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Nella settimana in cui
Margherita Hack viene impedita di parlare al venerdì santo e
una Venere a caso del Canova riacquista l'uso delle braccia, succede che lo stesso giorno muoiono
Lucio Dalla e
Germano Mosconi e tutto il resto va a gambe all'aria, compresi i vestitini attillati antisommossa, i manganelli, gli schiumogeni, i tralicci e i camion in coda in Valsusa. Posto che il cordoglio della morte ci fa ripensare a quello che se pensiamo una volta l'anno è tanto e ci fa dimenticare il resto, è aperta la corsa a chi postare su facebook, se il pelosone della pubblicità della 500 o il bestemmiatore più cliccato, se il cantautore musicista intellettuale o il giornalista che non parla bene l'italiano (ma si fa capire bene quando vuole), se l'intellettuale colla faccia da crapulone o il villano colla giacca da professore. Da che parte schierarsi, ti chiederai, discreto pubblico? Ma è ovvio: se voti Dalla fai la parte dell'intellettuale tristone, se voti Mosconi fai la parte del grezzone divertente, se voti tutti e due non sai scegliere e sei un poveretto. In questi casi la miglior tattica è la fuga con disonore. Quando non sai dove stare, non stare da nessuna parte, cè la vagina che corre sempre in tuo aiuto.
Per chi s'è smaneggiato con (ops, ha letto avidamente) le preziose tavole de
Il gioco del
più grande altoatesino vivente (dopo Florian Egger), questo è il sogno che diventa realtà, una roba che cambia il mondo, come il telefonino e il walkman. Mentre la ricerca medica si applica con le pecore e i boci in vitro, sarebbe il caso di esaudire l'altro sogno di tutti noi,
le tre tette di Atto di Forza. Una volta raggiunto quello, anche trovare la cura per l'aids smetterà di essere secondario.