giovedì 10 dicembre 2009

Roma Roma Roma e i Bastard al Piper

Al bar della stazione a Trento i colloqui per le assunzioni li fa Lombroso. Oltre ad essersi accertato che la candidata sia giustamente brusca e scortese, egli controlla che gli apici laterali delle labbra siano piegati verso il basso. Il che dà alla cosa un aspetto ancora più inquietante.
Al bar della stazione a Trento, l'unico aperto alle 8 di un giorno di festa, ho perso il mio portamonete pieno di plettri e chiavi della bici. Questo era il segnale che lasciare il suolo autonomista fa male e non s'ha da fare.
Ciononostante, Roma è bbella, Roma è bbona, arRoma ce stanno 'e mejo pisque.
Ho scritto al mio amico Fra che stavo arRoma e m'ha risposto nfatti mo te sento più famigliare, fratè.
Sui taxi ci sono le pubblicità rivolte ai tassisti per pregarli di non fregare i turisti. Me l'ero anche segnata ma ho perso il biglietto.
Poi a Roma puoi notare che se appoggi la mano sullo scorrimano delle scale mobili questo va sempre leggermente più in fretta della scala quindi arrivi alla fine in una posizione stupida, con la mano a mezzo metro dal corpo. Probabilmente è così anche nelle altre scale mobili del mondo, ma solo a Roma me ne sono reso conto.
Il Colosseo è pieno di buchi, entrare costa un botto ed è spazio rubato ai parcheggi. Si potrebbe lanciare una campagna.
Guardando il Colosseo da fuori pensavo a come era facile una volta uccidere qualcuno con una spintarella, o rovinargli la postura. C'erano ste scale alte e strette che in salità ti dovevi aggrappare ma in discesa ti dovevi toccare i coglioni per non cadere e morire schiacciato dalla folla festante per i gladiatori morti. In tutti i posti penso sempre a come ci si può morire. In montagna, di montagna; al mare, di mare; in un maxitamponamento, schiacciato tra il radiatore è il poggiatesta, e altre amenità del genere. Perchè morire è facile.
Poi al Piper ho visto i Bastard. Mancava Patti Pravo, a insegnargli nuove mirabolanti droghe per arrivare a sessant'anni con quell'aria bruciata da Keith Richards con le tette e biondo. Forse sono lontani i tempi in cui Jacopo beveva una birra da un bicchiere di plastica mentre suonava, col solo ausilio dei denti e delle labbra, ma i ragazzi ci sono ancora, eccome. Quattro canzoni tiratissime che ti dici e poi che cazzo fanno per tenere su il ritmo del concerto? (perché il concerto è una storia: se spari i colpi migliori all'inizio, i piatti succulenti, rimani alla fine solo colla fame e col pane di Trento, e tutti sappiamo che lo chiamano pane ma è meglio il pan da toast che pane non è).
Poi un acustico. Ecco, io l'acustico dopo venti minuti mi scassa la minchia, ma di chiunque, se non saltan fuori percussioni o cose del genere. Acustico fico, han dimostrato che sanno suonare, emozionare, bagnare anche le madri, bene.
Il passaggio tra l'acustico e l'elettrico è semplicemente brutale. Un attimo prima Richard Gere ti sta dicendo quanto sei bella mio amor accarezzandoti delicatamente parti del corpo che tu non sognavi essere erogene e l'attimo dopo c'hai una mazza tanta di negro nel culo. Tutto questo in un battito di ciglia. Tolto di metafora, una goduria.
Prima dicevo che pensavo che si fossero giocati le cartucce prima, invece la terza parte è superrock come io me li ricordavo. Grazie, grazie.
Francesca, la mia amica che era vergine e non li aveva mai visti ne sentiti ha detto che son stati fichi e che ha goduto. Mi sembra un bel complimento quando la maggior parte della gente viene lì perché ti conosce e ti adora.
Solo due pecche: la birra al Piper costa 8 euro, una birra piccola, zero20. Un euro per ogni dito, due euro per ogni sorso, tutta foderata d'oro nel suo bicchiere di plastica. Per fortuna che nei camerini abbiamo usufruito di qualche alcole dei ragazzi sennò veramente c'avrebbero spennato, e manco per ubriacarsi, solo per la sete.
Maledetto Piper. Poi però le leggi del karma (che sono tutt'altro che chiacchiere e distintivo) tornano a fargli il culo perchè il pubblico è per la maggior parte de boci che la birra del Piper la schifano. E fanno bene.
Ecco l'altra nota dolente, il pubblico. Ora, ci si accontenta di quel che c'è ovviamente, se è numeroso e ti lovva. Certo anche è che per un rocker avere davanti un pubblico di rocker è più soddisfacente. Certo è anche che se spaccano così un pubblico vero non ci metteranno manco molto a farselo. Con diciannove euro senza consumazione è difficile che uno vada per curiosità a vedere un gruppo che spacca ma uscito dalla tv, che poi gli amici lo prendono per il culo.
Tempo al tempo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Concordo Felix,

Ecco l'altra nota dolente, il pubblico. Ora, ci si accontenta di quel che c'è ovviamente, se è numeroso e ti lovva.(meno male che non sei venuto a Milano).

Certo anche è che per un rocker avere davanti un pubblico di rocker è più soddisfacente. Certo è anche che se spaccano così un pubblico vero non ci metteranno manco molto a farselo.(per fortuna che spaccano!almeno posso non esser presa per il culo dai miei amici)

Ah bello lo scontrino del Piper..bè sei stato fortunato ai Magazzini l'acqua costava 3 euri e la bottiglia non era neanche dorata con diamanti..non ho voluto neanche interessarmi ai loro cocktail..