domenica 10 marzo 2013

CONCLAVE TOUR - Il sunto (Terza parte: Forte Fanfulla, Roma)

A Roma le palme hanno cominciato a morire quando la Lega è andata al governo.




[Ti sei perso la seconda parte, discreto pubblico? Leggila qua]

Io tutte le volte che entro in Roma in macchina vado in para. Le strade di Roma sono come quei videogiochi degli anni ottanta che con la macchina dovevi schivare i massi e le altre macchine solo che al posto dei massi ci sono altre macchine ancora. Non capisco mai gli svincoli e il sabato sera è già cominciato. Dopo un discreto tot di bestemmie arriviamo al Forte e parcheggiamo proprio di fronte all'entrata. Mai stato parcheggiato così vicino a un'entrata in vita mia. 

Poppy è giusto un poco sfatto ma se gestisci un posto come il Fanfulla le occhiaie sono solo una piccola mancia da donare sull'altare della gayna. C'è una sala nuova che non è niente male.
All'ultimo è stato aggiunto alla serata un gruppo da Marsiglia. Si chiamano Departure Kids, son vestiti da gente che fa rock'n'roll (e infatti poi fanno r'n'r) son dei boci e il loro inglese è più o meno come il mio francese. Il cantante è il più giovane e constatiamo con Giordi con la y (anche detto Roadie Guedè) che è sputato a Cristiano Ronaldo. Come se non bastasse stasera c'è Real-Barcelona e Ronaldo è squalificato. Giordi con la y (anche detto Roadie Guedè) dice che due indizi fanno una prova e stabiliamo che il cantante bocia francese è Cristiano Ronaldo.

I Departure Kids. Canta Cristiano Ronaldo

Mentre magnamo del sontuoso buffett del Fanfuilla ciarlo con Corrado Meraviglia, un cantautore che suonerà sabato prossimo. Tento di convincerlo che il cantautore è sempre meglio da solo che col gruppo ma non sembra convinto. Io invece penso che Meraviglia sia il cognome più figo del mondo. Penso anche che potrei cambiare il nome del gruppo in La Piccola Meraviglia Felix Lalù, ma forse è giusto un poco poco umile, allora desisto e mi tengo il mio chilometrico nome.
Al concerto si tira su la solita gayna, Sergio mi fa dei suoni paura con una chitarra sporca e cicciosa come piace a me (sì, anche a me piace quando ho dei bei suoni. Non sono fondamentali, ma posso apprezzarli).
I Departure Kids fanno una roba tra i Beatles e i Ramones, una roba vecchia come il cucco ma fatta coi coglioni. Il cantante che noi chiamiamo Cristiano Ronaldo suona gambe larghe e petto in fuori, la stessa posizione in cui Cristiano Ronaldo calcia le punizioni. Ci diciamo che se due indizi fanno una prova, tre indizi fanno una certezza. E' lui, l'idolo delle donne e degli uomini sta di fronte a noi e vorremmo che ci cacciasse qualche palleggio dei suoi mentre suona, ma probabilmente è uno che non vuole mescolare i diversi ambiti della sua vita e quindi non palleggia manco per il cazzo.
Al concerto vengono anche amici romani. C'è Romina che viene per salutarmi e poi scappa a vedere i Chinese Man (questi qua) (non c'è niente da fare, il cantautorato perderà sempre, contro l'elettronica ed è giusto così perchè il cantautorato è pippe invece l'elettronica è coito). Ci stanno pure Floriana e Antonio. Floriana è colei che mi ha ospitato quando sono sceso a prendermi il mio amore a Roma. Davanti a casa sua ci siamo baciati per la prima volta, quindi le sarò sempre grato. Poi arriva anche Nico, che mi porta il suo regalo di nozze. E' un disegno del nostro invito di nozze (io e la Fra che ci baciamo colle maschere da lucha libre) dentro allo schermo di una televisione. Penso che di tutti gli amici artisti che ho invitato al matrimonio l'unico che mi ha fatto un regalo fatto colle sue mani è stato lui (anzi no, c'è anche quello che scrive queste robe qua). Il ritardo è scusato perchè Nico è più che terrone, è calabrese. Della Calabbria so che la gente ha nomi lunghissimi: lui si chiama Nicola Marco e i suoi soci Giandomenico e Massimiliano. Giandomenico e Massimiliano sono alti quanto Nico e a me che c'ho anche il taccazzo da scaropini mi pare di essere un gigante, tipo Bill Murray quando gira per le strade di Tokio in Lost in translation e spunta tra i giappi come un giocatore dell'nba. Giandomenico e Massimilano dicono anche che Roma è la prima città della Calabbria. Dicono anche che il nome è direttamente proporzionale a certe cose che contano. Mi rendo conto che entrambi i posti in cui ho suonato a Roma sono gestiti da calabbresi. A Dal Verme ci stanno Andrea e Toni (sicuramente diminutivi di Giuseppandrea e AntonioMaria) e al Fanfulla, come detto, Poppy (diminutivo di  Rosario, che non è lunghissimo ma significa qualcosa di lunghissimo quindi la regola è rispettata). Massimo rispetto per i calabbresi. Tutto questo fa parte del grande piano della Calabbria per dominare il mondo. Spargere gente con i nomi lunghi in modo da incrementare l'uso di inchiosto e di pixel fio a saturare il mondo di 'nduja e 'nduja virtuale. Un giorno la Calabbria dominerà il mondo e quel giorno lì io conoscerò la gente giusta.

[Seguiva un succoso e dettagliato racconto della discesa negli inferi del free drink di Giordi con la y (anche detto Roadie Guedè). La bozza, ahimè, non ha passato il vaglio del soggetto in quanto lesiva della sua dignità di beone bresciano. Non che egli fosse risibile di per sè (non più risibile di uno che si ubriaca normalmente). La parte divertente erano i miei tentativi di preservare dai suoi exploit da eccesso di rock'n'roll la casa più pettinata in cui abbiamo dormito. Grazie alla potenza del veto nessuno saprà mai che...] 
[Per chi fosse interessato posso mandare una copia privata o pubblicarla ugualmente con diverso nome del protagonista]

Il giorno dopo è una splendida giornata soleggiata romana primaverile con venti motherfucking gradi. Colazioniamo sul terrazzo, Filippo cura le piante, Giovanna la tipa di Filippo cura il picnic che faremo e cazzia giustamente Filippo perché cura le piante invece di prepararsi e uscire che è tardi.
Schizziamo nella domenica romana come quando nei film entra uno in un taxi e dice isegua quell'auto.
Giordi con la y (anche detto Roadie Guedè) si è alzato rinfrancato (non saprai mai, discreto pubblico, perché si è alzato rinfrancato) (a meno che tu non lo richieda espressamente) e pensa che non è mai stato a Roma. Caso vuole che tra Piazza Vittorio e Parco Villa Panfili passiamo vicino al Colosseo e al Circo Massimo, e mezza Roma l'hai già vista (no, scherzo, ma se fossi giappo sarebbe vero).


Villa Panfili
Parco Villa Panfili è il posto dove Berlusconi (cosa che coincide con lo stato italiano negli ultimi vent'anni, per chi non l'avesse notato) ha ospitato il suo (quindi nostro) amigo Gheddafi nella sua ultima visita. Il posto dove Gheddafi ha installato la sua tenda berbera. La tenda berbera è come un tendone bavarese ma senza caraffe di birra e senza bionde tettone. Non che Gheddafi vivesse in una tenda berbera, a casa sua. Ma amava fare il ganassa del deserto, all'estero, come i padri violenti amano fare i simpaticoni, a messa.
Al parco ci sono cinque amici di Filippo e Giovanna con un pranzetto veramente sontuoso: salame, pecorino, torrta salata, altra torta salata, mozzarelle di bufala, olive, frittata, pizza bianca e mandarelli. Io e Giordi con la y (anche detto Roadie Guedè) siamo gli imbucati di lusso. Arriviamo, magnamo sputtanando i cani della gente e i joggers (ce n'è uno che chiamiamo l'arrancatore) poi teliamo sazi facendo grandi inchini, che c'abbiamo da fare un concerto a Viterbo. E' il prezzo che i comuni mortali pagano a noi rocker affinché gli miglioriamo la vita (anche un muratore ti migliora la vita, in effetti, ma poi scompare e te non ci pensi più. Invece il rocker rimane nell'anima, soprattutto se gli hai comprato il cd). Grazie comuni mortali, grazie Roma, se n'annamio.


Sontuoso picnic a Villa Panfili
Uscendo da Roma passiamo vicino a San Pietro e a Castel Sant'Angelo. Con questo Giordi con la y (anche detto Roadie Guedè) ha visto tutto quello che c'è da vedere a Roma.


Enogastronomia: Birra Menabrea, Grappa bianca, Sontuoso buffet, vodka tonic, chupiti di rum
(Il giorno dopo: sontuoso picnic descritto poco sopra)
Musica: La Piccola Orchestra Felix Lalù, Departure Kids (scolta qua)
Casa di: Filippo e Giovanna
Compari di viaggio:  Giordi con la y (anche detto Roadie Guedè)


FotoSunto di Roma


Manifesto scritto in romanesco







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