venerdì 28 agosto 2009

La novità dell'anno

Non leggo un libro da quasi tre anni. Considerando che nei quindici anni precedenti ne leggevo svariati ogni mese o settimana la cosa pdovrebbe preoccupare. E' triste pensare che uno legge a manetta e poi comincia a scrivere e lì finisce di leggere.
Nel frattempo ho avuto altro da fare prima di collassare al letto tutte sere. Le mie uniche letture sono state i cardini dell'informazione italiana: Internazionale e la Gazzetta dello Sport. Poi a volte Cronaca Vera e Rumore. Nientecchiù.
Già da luglio avevo sulla panca di legno di fianco al cesso un libro che m’ha regalato l’abuelita Maria, Psicomagia di Jodorowski: ogni cagata due, quattro, sei pagine. Non che legga particolarmente veloce, me la prendo col comodo. Però leggere un libro sul cesso è un sacrilegio, non vale, è come farsi mezza sega alla volta.

Tutto questo fino a ieri. Da ieri ho ricominciato a leggere, signori, e lo annuncio con fierezza. Poi magari rismetto per altri tre anni. E quale miglior libro per ricominciare a leggere che il libro scritto da uno che sta per morire? Da uno che sulla porta scrive ogni ospite è indesiderato? Parlo de La fine è il mio inizio di Terzani. Non c'è storia inventtata che valga lla vita di qualcuno. Poi a me questo mi illumina sempre. Mi illuminano sempre, sti anarchici. E' ora di cambiare. Cosa? Boh. Le donne son più comode, cambiano pettinatura e il gioco è fatto.

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