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Si dice dei puttanieri che abbiano una forte propensione al pendolarismo, per via del controllo sociale. Uno di Verona viene a Trento (e viceversa) così almeno non rischia che il collega o l'amico o peggio, il vicino di casa, lo becchi con le mani nella marmellata. Quindi donne e buoi dei paesi tuoi ma troie dei paesi suoi.
Si parla tanto dell'impronta ecologica, di camion che viaggiano vuoti e di quanto incidano sul riscaldamento globale. ma nessuno ha mai pensato ai puttanieri. Questi si fanno i chilometri solo per pocciare e tornare indietro, anche se la qualità delle professioniste autoctone è presumibilmente la stessa.
Come ovviare a questa fuga di capitale verso l'esterno? In che modo convincere gli indigeni a godere delle puttane nostrane (ancorchè straniere) in modo da non inquinare il pianeta?
Il Felix Lalù Institute of Giving Advices stavolta non ha nulla da proporre. Son cazzi loro. E anche nostri. E poi qui sui monti io non sputerei tanto sopra al riscaldamento globale, col freddo che fa.
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