lunedì 14 febbraio 2011

Tette e inquinamento

C'è troppo inquinamento, le polveri sottili si insinuano nei nostri polmoni, traspirano dalla nostra pelle, impolverano i frutti, sporcano i vestiti stesi, ontano i capelli delle donne. C'è troppo inquinamento, ma solo a volte. Per combattere l'inquinamento ci sono due modi. Il primo è cambiare la macchina. Certo, si produce un rottame in più buttato in qualche discarica poco (o molto) visibile, ma si guida una macchina nuova, onesta con l'ambiente, rispettosa dei bronchi dei bambini e dei metalmeccanici. Il secondo è le targhe alterne. Da buoni italiani, quando la merda tocca il culo (e solo allora) ci si muove. Lo fa la nazionale di calcio, lo facciamo noi, lo fanno i nostri governanti. La soluzione non è muoversi meno, fare car sharing, non usare la macchina ma stare fermi se si è poretti e si ha una macchina vecchia e invece muoversi e sgasare se si ha il suv, per dire. Noterà, discreto pubblico, che sono interventi di facciata, facili da mettere in atto quanto inutili. I modi discreti sono inquantificabili e non fanno audience.
Così la pensavo anch'io, ma come ogni buon uomo su questa terra mi ricredo, mi ricredo perchè i politici lo sapevano già: per questo le misure adottate sono niente. Mi ricredo cazzo, va bene? Ho degli ottimi motivi, due in particolare: sono in asse, circolari e completi di bottone di accensione, spessso uno è leggermente più grande dell'altro. E' risaputo ormai che l'inquinamento fa crescere le tette delle donne.
E allora vai di inquinamento, metti la benzina agricola al posto della super, lascia la macchina accesa tutto dì, che è tutta salute, ma soprattutto, quando puoi, sgasa compare sgasa.

2 commenti:

Alligatore ha detto...

Ah, ah, ah... ecco, ora attacco la bici al chiodo.

zucca ha detto...

ho sempre pensato che anche Černobyl fosse centrato qualcosa...risposte al riguardo?