giovedì 3 marzo 2011

Duel di Steven Spielberg (1971)

[Attenzione. Come al solito contiene SPOILER. O li conterreva, quarant'anni fa]

C'è uno che parte con la macchina. Incontra un camion che sgasa come un camion cisterna del 1971. Lo supera. Il camion lo risupera. La macchina lo risupera. Il camion non apprezza e suona. Il tipo si ferma alla stazione, fa benza. Si ferma anche il camion. Il camion è guidato da un paio di camperos. Il tipo chiama a casa e si scusa con la moglie per non averla difesa in una guerra per il controllo del salotto dove è stata importunata. Riparte. Ritrova il camion. Pare che i camperos che guidano il camion abbiano una sorta di avversione nei suoi confronti, in quanto non lo lasciano passare, o lo lasciano passare solo quando arrivano macchine dall'altra parte. Il tipo si prende male, lo sorpasssa su un dosso parallelo alla strada, alla Hazzard. Adesso fa il figo e sfreccia come guidando un bolide. Il camion lo raggiunge. Accelera a manetta ma sta guidando un macinino rosso che non fa più degli 80 (miglia).Il camion lo tampona. Corrono come dei baccani al sabato sera ubriachi tra il bar e la discoteca con la ragazza spaventata di fianco e gli amici che li spronano attraverso battute sulla loro (scarsa) virilità.Il tipo della macchina si caga in mano, al primo bar si butta fuori strada, divelle una staccionata (che non aggiusterà), si ripiglia e va verso il bar. SI vede che ha sudato come un caimano. Si rinfresca, è tutto contento, è finita. Esce e il camion è parcheggiato lì fuori. Si siede e lo aspetta al vargo, menate infinite in testa finchè aggredisce uno pensando sia il camionista ma questo lo monda. Mentre lo monda parte il camion, che evidentemente non era guidato da lui. Lo rincorre. Una scena degna delle olimpiadi ma lui non ha nè i calzoncini nè la pelle nera e allora non lo raggiunge, non vince niente. Riparte. Trova un autobus in panne. Prova a spingerlo (sì, un autobus pieno di boc con una macchina). Non ce la fa e rimane pure incastrato. Il camion torna indietro, lui si caga nuovamente in mano, ma il camion vuole solo aiutare l'autobus. Perchè nessuno pensa ai bambini. La macchina riparte di balla, si ferma alle stanghe del treno. Quatto quatto si rifà sotto il camion che lo spinge verso il treno in corsa. Mai visto un film finire con uno spinto con la macchina verso il treno.Quindi resiste e poi scappa, si ferma alla prima stazione, chiama la polizia ma arrriva il camion che divelle non solo la cabina telefonica, ma anche tutte le gabbie piene di ragni e serpenti velenosi che la tipa della stazione colleziona. La tipa si incazza come una iena e bestemmia dietro ai protagonisti dio, la madonna e l'undici titolare dei santi. Sono i sacrifici per il buon cinema. Riparte a manetta, si nasconde e lascia passare il camion. Fa una pennica: in effetti s'è cagato in mano parecchio e una pennica ti ripiglia. Si sveglia, riparte, contento. Non si capisce perché continui sulla stessa strada: aveva un appuntamento, ma nel frattempo s'è fatto tardi e inoltre è sfatto da far schifo. Io in lui sarei tornato indietro, ma a volte i protagonisti dei film ragionano col culo, e va avanti. Inutile dire che si ritrova lo stesso camion, però adesso mi son rotto il cazzo. Finisce che lancia la sua macchina provata dalla giornata contro il camion che psingendo la macchina finisce in una scarpata. Il tipo a piedi, colla macchina ridotta a un cracker, onto, sudato, cagato e in mezzo al deserto esulta di gioia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sono d'accordo