A grande richiesta pubblico l'intervista via mail fatta dal buon De Santi a fine ottobre.
Non essendo ancora stata pubblicata dalla bibbia del rock trentino (L'Adige) e dubitando che venga pubblicata per intero (per ragioni si spazio) la dedico al discreto lettore, augurando un 2011 di cui vergognarsi tranquillamente nel 2012.
Allora Oscar incominciamo dalla tua “genesi” sonora: da dove scaturisce la tua passione per la musica?
Da piccolo ascoltavo i cori della montagna e Al Bano e Romina in macchina con mio padre. Poi è arrivato Vasco, poi i Nirvana e i Ratm. Quando avevo quindici anni a una cena dei coscritti eravamo ubriachi e abbiamo deciso di formare un gruppo. Il giorno dopo siamo scesi a Trento e ho comprato un basso smarzo e un piccolo ampli. Eravamo ignoranti musicali, a parte Irene aveva studiato piano (ma suonava la batteria). Facevamo cover hardcore di canzoni da RadioItaliaAnni60. L'hardcore non sapevamo neanche cosa fosse.
Su quelle che tu chiami “rumorose e cazzute sponde del Rio Valorz “ nasce il tuo alterego musicale “La Piccola Orchestra Felix Lalù”: con quali obiettivi?
Ovviamente l'obiettivo di tutti i musicisti è fare i soldi e farsi le tipe. Oltre a questi due obiettivi principali il mio obiettivo personale è che la gente ascolti una bella melodia con dentro le parolacce e dica oh, che bella canzoncina parolacce included. Nelle mie ultime canzoni ci sono parole quali cazzo, culo, sega, pompino, porco digos, Berlusconi, vulvon. Non usate volgarmente, son dentro le frasi, come parla la gente. Un po come la storia del tipo che metteva lo sperma nello yoghurt della cugina e poi richiudeva il barattolo.
Per i tanti lettori dell’Adige che non ti hanno mai ascoltato ci provi a descrivere cosa diavolo suona la Piccola Orchestra?
La Piccola Orchestra Felix Lalù è la versione alpina dei Neomelodici Napoletani. E' una roba che piace sia a mia nonna Gina che alla mia amica metallara Marika, per dire. I lettori che hanno accesso al mondo autonomista di internet possono scaricare i dischi gratuitamente da
myspace.com/felixlalu.
Rispetto al passato ho la sensazione che l’aria delle valli faccia molto bene ai musicisti trentini, tu arrivi ad esempio da Rabbi…voglio dire non c’è più la dicotomia fra le band cittadine e quelle “da fuori”: sei d’accordo?
In realtà sono noneso, i miei nonni son di Rabbi e La Piccola Orchestra è nata lì. Riguardo la scena, siamo nel 2010, niente dicotomie. Una volta nelle valli si era più ignoranti. C'era il pop, il punk e il metal, e basta. Ora siamo tutti uguali e più variegati. Quello che non cambia è la democristiana sazietà che l'autonomia ci dà. Sono pochi i gruppi che si sbattono per suonare fuori dal Trentino. Ci lamentiamo ma non ci muoviamo Aspettiamo che passi una casa discografica e ci scovi magicamente. E' noto che i discografici passano le loro vacanze in Trentino.
Fra i tuoi pezzi forti c’è “Poco Dio” ; come è nata questa canzone?
Poco Dio era scritto sulla porta della stanza del mio amico Cliff, il mio più grande ispiratore. C'erano anche membri, vulve e svastiche. Tutti notano l'assonanza con la bestemmia, perché la malizia sta nelle orecchie di chi ascolta. A parte questo è una canzone che parla della presenza di dio in molte cose.
Che mi dici invece de “La Ostia - Registrazioni Artigianali” la tua etichetta indipendente?
La Ostia - Registrazioni Artigianali è l'azienda tutta trentina che non chiede contributi alla provincia per ogni peto che deve produrre. Lavora in maniera totalmente artigianale, registrando in salotto con un microfono smarzo e un programma obsoleto. E' un'etichetta autarchica, che vive solo grazie all'8 per mille.
Una battuta su i tuoi ultimi progetti magari cominciando da “La Spuma per el Bocia”…(PARLA ANCHE DEGLI ALTRI COME BUE ECC.)
La Spuma per el Bocia è un progetto solo voce, loop e strumentini. Quest'estate è uscito con 14 canzoni solo su youtube, chiamate Rabbi Loop Impro. L'idea è quella di integrarlo con La Piccola Orchestra.
I BUE invece sono un side project con gente di Kepsah, Fango e Damsel's Demon Lovers, facciamo discorumorismo, musica dance superpesante con due batterie, un basso a due corde, un mac, un sax e due voci.
Jollix Malibu è un duo estemporaneo con Johnny Mox, una roba tipo Al Bano e Romina che fanno i Beastie Boys.
Cosa fa Felix Lalù oltre che pensare (quasi) sempre alla musica? (UNA BATTUTA SULLA TUA VITA)
Ora sono innamorato. Se è vero quello che diceva un amico catalano, che O scopi o scrivi poesie, non puoi fare le due cose contemporaneamente, allora è possibile che smetta. Oppure l'arrivo di una nuova musa incrementerà la produzione. Vedremo. Nel frattempo ho ricominciato a dipingere, ma solo per soldi. A natale faccio una megasvendita.
Quali segni ha lasciato e continua a lasciare l’uragano Bastard Sons of Dioniso sulla scena trentina?
L'uragano Bastard è stato un uragano mediatico, montato dai giornalisti per scrivere più righe (senza offesa). La provincia ci ha marciato finchè erano in tv, con comparsate e proclami. Le iniziative successive sono state a dir poco pessime, fatte senza chiedere niente ai gruppi. Poi ci sono gruppi trentini che suonano fuori regione molto più spesso dei Bastard ma non vengono considerati. Si chiamano Attrito, Nurse!Nurse!Nurse! e Johnny Mox. Han suonato a Roma, in Sardegna, Berlino, Parigi, ma nessuno ne ha scritto niente.
A quando il nuovo album , il secondo se non sbaglio, della Piccola Orchestra?
Ho già una ventina di canzoni pronte, basterebbe registrarle. Ci sarà meno chitarra e più strumentini stupidi, ci saranno ancora un sacco di collaborazioni illustri (Johnny Mox, Klaus Brunnen, Kepsah, Tom Violence, Damsel's Demon Lovers, Next Point, N.A.N.O., Piquetitos, La Cripta Crew, HNF e altra gente ma ancora non lo sanno). Diciamo che ad Allah piacendo uscirà l'estate prossima.
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