domenica 28 aprile 2013

CONCLAVE TOUR - Il sunto (Quarta parte: Allimprovviso@BlitzCafè, Viterbo) 3 marzo 2013





[Ti sei perso quello che è venuto prima, discreto pubblico? Leggilo qua]

Roma è com'è da quanto? Milioni di anni? Ciononostante il tomtom ci fa prendere strade che non c'entrano un cazzo. Dobbiamo prendere vione? Lui ci manda nelle viuzze. Io e Giordi con la y (anche detto Roadie Guedè) prima apriamo i finestrini per far uscie le bestemmie, poi deduciamo che se tutte le strade portano a Roma è evidente che se tenti di uscire c'hai delle difficoltà ontologiche e fieri della nostra deduzione ci involiamo verso la città dove il nome conclave nacque un discreto tot di tempo fa (qua c'è il sunto giornalesco) e ascoltando la cassettina nera dei francesi di ieri. Mi sa che l'han registrata in sala prove col registratore a cassette. A volte penso che va bene il lo-fi, ma se non capisci un cazzo è meglio la radio e la radio è peggio di tutto. Ora capisco perchè le tiravano dal palco in mezzo al pubblico. Io se avessi una cassettina così la tirerei in mezzo al pubblico sperando che qualcuno la calpesti.

Ci fermiamo a far benza. E' domenica, il distributore è chiuso ma c'è il benzinaio pakistano. Il benzinaio pakistano non è lì per fare il benzinaio ma per dire che il distributore è chiuso e self service. Ci chiediamo quale sia la sua utilità e diamo per scontato che stia nascondendo qualcosa, tipo trenta boci pakistani da rivendere come boci cinesi o una pila di cadaveri alta quanto noi. Per sicurezza non chiediamo oltre, non vogliamo rimanere invischiati in queste cose pulp e terrone (non che al nord non vendano boci pakistani o impilino cadaveri ma le notizie vengono insabbiate meglio, e se succede La Padania dice che c'entrano i terroni  (anche se più della metà dei milanesi è terroni) quindi ce ne laviamo le mani).
A Viterbo è ancora tutto lì: il boulevard che era un fiume, Il Gulliver mezzo inghiottito dalla terra di un parco, i cartelloni del PdL che ringrazia per la vittoria elettorale. Anche a casa SPifferi è ancora tutto lì: le scale di pietra, i bozzoni di acqua Nepi sul pianerottolo, la skyline di cd e dischi sul tavolo del salotto. Solo di sopra c'è una novità: il bagno senza luce è stato sostituito da un bagno senza porta, con l'asse che scende da sola (e non va spinta, sennò s'offende).
Oggi si suona all'aperitivo in un posto che si chiama Blitz. Per arrivare al Blitz si passa vicino alla scultura dei portatori di Santa Rosa. La sorpresa è che suoneranno anche le Tuttattaccate, le mie local heroes preferite che avevo consociuto l'altra volta. Qualcuno le ha definite sono ZZ Tope poichè sono tipe estremamente affascinanti ma senza barba. Le Tuttattaccate fanno cantautorato eclettico paesistico. Tecnicamente fanno quello che dovremmo chiamare folk: perché noi chiamiamo musica folk quella fatta colle chitarre acustiche (e che a me m'ha rotto il cazzo all'infinito), mentre folk dovrebbe essere musica strettamente collegata a un luogo (e questo luogo è un paese che sta dentro a Viterbo che si chiama Piano Scarano) e a un momento storico (cioè tipo adesso). Allora forse anch'io faccio folk, non c'avevo mai pensato e questo mi riempie d'orgoglio.
Ma stavamo parlando delle Tuttattaccate. Qui le ascolti, discreto pubblico:

Ci stanno pure Paola e Leonardo col piccolo Ludovico. Leonardo è il cugino della cugina della Fra e l'ho conosciuti a uno dei tot pasti di Natale, quando a Milano faceva più freddo che a Trento. Ludovico c'ha presumibilmente cinque anni ed è tutto ingaynato per il concerto, ma siccome andiamo per le lunghe, si addormenterà dopo la mia terza canzone. Perdere la possibilità di segnare l'infanzia di un bocia è un peccato, ma ci riproverò alla prossima calata.
Al concerto, complici le ZZTope, si tira su la solita gayna.
Dopo il concerto, cedo alla proposta che Giordi con la y (anche detto Roadie Guedè) mi fa da giorni: il soldatino. Io il soldatino non so cos'è, Giordi con la y (anche detto Roadie Guedè) viene dal posto dove hanno inventato la menta al quadrato, come non fidarsi. E invece il soldatino è il campari soda, quella bozzetta rossa a forma di cono.
Alla vigilia dell'età di cristo, dopo aver bevuto il bevibile in prolungata adolescenza, con una marea di free drinks alle spalle, un anello d'oro bianco tra le dita e con un bocia in arrivo, scopro un nuovo beveraggio di cui mi ubriacherei. Mi vergogno di aver conosciuto il soldatino solo ora, so che è una bevanda da fighetti che non hanno il coraggio di ubriacarsi colle robe vere, ma me ne compiaccio lo stesso perché in fondo l'ottanta per cento di quello che berrò in vita l'ho già bevuto e allora bevo che cazzo voglio. Ne beviamo un tot con Barbara delle Tuttattaccate e Giordi con la y (anche detto Roadie Guedè). Barbara e io scopriamo cose in comune che non sto qui a citarvi ma che hanno anche fare con un ebreo maledetto che non sa neanche chiudere una moka e ci divertiamo un sacco a sputtanarlo (non perché è ebreo, semplicemente perché è risibile).
Se un giorno mi ritrovassi a desiderare un'avventura extraconiugale (posto che sono innamoratissimo della Fra e voglio vivere con lei tutta la vita ed è cosa nota) penso che schizzerei verso Viterbo e mi piazzerei a far serenate in via del Paradosso.
Mentre penso questo è mezzanotte il Blitz chiude e mentre noi siamo tutti in pista mentre SPifferi fa la parte del vecchio che vuole andare a dormire. Per tutto il tempo in cui siamo stati  col buon SPifferi ho pensato che l'avevo già visto (a parte l'altra volta che l'avevo visto veramente). Hai presente quando qualcuno ti ricorda qualcuno, discreto pubblico? Ecco, SPifferi somiglia a Padre Pio. Per chi non sapesse chi sia Padre Pio, Padre Pio è quella facciona in bianco e nero colla barba che c'è su buona parte dei camion italiani. Voi avete sempre pensato che quello lì era Che Guevara? Invece era Padre Pio. (In effetti Padre Pio è un po' il Che Guevara italiano. Prima malcagato dal suo capo, poi glorificato, morti a un anno di distanza. Ho finito le similitudini). Finiamo a bere un dito di rum della madonna (e che rum si può bere a casa di un sosia di Padre Pio?) e a parlare di un tipo che gira per l'Africa a raccattando musica qua e là invece di comprare collanine fatti dai boci delle bidonville (scolta qua).
Ma non è finita qui, perchè la mattina quei due baciati dalla sorte di io e Giordi con la y (anche detto Roadie Guedè) abbiamo appuntamento a Piano Scarano per fare colazione con la mia eventuale futura amante. Al bar di Piano Scarano facciamo colazione accanto ad un soldatino mega, per ricordarci da dove veniamo.
Poi altra tappa nella tana delle Tuttattaccate, dove scopriamo delle informazioni sempre utili su Viterbo:
- Piano Scarano è il quartiere di Bonucci della Juve
- Viterbo è pieno di suore e c'era una storia divertente che però adesso è passato così tanto tempo che non me la ricordo, diolai
- a Viterbo è stato girato Il Commissario Rocca, che io guardavo con mia madre quando ero un bocia. E quando giravano Il commissario Rocca tutte le  strade erano della tv ed era pieno di sbirri e la gente guardava giù dalle finestre e c'era uno che di lavoro faceva quello che guardava le finestre e diceva state via dalle ffinestre, che vi si vede.
Salutati i due terzi delle Tuttattaccate, prima di partire tre acquisti necessari:
- pizza bianca e mortazza, per le sei ore di macchina rimanenti
- salame viterbese, per dimostrare a mio padre che la lucanica esiste dappertutto
- un barattolo di nellina, una crema di nocciole viterbese per addolcine il mio amore quando le racconterò della mia eventuale futura amante.
Durante il viaggio di ritorno io e Giordi con la y (anche detto Roadie Guedè) decidiamo chela prossima uscita La Ostia saràun il vinile di Sono della Val di Non. E' un'uscita necessaria nel panorama musicale italiano, il pubblico lo pretende. Decidiamo inoltre che la canzone speciale di questo tour, la nostra personalissima ost, è "Ospedale Maggiore" degli X-Mary. Non riusciamo a togliercela dalla testa e continuiamo a cantare "l'Ospedale Maggiore è il maggiore ospedale qui a Lodi...Lodi" come due boce napoletane che cantano un neomelodico a caso.


Ospedale maggiore - X-Mary


Un tour di soli quattro giorni è ben poca cosa rispetto a un tour di cinque, o di cinquanta. Partire con il prossimo concerto e il prossimo alloggio in salotto (o camera degli ospiti, se va bene) e le prossime persone splendide che conoscerai come meta è di molto meglio che partire per tornare a casa, ma se a casa c'è l'amore della tua vita con la panza più ci si accontenta e non solo.
Smollo Giordi con la y (anche detto Roadie Guedè) a casa di Ruben, lo abbraccio come un nuovo fratello e schizzo verso le confortanti montagne trentine. Ogni volta che le vedo da lontano salendo da Verona mi sento già con mezzo culo sul divano, e al mondo non c'è niente di meglio del divano.

Enogastronomia: buffet, soldatino
Musica: Tuttattacccate, La Piccola Orchestra Felix Lalù
Casa di: SPifferi (aka Padre Pio)
Compari di viaggio: Giordi con la y (anche detto Roadie Guedè)


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