alla vigilia di Natale, ma poi col mio
collegamento noneso ci ho messo una settimana a caricarlo e vaffanculo.
Comunque ci tenevo a fare questo giro con voi!
Grazie Irene!
Grazie Roberto!
VVB
sabato 25 gennaio 2020
La 6iei - 'NDO VAS?
'Ndo Vas? è il pezzo più triste che abbia mai scritto. Prende spunto da un fatto accaduto a Sfruz (il paese col nome più figo del mondo, o il paese col nome di cane più figo del mondo) molti decenni fa.
martedì 21 gennaio 2020
La 5inc - ZIGHERET
L'anno scorso ho ascoltato un sacco di trap (qui trovi un po' di videi), visto interviste, ho pure letto un libro a riguardo (fa un po' vecio sfigato?).
mercoledì 15 gennaio 2020
La cater: ARENT A TI
In questi dieci anni ho scritto tre canzoni d'amore per la Fra. La prima è stata Ti Spero, un pezzo fatto assemblando gli sms che le mandavo quando vivevamo lontani. La seconda si intitola E' il mio amore mio e si chiama Francesca e parla di lei nello specifico. La terza è questa, l'ho scritta in nones in modo che fosse obbligata a impararlo.
lunedì 13 gennaio 2020
La tr3i - NONES SCLET
Ho un amico che fa la birra, carbonaro dei luppoli nella sua cianva. La beviamo alle feste e mi piace un sacco. Apre un birrificio artigianale, mi propongo di comporre un inno per la sua birra in cambio di una fornitura di birra. Tutti presi bene. Propongo un testo che sia il ritratto di gente nonesa (un'astuta mossa di brand identity). Compongo il pezzo. L’idea è di riprodurre le forme del canto popolare sottoforma di valzer (che fa molto Oktoberfest) e finirlo con una parte più epica tipo Game of Thrones in cui si alzano i calici. Tutti presi bene. Sarebbe bello farci un videoclip promozionale. Non ci sono i soldi, dicono. Il pezzo rimane nel cassetto. Penso peccato. Fine della storia.
sabato 11 gennaio 2020
Macchine in movimento (o I viaggi di Oz), il pezzo sul viaggio scritto anni fa per i Bob and The Apple
Conosco i Bob and The Apple da quando erano dei boci delle superiori e i golden boys della scena tridentina. Invece di spaccare corde e pelli e cord vocali come facevo io alla loro età, facevano un bel pop beatlesiano fatto bene e condividevano con loro le schiere delle pop(p)e delle superiori sotto loro palchi (tanta invidia, la mia). A un Albere Park mi sono proposto di scrivergli un testo. In quegli anni lo facevo spesso, così come spesso quel testo non veniva usato. Ho scritto un testo per Le Origini della Specie, poi cassato, canzone uscita con altro testo, altra melodia. Uno per i Next Point, cassato, canzone uscita con un altro testo (il mio è finito in Cosa Darei). Uno per gli Squirties, anche uello cassato, pezzo mai uscito (il mio è finito in Gino). I Bastard che ne hanno usati 5 o 6), ne hanno cestinati altrettanti. Niente di male, a me piace scriverli, poi la gente non se li sente suoi (mi direte fatti qualche domanda, me la sono fatta).
Uno di quelli che mi piacciono di più, tra quelli che ho scritto per altri, è questo qua. Parla del viaggio, sia di quello fisico che di quello mentale, con giochi di parole e una citazione del Camaron de la Isla che mi riempie d'orgoglio. E' stato scritto apposta per questo pezzo che è molto viaggioso ( nel frattempo i ragazzi son passati allo step beatlesiano successivo, quello
Il pezzo è del 2014, ma è uscito solo ora. Non è neanche postumo, è solo che si erano dimenticati. Forse son capaci di fare roba sicodelica (e dimenticarsi di uscire un disco) anche senza le droghe, ma non li conosco abbastanza bene per saperlo (in caso mi faccio imparare come si fa).
Ecco il testo
I VIAGGI DI OZ
gonfio nel profondo
punto i piedi e guardo oltre il tramonto
salpo dal mio porto
bramo un luogo ameno
e contromano annego nell'arcobaleno
gira gira
giro nel mio zaino e non so dove va
gira gira
giro sulla giostra e sbarco dove capita
girando vengo
girando voy
sbando nel decollo
cado giù e risalgo in un atollo
sbronzo in autoscontro
viaggio a fari spenti
nei deserti delle menti dei miei monti
gira gira
giro e presto il fiato al vento che verrà
gira gira
giro e assaggio il mondo e scopro che sapore ha
girando vengo
girando voy
venerdì 10 gennaio 2020
La doi - MONTURA
Montura nasce l’estate scorsa come poesia. Venti quartine con versi di dieci sillabe in rima baciata che inizialmente erano con la stessa metrica, tipo tatatatatà tatatatatà. Poi all'ultimo mi sono accorto che mancava il pezzo Boombastic per il disco, quello su cui muovere i culi (nel disco prima c'era Gino). Ho un po' stirato la metrica e aggiunto sillabe qua e la. Ne è uscito un singolo di cinque minuti e mezzo tutto cantato senza strofe né ritornello.
mercoledì 8 gennaio 2020
La prima - I ME DIS CHE (BEVI)
Questo è stato proprio il primo pezzo composto tra quelli del disco, anche il primo suonato con la chitarra tre corde. È un bluesaccio veloce, che diventa quasi punk e si suona con un dito per la maggior parte del tempo, con due nei ritornelli.
lunedì 6 gennaio 2020
IL MINITOUR DEI LUOGHI IMPROBABILI DELLA VAL DI NON è finito. Viva il minitour!
Fare un tour in acustico totale di pezzi originali in pieno
inverno evitando bar e ristoranti non è stato facile. Quando siamo
partiti ci siamo detti che poteva andare bene come essere un totale
fallimento. Alla fine in 5 giorni abbiamo suonato in 29 luoghi per un
totale 128 canzoni suonate, pezzo più pezzo meno.
Solo 7 di questi posti
sapevano che saremo passati, solo tre di loro conoscevano l’ora
esatta. Gli altri 21 si son visti entrare due chitarra in spalla che
chiedevano di suonare.
Abbiamo suonato in
un verduraio
un’oreficeria
una banca
un supermercato
una casa per anziani
un negozio di
abbigliamento da montagna
(che porta il nome del singolone del disco)
una parrucchiera
una casa per anziani
un negozio di snowboard
due
macellerie
tre alimentari di paese
un discount
una farmacia
un
tabaccaio
una lavanderia a gettoni
un caseificio
una salumeria
una
biblioteca
un asilo nido
un panificio
un presepe
una libreria
un
negozio di abbigliamento
e (incredibilmente)
al negozio monomarca di
Melinda.
Solo sei posti ci hanno rimbalzati: cinque perché mancava il
capo e uno il capo mi aveva dato l’ok ma i negozianti si sono rifiutati.
La gente è strana.
Comunque la gente è anche presa bene. Non posso dire
che tutti abbiano apprezzato questi interventi a tradimento, ma tanti
erano presi bene ed è cosa buona e giusta. La musica è ancora in grado
di unire le persone, in qualche modo, è questa è una buona notizia.
Grazie a Francesca Endrizzi aka Francesca Fedrizzi per aver partecipato con entusiasmo a questa esperienza un po’ pazzariella.
Grazie alla mia Francesca @frapadovan per aver sostenuto la mia assenza in un periodo in cui la presenza di un padre farebbe comodo.
Grazie a tutti quelli che ci hanno ospitato e fatto suonare!
Adesso ci prendiamo una pausa e poi ripartiremo coi concerti “normali”.
Grazie a Francesca Endrizzi aka Francesca Fedrizzi per aver partecipato con entusiasmo a questa esperienza un po’ pazzariella.
Grazie alla mia Francesca @frapadovan per aver sostenuto la mia assenza in un periodo in cui la presenza di un padre farebbe comodo.
Grazie a tutti quelli che ci hanno ospitato e fatto suonare!
Adesso ci prendiamo una pausa e poi ripartiremo coi concerti “normali”.
mercoledì 25 dicembre 2019
venerdì 20 dicembre 2019
Musica che abbiamo ascoltato in famiglia nel 2019
Questa è la musica che abbiamo ascoltato in casa quest'anno.
In realtà il disco che abbiamo ascoltato di più in casa è il mio
Tutti i pezzi sono andati mille volte
Anita canta le peggio cose in nones da mesi ormai
Fra non capisce ancora tutto
Iuri l'altro giorno ha cantato "senti senti, le babe babe, le baba baba", un verso di 'Ndo vas? ed è stata una soddisfazione ;)
Comunque per voi esce la vigilia di Natale
(qui teaser)
Questa è la roba che andava in questo periodo in cui ho registrato sto disco.
Chissà se è servito a farlo meglio o peggio?
martedì 17 dicembre 2019
sabato 14 dicembre 2019
NO HABLO LADINO Val de Non MINITOUR
INVITO
Essendo la Val de Non avara (.) di luoghi in cui presentare un disco
ho deciso che tra Natale e
l'Epifania farò un minitour di concerti estemporanei in luoghi improbabili.
I concerti saranno in duo (con Francesca Endrizzi) e in acustico totale (chitarra 3 corde e voci).
I concerti si terranno in luoghi pubblici (esclusi bar e ristoranti), quindi qualunque esercizio commerciale, municipio, biblioteca, scuola lo richiederà.
I concerti saranno gratuiti, dureranno più o meno mezzora e dovranno essere aperti al pubblico (promettiamo che non disturberemo la clientela).
I concerti saranno diurni (h 9-11-14-16-17) e rigorosamente in interna (no gia voia migia de englazarme né bale né dedi).
Le date saranno decise in base alle richieste e annunciate la sera prima via social.
Cari esercenti/amministratori, queste sono le regole.
Se ti va di ospitarci e sentire dal vivo come suona il nones scrivimi a felix.lalu@gmail.com
Steme ben!
#nohabloladino
venerdì 12 luglio 2019
Regata Goliardica 2019
Questa è la grafica
per la Regata Goliardica
di quest'anno.
Di seguito le meravigliose regole,
direttamente dal fb della RG
Bentornati ad una nuova edizione della regata goliardica! Iniziate a costruire i vostri mezzi galleggianti perché quest anno le novità sono state elevate al cubo!!! Prendete ferie e costruitevi qualcosa che galleggi e che possibilmente (ma non necessariamente) sia in grado di muoversi! Usate oggetti di riciclo, chiedete al vostro vicino smontate i pezzi dall’auto del nonno, rubate qualsiasi cosa vogliate da uffici discariche, sfascia-carrozze, venditori ambulanti..... ma datevi da fare! L’appuntamento è al solito posto, sulle sponde del lago San Juslein.....usate i passaparola,i megafoni, le radio, le TV nazionali, lo scopo è sempre quello.... diffondete il verbo! A breve maggiori seri dettagli !!!!!
Benvenuta alla ottava edizione della Regata Goliardica.
La Regata Goliardica è un raduno spontaneo di gente che ama divertirsi sul lago di Santa Giustina.
E' un evento che si auto-organizza ogni anno quando i venti estivi cambiano la loro direzione e le correnti del bacino idroelettrico diventano spaventosamente pescose.
L'iscrizione è gratuita ma sarà presente una cassa per le offerte spontanee obbligatorie! Un addetto di corporatura uguale o maggiore del Baci si occuperà di controllare la vostra generosità.
Di seguito le REGOLE della regata goliardica 2019 incise sul muro della diga alla quota 523 mslm:
1.
Leggendo questo regolamento acconsenti al trattamento dei tuoi dati
personali e a tutti i vari trattamenti con pesticidi usati nella moderna
agricoltura, inoltre diventi ufficialmente un partecipante della regata
goliardica ciutausendnaintin.
2.
2.
Il ritrovo è previsto alle nuove
Plaze (46°21'17.3"N 11°03'42.2"E) alle ore 13 del giorno 14 Luglio 2019.
Qui gli equipaggi dovranno iscriversi e prepararsi per la regata.
3.
3.
Ogni partecipante alla regata goliardica è responsabile di se stesso,
proprio come nella vita reale. No minorenni non accompagnati! No
assicurazioni! No avvocati! No scuse! No monade! Rangiave!!
4.
4.
La
partenza della competizione sarà sancita dal rotolamento di un oggetto
rotondo dalla sommità della “rampa / pista da sci” che si affaccia
direttamente sul lago, secondo le modalità classiche del
Cheese-Rolling.
5.
5.
Ogni valoroso marinaio è tenuto ad indossare gli
accessori per una comune giornata al lago: maschera, boccaglio e pinne e
a portare con se un barattolo contenente delle monete di rame (Cu) per
un importo indicativo di una consumazione estiva. (scafandri,
salvagenti, pistole ad acqua, cannoni spara panetti ed altri accessori
che lascino pensare ad una giornata sull'acqua sono ritenuti validi.
Ricorda il barattolo!)
6.
6.
La gara poco competitiva prevede un
percorso insidioso: dopo la partenza che scremerà gli equipaggi meno
audaci, i concorrenti dovranno aggirare la temibile boa posta
all'interno della gola della muerte. Si prevedono ingorghi e nervosismi:
un vigile del comune di Predaia sarà presente per risolvere i
disguidi. Si dovrà poi assaltare la spiaggia di Bankok e correre al
vostro bar preferito.
7.
7.
È obbligatorio che ogni partecipante si
procuri uno scontrino fiscale testante l'avvenuta consumazione. La
natura della consumazione verrà svelata alle ore 13.30 da un impiegato
della Edison - Dolomiti Energia tenuto nascosto ed imbavagliato da
settimane in un furgone non sospetto ma lasciato comunque sotto il sole.
8.
8.
Si raccomandano i regatanti di prestare attenzione ai vicini di gara
e di soccorrerli in caso di bisogno: il lago è profondo e ci sono i
vortici, i mostri Scilla e Cariddi presidiano le profondità del lago e i
pescatori della domenica vogliono a tutti i costi il posto più comodo
per piazzare la loro seggiola. Gli equipaggi a motore dovranno essere
parte attiva nella sicurezza della gara.
9.
9.
Verranno premiati i
vincitori di molte categorie. Tra cui la nuova categoria “Monnezza” che
premierà l'equipaggio che raccoglierà il maggior quantitativo di
plastica dalle acque del Santa.
Si consiglia inoltre di lanciare pane prodotto solamente con farine integrali locali, nel rispetto della salute della fauna ittica che negli ultimi anni ha riscontrato problemi intestinali dovuti alle farine raffinate.
10.
Si consiglia inoltre di lanciare pane prodotto solamente con farine integrali locali, nel rispetto della salute della fauna ittica che negli ultimi anni ha riscontrato problemi intestinali dovuti alle farine raffinate.
10.
La rotta di ritorno è
completamente a discrezione degli equipaggi che dovranno comunque
sbarcare di nuovo alle Plaze e consegnare gli scontrini ed il bottino di
plastica sotto la tenda della festa.
11.
11.
Ogni lamentela o ricorso
verranno gentilmente raccolti e protocollati, ordinati per ordine di
importanza e poi subito cestinati. Si ricorda che il gioco leale fa bene
alla coscienza ma non porta alla vittoria, quindi ogni sabotaggio,
disturbo, o aiuto esterno saranno ben visti dalla giuria.
Seguiranno festeggiamenti.
martedì 30 aprile 2019
martedì 2 aprile 2019
Vol.1 è il primo album di 3AM3YNO ma esce solo in streaming e musicassetta
Cmq oggi senza alcun "fuori presto" esce
Vol. 1
il primo album di
3AM3YNO
Un nuovo progetto di elettronica strumentale
Fatto esclusivamente con un minisintetizzatore che si suona con un dito
Looppando suoni su suoni in lunghe sezioni live, poi tagliuzzate, senza sovraincisioni e finalmente pimpata dal master Jacopo Broseghini.
Vol.1 è
una collezione di piccole colonne sonore per film di fantascienza smarzi
anni 80, quelli con gli alieni di gommapiuma e il sangue color ketchup.
Lo puoi ascoltare qui in streaming gratuito
NB
E' PREFERIBILE ASCOLTARE QUESTO ALBUM
DOPO AVER ASSUNTO SOSTANZE PSICOTROPE
NB
E' PREFERIBILE ASCOLTARE QUESTO ALBUM
DOPO AVER ASSUNTO SOSTANZE PSICOTROPE
Lo puoi ascoltare su musicassetta gialla
in edizione speciale limitata di 50 esemplari.
Credits:
Rec live + edit = 3AM3YNO
Master = Jacopo Broseghini
La Ostia/Grafiche Paura
2019
Master = Jacopo Broseghini
La Ostia/Grafiche Paura
2019
giovedì 21 marzo 2019
LA STAGIONE DEI VELENI
"Se non sei parte della soluzione, vuol dire che sei parte del problema" (anonimo)
Come ogni anno, quando spuntano le primule, comincia in Val di Non LA STAGIONE DEI VELENI, col suo codazzo di decibel all'alba (necessari per l'economia) e puzze (innocue ma) puzzose.
Oggi è il giorno, almeno qui a Nanno.
Parliamoci chiaro: qui non si parla di qualità dell'aria e delle falde acquifere (c'è poco da fare: i dati sono poco chiari, le lobby sono troppo potenti, non se ne esce), sono questioni troppo grandi per noi poveri non contadini. Non si muore nè di rumore, nè di puzze, ma nel quotidiano le cose fastidiose sono queste (è un ragionamento miope? sì, ma un problema alla volta)
Mi spiego: rumore=io mi sveglio prima perchè i trattori fanno casino sotto casa la mattina presto>io dormo meno>io bestemmio>o vivo peggio; puzza=io mi alzo la mattina e non posso aprire le finestre perché c'è puzza ed è così almeno fino a mezzogiorno. Voi dite che è poca roba, ma se volevo questo potevo andare a vivere in pianura no?
Ogni anno faccio questo post e ogni anno i commenti si dividono tra "fanculo i contadini stronzi/irresponsabili/incoscienti/egoisti/corti" e "noi onesti lavoratori vituperati/c'è molta disinformazione/siete degli esagerati". Immagino che sia così che la vive la gente, insultandosi a vicenda (dentro e fuori).
Solo perché si focalizza sul problema e non sulla soluzione.
Allora sto giro voglio fare una PROPOSTA (scusate le maiuscole).
Cari contadini, create dei disagi.
Questi disagi sono innegabili (ripeto: qui parlo solo del rumore e della puzza) ma sono anche necessari per il sostentamento delle vostre famiglie. Questo lo capiamo, ma per noi i disagi restano.
E se ogni anno i contadini nonesi organizzassero una
MEGAFESTA PER L'INIZIO DELLA STAGIONE DEI VELENI
per scusarsi in anticipo con l'altra metà della popolazione per i disagi arrecati?
Una megafesta tipo carnevale in cui mangiamo e beviamo insieme e ci insultiamo a morte (contadini vs non contadini, non contadini vs contadini) (magari anche con dei premi per i migliori insulti e/o le migliori/peggiori argomentazioni) ma siamo tutti amici (perché in fondo viviamo tutti insieme in un (bel) buco di culo e ci si vede tutti i giorni) e alla fine tutti ubriachi ci diamo ragione e pacche sulle spalle e il giorno dopo tutti a farsi i cazzi propri come sempre?
Non cambierebbe nulla, a livello di puzza e di rumore (per non parlare dell'aria e delle acque) ma almeno ci faremmo una festa insieme COME SI DEVE.
E quando ci incroceremo durante la stagione ci guarderemo reciprocamente un po' meno in cagnesco, anzi magari ci sorrideremo anche (rimembrando i reciproci simpatici insulti).
Come ogni anno, quando spuntano le primule, comincia in Val di Non LA STAGIONE DEI VELENI, col suo codazzo di decibel all'alba (necessari per l'economia) e puzze (innocue ma) puzzose.
Oggi è il giorno, almeno qui a Nanno.
Parliamoci chiaro: qui non si parla di qualità dell'aria e delle falde acquifere (c'è poco da fare: i dati sono poco chiari, le lobby sono troppo potenti, non se ne esce), sono questioni troppo grandi per noi poveri non contadini. Non si muore nè di rumore, nè di puzze, ma nel quotidiano le cose fastidiose sono queste (è un ragionamento miope? sì, ma un problema alla volta)
Mi spiego: rumore=io mi sveglio prima perchè i trattori fanno casino sotto casa la mattina presto>io dormo meno>io bestemmio>o vivo peggio; puzza=io mi alzo la mattina e non posso aprire le finestre perché c'è puzza ed è così almeno fino a mezzogiorno. Voi dite che è poca roba, ma se volevo questo potevo andare a vivere in pianura no?
Ogni anno faccio questo post e ogni anno i commenti si dividono tra "fanculo i contadini stronzi/irresponsabili/incoscienti/egoisti/corti" e "noi onesti lavoratori vituperati/c'è molta disinformazione/siete degli esagerati". Immagino che sia così che la vive la gente, insultandosi a vicenda (dentro e fuori).
Solo perché si focalizza sul problema e non sulla soluzione.
Allora sto giro voglio fare una PROPOSTA (scusate le maiuscole).
Cari contadini, create dei disagi.
Questi disagi sono innegabili (ripeto: qui parlo solo del rumore e della puzza) ma sono anche necessari per il sostentamento delle vostre famiglie. Questo lo capiamo, ma per noi i disagi restano.
E se ogni anno i contadini nonesi organizzassero una
MEGAFESTA PER L'INIZIO DELLA STAGIONE DEI VELENI
per scusarsi in anticipo con l'altra metà della popolazione per i disagi arrecati?
Una megafesta tipo carnevale in cui mangiamo e beviamo insieme e ci insultiamo a morte (contadini vs non contadini, non contadini vs contadini) (magari anche con dei premi per i migliori insulti e/o le migliori/peggiori argomentazioni) ma siamo tutti amici (perché in fondo viviamo tutti insieme in un (bel) buco di culo e ci si vede tutti i giorni) e alla fine tutti ubriachi ci diamo ragione e pacche sulle spalle e il giorno dopo tutti a farsi i cazzi propri come sempre?
Non cambierebbe nulla, a livello di puzza e di rumore (per non parlare dell'aria e delle acque) ma almeno ci faremmo una festa insieme COME SI DEVE.
E quando ci incroceremo durante la stagione ci guarderemo reciprocamente un po' meno in cagnesco, anzi magari ci sorrideremo anche (rimembrando i reciproci simpatici insulti).
Iscriviti a:
Post (Atom)